Capitolo 3

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Lauren

Presente

Il tichettio delle lanciette dell'orologio, lo scorrere di una penna su di un foglio fece tirare un lungo respiro a Lauren. Accavalla le gambe e sbatte ripetutamente il piede a terra, anche le dita non riuscivano a stare ferme, che tamburellavano il manico della sedia su cui era seduta da nemmeno una ventina di minuti.
Non le piaceva quel silenzio, anzi, non le piaceva proprio quel posto.
Lauren sente una lieve pressione sul braccio e un forte profumo di caramello le pizzicò l'olfatto, Camila si sarà avvicinata a lei.
I suoi occhi verdi si girarono per guardarla.

-"So quanto non sopporti questa situazione, e neanche io volevo arrivare a questo punto, ma è l'unico modo per salvare il nostro matrimonio."-
Cerca di tranquillizzarla Camila a bassa voce, avvicinando le labbra all'orecchio di Lauren.
Il nostro Matrimonio, quella frase aveva risvegliato un caldo sentimento nel cuore di Lauren, ma anche un profondo stato di tristezza, delusione nel sapere poi, che la loro relazione sarebbe scesa così tanto in basso. Il suo cuore si strinse in una morsa al petto.
-"E ricordati..."-
-"Che lo stiamo facendo per nostra figlia, e per noi"-
Concluse lei, assaporando il profumo della sala d'attesa: Gelsomino?

Lauren sapeva esattamente il perché si trovassero lì, davanti a quella porta di legno laminato si trovava la loro ultima speranza, e sinceramente parlando, anche Lauren si era rotta di quella situazione, non sembravano più neanche una famiglia.
Il suo cuore si strinse nel petto.
Le loro parole, prima cariche d'affetto, ora erano fredde e taglienti come la lama di un coltello, non era rimasto più niente di quelle due giovani ragazze piene di amore e speranze.
Il corpo di Lauren si irrigidì a quel pensiero. Non potevano essere sparite.

Con la coda dell'occhio osserva Camila, che non riesce a tenere a freno il suo sguardo: Osserva le varie sedie vuote poste al muro davanti a lei, i vari quadri appesi sul muro bianco, che ritraevano paesaggi di mare, boscaglia, e praterie anonime ad olio, o almeno crede sia olio, poi si volta verso Lauren. Il loro contatto visivo dura quanto un battito di ciglia, Camila abbassa subito lo sguardo, trovando tutto ad un tratto interessante il pavimento di marmo.
Lauren smette di guardarla, capendo il suo...imbarazzo?
No, Camila non era mai stata una persona timida, quando Lauren iniziò a farle le avance, o anche solo farle un complimento, arrossiva, certo, ma cercava di non darlo mai a vedere.
Forse...era davvero passato così tanto tempo dall'ultima volta che l'aveva guardata in quel modo? Con...anche solo curiosità?
Il cigolio della porta attira l'attenzione di Lauren.
Da essa sbuca una signora dai capelli lunghi fino alla spalla e grigi, con i suoi occhiali dalla montatura spessa e nera guarda le due ragazze e sorride, accentuando le varie rughe sul suo viso.
Apre a loro la porta e le invita ad entrare con un cenno del capo.
-"Prego, entrate"-

La prima cosa che cattura lo sguardo di Lauren, sono tre poltrone beige: due sulla sinistra e una sulla destra, che sarà sicuramente della terapista, divise da un tavolo ovale minimal con sopra un piccolo cactus illuminato dalla grande, e unica, finestra della stanza.
Lauren lo trovò adorabile.

La signora le invita a sedersi con un gesto della mano.
-" Allora, cosa vi porta qui?"-
Le chiede, dopo che Lauren e Camila si sono sedute, ogniuna sulla propria sedia.
Lauren guarda con la coda dell'occhio Camila, sapendo che avrebbe risposto lei, anche perché non se la sarebbe sentita. Era tesa come una corda di violino.
-"Sono mesi ormai che io e mia moglie...viviamo questa situazione di stallo, dove non c'è più sentimento, il dialogo è freddo e...non c'è amore.
Non ce la facciamo più"-
Lauren vede la donna davanti a loro scrivere qualcosa su un taccuino di colore nero.
-"E mi sa dire quale potrebbe essere stata la causa di tutto questo?
Una lite o un tradimento..."-
Lauren aggrotta le sopracciglia.
-"No no, nessun tradimento"-
Si affretta di dire Camila, gesto che attutisce, anche se di poco, i nervi di Lauren.
Non si sarebbe mai permessa di tradire Camila, ne ora ne mai. Soprattutto in un momento come questo.

" Ma credo che il tutto sia iniziato quando mia moglie ha cominciato ad avere proposte più...interessanti, se così posso dire. Fa la fotografa, sa?
Era solo un assistente all'inizio...ricordo quando tornava a casa e mi raccontava le sue esperienze, ma anche la sua frustrazione nel non poter ancora fare di più...fino a quando il suo capo non le ha dato carta bianca e le ha fatto gestire un'intero shooting.
Era così felice quella sera..."-
Sul suo viso spunta un sorriso, che contagia Lauren, facendole ricordare quel momento come se fosse appena accaduto.
La gioia di tornare a casa quel giorno e raccontare la bella notizia alla sua dolce metà. Lauren ricordava il sorriso dolce e sincero di Camila quella sera, era felice per lei, come se quel traguardo fosse stato anche il suo.
Lauren appoggia il gomito sul braccino e posa il mento sul palmo della mano con latesta rivolta verso Camila.
-"Ma mai avrei pensato che il suo lavoro l'avrebbe allontanata da me.-"
Il sorriso sul volto di Camila si spense piano piano, e abbassa il capo.
Il cuore di Lauren si strinse in una morsa.
Pensava davvero questo?

-"E questo come la fa sentire?"-
La domanda cattura l'attenzione di Lauren, che aspetta con trepidante attesa la risposta.
Perché non le ha mai detto questo? Si chiese.
-"Bhe...So quanto ama il suo lavoro, e so quanto ha lavorato sodo per arrivare fino a qui...sono nolto fiera di lei per questo"-
Le labbra di Lauren si incurvano in un sorriso dolce.
-"Ma mi manca. Vorrei che passasse più tempo cin nostra figlia...e con me"-
Si sente una penna scrivere sul foglio.
Lauren stringe la mano in un pugno.
-"Non me lo avevi mai detto"-
Mormora, sinceramente colpita dalle sue parole.
-"Questo come la fa sentire?"-
La testa di Lauren si volta di scatto e alza un sopracciglio.
-"Dice a me?"-
Si indica con l'indice.
La donna annuisce.
Si appoggia completamente sullo schienale e posa le mani intrecciate in grembo.
-"Amo il mio lavoro e mi piace dedicarci anche del tempo in più, ma lavoro tanto anche per darvi una vita migliore. "-
Si volta verso Camila, e come se avesse il cuore in mano le risponde sinceramente.
-"E non siete meno importanti, siete tutto per me"-
Camila e Mary sono tutto per Lauren, sono la sua famiglia, il suo posto sicuro. Questo non cambierà mai.

Camila sorride flebilmente e nei suoi occhi castani si crea uno strano luccichio, indecifrabile a Lauren.
-" E ti sono grata per questo, ma..."-
Alza un sopracciglio.
Cos'era quel ma?
Camila gioca con le mani, è nervosa, e Lauren vorrebbe rassicurarla, ma non se la sente, non ora.
-"Ma non me lo hai mai dimostrato...sono solo parole le tue, e io ho bisogno di fatti."-
Aggrotta le sopracciglia.
-" Ma che cazzo dici Camila! Non vi ho mai fatto mancare niente, questo non vale niente?
Non è una dimostrazione d'affetto!?"-
Alza un po' la voce Lauren, chinando la schiena in avanti in direzione di Camila.
-"Ma nella vita non c'è solo questo, Lauren!
Non voglio solo i soldi, voglio anche te!"-
-"Ma ci sono!"-
Camila sorride con amarezza e incrocia le braccia.
-" Non sei mai stata brava a raccontare cazzate. Sai quante volte ho aspettato che venissi a letto, ma puntualmente ti addormentavi sul divano?
O quando aspettavo che ti avvicinassi anche solo per darmi un abbraccio o un bacio? "-
Lauren ride nel modo più falso che può fare.
-" E perché tu?
Quando tornavo a casa non sei mai venuta da me a dirmi "ben tornata a casa, tesoro. Com'è andata la giornata?"
O non ti ho mai vista venire da me mentre ero al computer anche solo per farmi una carezza.
Niente."-
Si appoggia di nuovo allo schienale, con occhi lucidi.
-" Bhe...neanche tu ti sei mai interessata di come è andata la mia giornata."-
Il tono di Camila si attutisce.

Lauren abbassa il capo e si asciuga frettolosamente la lacrima fredda e solitaria che rotola sul suo viso.
Non aveva più niente da dire effettivamente...siamo messe davvero male eh? Pensa Lauren, sentendo lo scorrere della punta della penna sul foglio, l'unico rumore rimasto nella stanza.
Lauren alza lo sguardo: La signora scrive ancora sul taccuino, con la coda dell'occhio osserva Camila, che tiene lo sguardo chino.
Voleva andare da lei, dirle che sarebbe andato tutto bene, ma non ne era sicura neanche lei.
-" Bene... Da quello che ho visto in questa prima seduta, vedo la totale mancanza di dialogo nel vostro rapporto, che è la chiave di qualsiasi relazione sana."-
Lauren distoglie lo sguardo da Camila e osserva la signora che si sta aggiustando gli occhiali.
-" Perciò. Il primo compito che vi darò sarà semplice: Ogni volta che potete, parlate, dialogate, se c'è qualcosa che vi turba ditelo, chiedete qualcosa al vostro partner.
Esternate le vostre emozioni."-
Poi si volta a guardare Lauren.
-" E a te do un secondo compito per casa:
Il lavoro ti da soddisfazione e un forte desiderio di appagamento personale, ma a volte, anche senza rendercene conto, ci può portare a esagerare e a lavorare più del dovuto. E questo può portare a... come nel vostro caso, trascurare la nostra famiglia. E questo non va bene.
Quando puoi, prova a staccare prima. E prova a pensare: "Ma quello che sto facendo mi serve subito? È urgente?"-
Sorride a entrambe.
-"Bene, questo è quanto.
Ci vediamo la settimana prossima."-

I Love You Still || Camren Fanfiction Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora