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Le giornate continuano tra insulti e pestate, tutte cose quotidiane da quando te ne sei andato. Sembra quasi che se me ne fossi andata io tutti ne sarebbero felici. Magari è anche vero.

Sono distesa sul prato davanti casa nella stessa posizione dove ti mettevi ad ascoltare la musica, facendo la stessa cosa canticchiando tra le lacrime - EVERY TIME WE TUCH- e abbassando lo sguardo appena noto persone che vagano tra i viali dinanzi a me. Non ho mai pianto tanto, e lo sai bene; Non volevi accettare la mia morte? Ma non ti sei curato del fatto che nemmeno io l'accetto! Sei stato da un lato così egoista e dall'altro così dolce. Ti sei sacrificato per me! Hai abbandonato la stupenda vita che conducevi per me! E ti odio per questo! ma ti amo per avermi dimostrato quanto ci tenevi a me.

Un gruppo di ragazzi poco più grandi di me girano per il viale e mi guardano sorridendo divertiti alla vista dei miei occhi cupi, rossi e gonfi. Uno di loro ha un pallina rossa in mano e per attirare l'attenzione la tira più volte nella mia direzione , ed io continuando a ignorare alzo il volume della musica. Il ragazzo dai capelli biondi tira la pallina un ultima volta dritto nella direzione del mio volto sperando di colpirmi.

_la pallina corre velocemente dopo essere stata tirata dritta in quella traiettoria ma il suo tragitto vieni interrotto prima che arrivi a colpire la ragazza. Quest'ultima tiene stretta e bloccata in un pugno la pallina dal colore sgargiante e sorride ripensando a i suoi riflessi notevoli. Il ragazzo dal capo biondo si stupisce dell'azione della ragazza e rimane a bocca socchiusa sbigottito , mentre Gwen avanza lentamente verso di lui con espressione fredda. Allunga la mano verso il biondino e gli restituisce la pallina prima di girarsi e tornare ad ascoltare la musica. La ragazza dai gli occhi chiari si gira verso il gruppo di ragazzi con un espressione stranamente divertita anche senza sorridere

< Ancora qui? ... > Chiede scocciata mentre i ragazzi abbassano lo sguardo. < Comunque.. > Si girano verso di lei. < Biondino dovresti imparare a tirare più forte> . Girano tutti i tacchi scioccati.

Gwen è sempre stata una ragazza molto socievole ma dura con le persone. Teneva testa a chiunque le dicesse qualcosa e con soggetti come quei ragazzi, che non gli vanno a genio, gli si rivolge sempre con acidità.. e questo da sempre ._

La giornata non potrebbe andare peggio. Sono così stanca di questa situazione... vorrei morire. come sempre non ho mangiato ma sono uscita da sola per le vie della città alle nove di sera. " Lo so non è una buona idea ma voglio andare a stendermi sul verde del prato sotto le stelle, fratellone" .

E così faccio, arrivo al parco deserto e mi stendo sotto una grande quercia mentre guardo le stelle e una il particolare mi colpisce. Non è una delle più grandi fonte di luce che ci sono nel cielo scuro di questa serata eppure a una sua scintilla di luminosità che mi ricorda tanto ....

il verde degli occhi di Eugene, con la sua scintilla che gli rendeva lo sguardo unico. "Unica" è l'aggettivo per quella piccola stella che mi incanto a guardare per mezz'ora finche la presenza di qualcuno al mio fianco.

< Wilkinson?> chiedo stranita


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