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POV TAEHYUNG

il sole stava tramontando lentamente nel cielo mentre, affiancato da Jungkook stavo tornando a casa. Cerco sempre di rimanere fuori casa il più possibile, o meglio cerco di rimanere il più lontano possibile dai miei problemi. Non sono un vero uomo.... Cazzo non sono proprio un uomo Taehyung!. Mia madre mi dice che adesso sono l'uomo di casa, che ho delle responsabilità, ho una sorella che è ancora una bambina, "lei non ha la minima idea di quello che le sta succedendo intorno" famose parole di mia madre. anche se è una bambina, sono convinto che sia più matura di me. Mio padre ormai ha perso la capacità di pensare.... torna a casa ubriaco, forse anche con una donna diversa da quella precedente. Mamma non dice mai niente, rimane immobile ad assistere tutto ciò che le sta rovinando la vita, ma sta immobile.... non reagisce, accetta le cose cosi come sono. Sa benissimo che se proverà ad andare contro nostro padre, non finirà bene. Oppure ha semplicemente paura, ma suo figlio è ancora più fifone.... lascio la casa solo per non assistere mio padre che si porta una donna diversa dalla sua a letto, per non assistere lui quando sfoga la sua rabbia violentemente sulla mamma, per non assistere ai suoi scleri.... per non vedere la mia sorellina spaventata. 

Sperando di tornare a casa e vedere che tutto è come prima: una famiglia perfetta e felice. tempo fa eravamo conosciuti come "la famiglia perfetta".... adesso non siamo neanche felici.

Entrai a casa cercando di non fare rumore, ma anche se l'avessi fatto nessuno si sarebbe accorto.

La porta della camera dei mie genitori era socchiusa, sentivo una donna urlare, mi avvicinai alla porta per vedere l'ennesima volta mio padre picchiare mia madre.... stavolta quella povera donna non ci provava neanche a difendersi. Ne avevo abbastanza di questa storia, vicino a me c'era una bottiglia di birra vuota, la presi ed entrai nella stanza determinato di quello che volevo fare. Spinsi l'uomo lontano dalla mia povera madre, e gli spaccai la bottiglia sulla testa, facendogli perderei sensi per una frazione di secondi. Non so quanto fosse giusto picchiare il proprio padre, non ero in me in quel momento, volevo solo che questa storia finisse e che ritornassimo ad essere una famiglia felice, con o senza  di lui. Ad un certo punto, non so cosa i prese, ma raccolsi la bottiglia mezza rotta e per finire il tutto la inficcai nello stomaco, provocando un'abbondante fuoriuscita di sangue, e di conseguenza uccidendolo.  Le mani erano ricoperte di sangue, uno sguardo pieno di terrore, mia madre all'angolo che tremava, alla porta mia sorella con gli occhi sbarrati  mentre assisteva alla scena, il corpo senza vita di mio padre ai miei piedi, il mio riflesso nello specchio.... Sapevo che nulla sarebbe stato più come prima.

-Cazzo svegliatiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii- Jungkook mi stava scuotendo il corpo tentato di svegliarmi. -cazzo fai!?- appena svegliato la prima cosa che gli dissi irritato - ti sto solo facendo un favore, stavi sudando freddo, e poi se Namjoon entra e vede che sei ancora a letto ti ammazza- rispose semplicemente Junkook facendo per uscire dalla stanza. -ah e prima che me lo dimentichi, fuori prima c'erano due tizi della polizia che ti cercavano- disse Jungkook - guarda io non so cosa é successo nella tua vita, cosi come qua nessuno sa cosa é successo nella vita dell'altro, ci siamo solo imbattutti tutti e sette a caso in circostanze abbastanza losche- fece un respiro per poi continuare - solo non finire nei casini- Junkook mi stava intensamente fissando negli occhi sperando che dicessi qualcosa. - e cosa hai detto tu?- decisi di rompere il silenzio creatosi in quel momento -ho detto che non ho la minima idea di chi sei- rispose il moro per poi uscire dalla stanza. 

Ogni notte non faccio altro che sognare di nuovo e di nuovo le cose accadute due anni fa. Anche se ora mia madre e mia sorella vivono in condizioni migliori, io non riesco a mettere la mia di anima in pace. Non so quanto fosse giusto uccidere papà, anzi quel uomo perché chiamarlo padre non fa altro che portare disgusto anche a me stesso. Non so se per la sicurezza delle due donne più importanti della mia vita, scappare via e scomparire nel nulla, in mezzo la notte era giusto. So solo che non mi importa più quanto io debba soffrire per vederle felici, d'altronde questo é quello che mi hanno sempre detto su cosa devono fare gli uomini giusto? Proteggere la propria famiglia.

Jungkook é il più piccolo del gruppo, ha 23 anni, mentre io ne ho 25. Siamo in sette, come ha detto Jungkook prima, ognuno di noi con un passato oscuro. 

Il più grande si chiama Jin, 28 anni è come la mamma del gruppo, si prende cura di noi come suoi fossimo i suoi figli. 

Poi c'è Yoongi pure lui ne ha 28 di anni. Di prima vista sembra un tipo losco e silenzioso, che in parte lo é, ma questo fa parte del suo carattere introverso. Ama dormire ed ama i gatti, le due ragioni principali della sua vita.

Namjoon invece possiamo dire che è il leader del gruppo. É la persona più coraggiosa e determinata che abbia mai incontrato in vita mia. Però é anche un giocherellone.

Poi abbiamo Jimin, il mio migliore amico in assoluto, é il più premuroso del gruppo, si crede che sia il più delicato del gruppo, ma quando si incazza, l'unica cosa che puoi fare é scappare.... Buona fortuna!

Poi abbiamo il nostro Hoseok, quello con il sorriso più raggiante di tutti, ma si sa che le persone che sorridono di più, sono quelle che soffrono di più dentro il cuore.

-KIM TAEHYUNG SCENDI IMMEDIATAMENTE GIÙ - questo era un Namjoon infuriato che mi stava chiamando al piano di sotto, Jungkook avea ragione. Mi tolsi le coperte e scesi giù per le scale per poi trovare tutti e sei seduti intorno al tavolo.

Namjoon mi fece cenno di sedermi vicino a jin e così io feci. 

- avete sentito cosa sta dicendo il telegiornale - iniziò a parlare con una voce ed espressione abbastanza seria da spaventare pure un mafioso messicano.

- no, perché, cosa dice?- chiese jungkook con un' espressione ingenua. Mi chiedo ancora come abbia fatto questo ragazzo così innocente ed ingenuo a finire con noi.

- ci sono delle sparizioni qua in città, persone stanno scomparendo senza lasciare alcuna traccia - rispose Namjoon. - persone che non hanno neanche un passato sospettoso stanno scomparendo, pure bambini dei bambini sono scomparsi, infatti hanno trovato un corpo di un bambino e di una donna nel fiume, me nel autopsia non si capisce chi é stato o almeno cosa gli é successo - finisse per parlare con un'espressione preoccupata.

- chiunque sia dietro tutto questo dev'essere per forza un genio del male - iniziò a parlare Jimin - non necessariamente dietro tutto questo ci sia solo una persona - disse Nam - intendi che ci può essere un'intera gang?- chiesi io -esatto-  Non sapevo esattamente cosa volesse Nam da noi, so solo che si stava preoccupando, e anche se non lo mostra, se ad uno di noi venisse provocata anche una ferita, lui andrebbe in tutte le furie. - se dietro tutto questo ci sono più persone, allora la situazione è veramente pericolosa ragazzi- detto questo sospiro per poi chiudere gli occhi per una frazione di secondi.

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SECONDO CAPITOLO PUBBLICATO, COME VI SEMBRA? SE TUTTO VA BENE ALLORA COME UN MIO CARO AMICO CREDE, QUESTO LIBRO PUÒ USCIRE UNA BOMBA. E NIENTE SE AVETE IDEE PLS SCRIVETEMI, DARÒ SICURAMENTE UN'OCCHIATA E SE MI SARANNO PIACIUTI ALLORA LE AGGIUNGERÒ ALLA STORIA (METTERÒ I CREDITI OVVIAMENTE).

Scusate per i vari errori di scrittura e quelli grammaticali.

Peace 🤞

A.

Il gioco della vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora