DUE

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Mentre la sera iniziava a comparire nel cielo di Roma e il freddo della notte si iniziava a fare sentire, io e Gabriel eravamo nella parte esterna della casetta a chiacchierare, a confessarci i nostri segreti più profondi e a parlare delle cose più assurde che ci venissero in mente.
Ci sentivamo entrambi al sicuro in qualche modo, nonostante la persona davanti a noi fosse uno sconosciuto con cui casualmente stavamo convivendo da solo una settimana.
Vybes fumava mentre io parlavo e smetteva solo quando voleva dire qualcosa o iniziare un discorso completamente diverso da quello che si stava trattando in quel momento.
«Che pezzo porti per la prossima puntata?» mi chiese, spostandosi dalla panchina tra di fronte a me e mettendosi accanto a me
«Ne devo preparare tre ma non so ancora quale sia il migliore»
«Me li dici questi titoli?» mi chiese ridendo
«No» gli dissi per poi fargli una linguaccia, ricevendo in cambio una risata e il suo braccio attorno alle mie spalle.
«Ti ci vedo a cantarle tutte» «Ah si? Immagino. Te invece che canti?»

«Ao?» Gabriel non mi rispose, la sua attenzione era stata catturata in un'istante da una persona esterna.
«Ao» rispose Rebecca, che senza neanche comprendere se stesse interrompendo una conversazione, iniziò la sua
«A me piacerebbe ao» confessò riferendosi al metodo di approccio che il romano aveva spiegato qualche giorno prima.
Negli occhi di Vybes, la speranza iniziò a regnare nuovamente non sapendo sarebbe stato per poco.
«Eh ha funzionato» disse ma la ballerina in poco tempo spostò la conversazione proprio dove voleva arrivare fin dall'inizio.
«Quindi sei stato te?»
«No, non sono stato io»

Nicolò che era dietro di lei, aspettando cautamente il momento adatto per intervenire, si avvicinò per poi urlare: «Ma guardalo in faccia!»
In fin dei conti il riccio aveva ragione. Gabriel faceva davvero schifo a mentire e chiunque avrebbe potuto capire che l'autore di quel bigliettino era proprio lui.

«Non mi sembra il caso di stressare così tanto una persona, che sia l'autore del biglietto o meno» mi aggiunsi, ricevendo in cambio solo un'occhiataccia da parte di Rebecca, che voleva a tutti i costi sapere chi avesse scritto quel biglietto nonostante fosse già sicura non provenisse dalla persona che gli interessava.
«Su chi vuoi che giuri?»
Chiusi gli occhi, non credendo davvero a quello che avevo sentito. La sua voce quasi mi sovrastò, ignorandomi completamente come se lo facesse più figo di fronte alla ballerina.
«Sulla persona a cui tieni di più»
Non sapeva più dove arrampicarsi, le sue unghie che strofinavano sopra i vetri si sentivano anche a kilometri di distanza. Stette zitto, non potendo fare un giuramento del genere e anche gli altri due se ne resero conto.

Osservai ancora per poco la scena da esterna, perchè ormai non potevo più considerarmi parte di quella conversazione e mi alzai in piedi, non volendo più stare in loro presenza.
Guardai Vybes, che finalmente ricambiò il mio sguardo dall'arrivo della sua amata e in cambio ricevette solo un'occhiataccia che se avesse potuto urlare avrebbe detto che era solo un imbecille.
Una volta rientrata dentro la casetta, mi fiondai in camera mia non guardando nessuno in faccia.

«Ti disturbo?» la voce di Cristiana scaldò la stanza. «No, siediti pure»
«È successo qualcosa?» «No - risposi secca ma vedendo davanti a me lei con le braccia incrociate e con lo sguardo che urlava che non mi credeva nessuno, decisi di aprirmi un pò - Mi ha dato fastidio che Rebecca abbia insistito così tanto a sapere chi avesse scritto quel benedetto biglietto»
«Okay bella cazzata, la verità invece?» Alzai il mio sguardo e la odiai per qualche secondo.
«Ti ho già detto la verità» «Se quella era la verità allora non è stato Vybes a scrivere quel biglietto e sappi che ha confessato appena e ne sei andata»
«Okay mi ha dato fastidio il suo atteggiamento - mi fece segno di continuare - Abbiamo passato tutto il pomeriggio e la serata insieme a parlare davvero di tutto, gli ho anche confessato cose che non pensavo di riuscire a dire a una persona che praticamente non conosco ma l'ho fatto perchè non i sentivo giudicata. Poi arriva Rebecca e manco mi guarda più in faccia, tutti i consigli che gli ho dato svaniscono nel nulla e quando cerco di difenderlo mi sovrasta scavandosi per giunta la fossa da solo»
«Hai ragione a innervosirti, non si è certo comportato bene con te. Dovresti parlargli e risolvere» «Non me ne frega niente di risolvere con lui»
«Secondo me ci tieni più di quanto tu voglia farmi credere»

L'ora di cena era arrivata e mi avviai verso la cucina dove trovai solo Vybes. Non lo guardai neanche in faccia e iniziai a vedere le cose che potevo cucinarmi.
«Scusa per come ti ho trattata»
«Ci pensavi prima» dissi prendendo una delle poche cotolette che rimaneva dentro il frigo.
«Per favore Didi non fare così»

Lo ignorai e iniziai a cucinare nonostante sentissi il suo sguardo pesare sul mio corpo.
«Smettila di fissarmi» «Parliamone per favore» «No»
«Va bene non parlarmi ma ascoltami: mi sono comportato di merda e mi dispiace. Solo che ho pensato che potessi piacere a Rebecca e ho cercato di farmi figo davanti a lei»
«Grazie per la descrizione, l'avevo già capito»
Probabilmente capendo che non mi sarei rilassata sull'argomento lo vidi mentre si girava per dirigersi verso la sua camera.

«Vaffanculo!» urlai pochi secondi dopo, quando mi resi conto che la mia cotoletta era ormai dello stesso colore della padella.
Gabriel si girò e vedendo la scena si mise a ridere leggermente.
«Non sei brava a cucinare eh?» «Non avessi dovuto stare a sentire te non l'avrei bruciata»
«Che te faccio?» «Un bel niente»
Vybes era davanti al balcone della cucina con un hamburger congelato nella mano destra e in quella sinistra un uovo.
Mi scappò un sorriso che cercai di nascondere senza riuscirci particolarmente.
«Se solo avessi il telefono... Ti farei una foto in questo momento, sei particolarmente ridicolo Gabri»
«Te faccio da mangiare che sei un'incapace e mi insulti? Guarda che ti lascio a stomaco vuoto.»
«Vada per le uova, chef. Vuoi una mano?»
«Statte ferma che poi le mangio anche io ste uova... già che ci sono sai»

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note dell'autore 🥂
ecco il nuovo capitolo!
sinceramente non vedo l'ora di scrivere quello sul day time di oggi che ho tantissime idee.
vybes è un patatone aiuto

!!! non ho niente contro Rebecca ma ho bisogno di un po' di gossip per questa storia se no diventa troppo noiosa ahah

OPPOSITE, vybesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora