Cap 1

59 3 3
                                    

Non credo di avere bisogno di presentazioni, sono molto famosa, e mi incontrerete tutti nella vita. Ma non vi preoccupate, non agitatevi, non aiuta,non potrete evitarmi. Dopotutto,molti mi desiderano.
Oggi volevo raccontarvi una storia realmente successa. Non mi soffermo molto quando incontro le persone, il mio lavoro pretende che io sia fredda, ma c'erano piccole eccezioni, come nella seconda guerra mondiale, con la piccola Liesel.Questa volta invece tutto é successo di recente, quando ho incontrato per la prima volta la piccola Martha. Aveva i capelli rossi lunghi e mossi,degli occhi verdi da cerbiatta ed una spruzzata di lentiggini sul naso all'insù, che si intonavano perfettamente con la sua pelle olivastra. Ma tralasciamo i dettagli, la incontrai per la prima volta a 4anni ad un funerale. La poverina era orfana e stava piangendo disperatamente. Mi fissò con aria di sfida , e cominciò ad odiarmi. La vera storia comincia in seconda elementare, quando conosce le due amiche
'Ciao, io sono Martha, e tu?'
'Hem, piacere,sono Ashley '
'Io sono Vidia ehe'
Da li iniziò una splendida amicizia. Si incontravano ogni pomeriggio a casa di Vidia, per giocare, guardare la televisione, studiare insieme o fingere di prendere il The con le bambole. Delle tre Martha era la più vivace, a differenza di Ashley, lei era timidissima, e quando si sentiva in imbarazzo, iniziava a rigirare fra le dita una ciocca del caschetto color limone, o abbassava gli occhi azzurri elettrico fissando il pavimento. Vidia era una via di mezzo fra entrambe le amiche. Era molto calma,riflessiva, e timida solo in alcuni casi, a differenza di Martha che tendeva a litigare con tutti i bulli. Ricordo come se fosse ieri l'ultimo giorno delle medie
'Pronte ragazze?' Disse Martha
"PRONTE" erano tutte emozionato, ma allo stesso tempo sapevano di essere promosse , poiché avevano dato il loro meglio. "E ora ragazze, passiamo un'estate indimenticabile". Fu però a settembre del primo superiore che le cose cambiarono. Vidia si era trasferita, e i bulli avevano preso di mira Ashley, poiché avevano scoperto che era figlia di due donne. Ashley però era troppo timida per rispondere o dirlo a qualcuno, neanche Martha lo sapeva. Successe per caso, un giorno, quando stavano studiando insieme come al solito.
'E con questo abbiamo finito Ashley ' 'Finalmente' il cellulare di Ashley inizió a suonare. Era Paula , la bulla, poi un secondo messaggio sempre da lei, un terzo, un quarto , un quinto, ma ora era tutta la classe. ' Ashley, cosa succede?'
'Niente Martha, niente'. Ora anche il computer si stava riempiendo di notifiche.'ASHLEY DIMMI COSA SUCCEDE O PRENDO IL TELEFONO' Martha si era alterata ed Ashley pregava l'amica di non controllare nulla, ma ormai era troppo tardi. Aveva scoperto il suo segreto. Ad Ashley sembrava che tutto le girasse intorno, che Nche i mobili la prendessero in giro. Voleva mettere fine a tutto questo e si mise a piangere più forte che mai. Le sembrava che tutto stesse congelando, che fosse sola, fin quando qualcuno l'abbracciò e le disse 'non ti preoccupare ,ci sono io'
Chiarirono tutto davanti una tazza di tè bollente. ' Prometto che ti difenderò sorellona'
'Martha, ma ... sei impazzita?'
'No' Ashley si sentiva in imbarazzo, Martha era più piccola di lei, ma allo stesso tempo era felicissima.'Gra..Grazie, non so che dire' . Che bello vedere due ragazze che si abbracciano, ma quello era un vero abbraccio, non come quelli che si vedono delle foto. É raro vedere due ragazze abbracciarsi veramente. Il giorno seguente Martha mantenne la promessa.
'O guardate c'è Ashley,oh mi sono innamorata di lei Smack Smack ' Ashley era sul punto di piangere ma ' Ah, beh, non é un problema suo se ti piacciono le donne ' rispose Martha a tono ' Hey torcia woman , fatti i cazz tuoi, non ti ha interpellato nessuno' 'HAHAHAH IO FACCIO QUELLO CHE MI PARE, COME GIRARE I TACCHI E LASCIARE VOI GALLINE QUI. VIENI ASHLEY'. I giorni si susseguivano così,fra minacce di morte ed insulti vari. Andavo da loro solo quando avevo tempo libero. Ricordo un giorno in particolare, un giorno in cui la loro amicizia superò tutto. Ashley doveva incontrare in palestra un suo amico , di cui si era pazzamente innamorata. Erano quasi sul punto di baciarsi, quando....
"Urg, ma CHE SCHIFO SIMO, COSA FAI...? "
ma gli esseri umani sono troppo codardi per affrontare gli altri"UH NO ASHLEY, COSA FAI, STAMMI LONTANO" "PRENDIAMOLAA" inutile dire che Ashley sfruttò la sua velocità e altezza 'DOVE DIAVOLO SEI ASHLEY? ' Martha la cercava disperatamente. Nel cortile due ragazzi ridevano guardando un video 'Cosa succede?' 'Uhuhu non sai di Ashley, guarda' Paula aveva registrato tutto . ' Grazie' Martha correva all'impazzata, e,arrivata nella palestra trovò solo Simone' GRRRR BRUTTO BASTARDO CODARDO VIGLIACCO, DOVE DIAVOLO É LEI?" disse sbattendolo con forza all'armadietto. ' le. Sono. Corse dietro. Ora lasciami ti prego.' Lo risollevò da terra prendendo nuovamente dalla camicia, buttandolo a terra. Nel frattempo le persone che inseguivano Ashley erano aumentate, c'era quasi tutta la sua classe. Era giunta ad un vicolo cieco, dove tre ragazzi di 19 anni giocavano a calcio 'PRENDETELA" ordinò Paula . I tre la spinsero, facendola cadere a terra, e tutti iniziarono a picchiarla, scrivedole 'Hetero' sulla fronte. Ma ora torniamo a Martha, era arrivata al parcheggio,e riusciva a sentire da lì il baccano. Sfiló le chiavi dalla tasca e salí a bordo del suo motorino e accelerò, arrivando al gruppo di ragazzi che la stava picchiando. Macchie rosse le sgorgavano dal labbro , e quella scritta, copriva la sua carnagione chiara e delicata. Tutti si spostarono eccetto lei che salì a bordo. Parcheggiò meglio e scese. ''MA SIETE IMPAZZITI TUTTI?COME VI PERMETTETE? PAULA MA TI SENTITE IMPPRTANTE? FORSE NON KO SAI MA ANCHE LE ALTRE TI TEMONO. PRIMA DI TUTTO INIZIO DA VOI TRE, CHE SIETE I PIÙ GRANDI. MA NON VI SENTITE DELLE MERDE ? " uno di loro si avvicinó circondato dagli altri."Tu dovresti avere paura a dire queste cose eh?" ' ma scordalo' " ora tocca a te" il ragazzo si preparò a tirare un pugno,ma Martha lo paró "Nonono, sei deboluccio" tiró un calcio ma grazie ai riflessi pronti Martha si girò,afferrò la gamba e lo gettò a terra,fissandolo. L'altro ragazzo si preparò ad attaccare, ma lei si spostò ,facendogli lo sgambetto e spingendolo. 'Non ti hanno insegnato che attaccare da dietro è sleale?' L'ultimo ragazzo non aveva paura, pensava solo a picchiarla. Questa volta fu Martha ad attaccare con un calcio, fermamente parato dal ragazzo. Martha sembrava finita ma "JUNGLE SAVATTE" si girò col piede alto e gli tirò un calcio sulla nuca. " ah, forse non ve l'ho detto, ma io pratico lotta libera. Ora scusate ma torniamo a noi. LA DOVETE SMETTERE, INTESI?" Detto questo salì sulla moto e andarono a casa."grazie sorellina, grazie" tutti vi starete chiedendo come mai questo -sorelline- ma é solo un diminutivo che si sono date fra loro. Il loro motto "unite ora e per sempre". Ma , come tutte le amicizie , anche questa stava per giungere alla fine. Erano i primi di giugno, e Vidia era andata a trovarle , avevano passato una giornata fantastica."ugh" Martha teneva con la mano la parte cardiaca "Martha Cosa ti succede? " " n..niente,mi succede spesso" ma quella volta era diverso, faceva più male, non voleva rovinare quella fantastica giornata. Ma quella notte non riuscì a dormire. Non era l'iperattività, neanche l'insonnia. Non capì più niente, solo immagini sfocate, i genitori adottivi che piangevano , l'ambulanza, il lettino dell'ospedale e le infermiere. Poi niente. Stava dormendo .ma quello non era un sogno, se ne accorse quando si risvegliò con accanto accanto le due amiche in ginocchio. La abbracciarono tenendole le mani. I giorni si susseguivano così fin quando il dottore parlò con i suoi genitori. Quando entrò Vidia si precipitò da lui, chiedendogli le condizioni dell' amica. "Mi dispiace ma non possiamo fare niente, la sua é una malattia che ancora non si può curare.'' "QUESTO NON É POSSIBILE,NO...NON PUÒ ESSERE" urlava battendo i pugni sul petto del dottore. "Ci dispiace ma questa é una malattia che cela mangia dentro , corrodendo il cuore ed i muscoli." "Quindi sto per morire eh? Allora il mio ultimo desiderio é quello di passare la mia ultima giornata al mare con voi." E così fu. Martha fu rimessa, con le stampelle. Quel giorno fece il bagno aiutata dalle altre, voleva tanto raccogliere conchiglie ma anche quelle erano troppo pesanti per lei.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 01, 2015 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Ti proteggeró sempre,promessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora