Aria finalmente si svegliò.
Era in una stanza bianca. Pareti bianche, tende bianche, letto con lenzuola, testata e ringhiera ai piedi del letto bianche.
Stava in un manicomio?
Si alzò, si sentì tutta intorpidita e la testa che vorticava, allora si sedette tenendo la testa tra le mani.
Che le è successo?
X: Parece que se es despiertada
(Sembra che si è svegliata)
Y: vamos
(andiamo)
Due persone viola, dal sesso e dal volto indefinito entrarono nella stanza spalancando la porta di vetro opaco.
Ar: ¿Quién sois?
(Chi siete?)
X: ¿ella habla el español?
(lei parla lo spagnolo?)
Y: claro es unas delas feas qué crearon la Terra 🌍, tonto.
(chiaramente è una delle dee che crearono la Terra, stupido.)
X: ¡Tonto tú!
(Stupido tu!)
Mentre parlavano Aria lì guardava storto e desiderava fargli del male, ma meglio di no, deve avere delle risposte.
Tossí e i due si girarono.
Ar:¿ Puedes responder a mi pregunta, por favor?
(Potete rispondere alla mia domanda, per favore?)
Si guardarono e annuirono.
X: yo soy Serafín
(Io sono )
Y: el tonto hahah
(Lo stupido)
X: callate.
(Isidro zittisciti/zitto)
Y: tú has dicho mi nombre!
(Tu hai detto il mio nome!)
Disse in tono arrabbiato, evidentemente teneva a presentarsi.
Ar: vos nombres son muy extraños, raros...
(I vostri nomi sono molto strani, rari...)
S/I: lo sabemos
(Lo sappiamo)
Dissero con un sorrisetto come per vantarsi.
Ar: y que hacéis aquí? Donde soy?
(E che fate qua? Dove sono?)
Isidro: no podemos decírtelo.
(Non possiamo dirtelo)
Detto questo se ne andarono come nulla fosse, ma questo fece arrabbiare tantissimo Aria che con la sua mente iniziò a invocare incantesimi di liberazione.
Si vedevano fili argentati che vorticarono come raffiche di vento durante una tempesta apocalittica verso la finestra bianca di quella stanza da ospedale.
Qualcosa però non andò come volle. La finestra bianca non si aprì, anzi spaccò solo la maniglia rendendo le cose peggiori.
Come mai la sua magia è fuori controllo?
Cosa le avevano fatto quegli stupidi individui viola?
Chi erano?
Perché erano viola?
Non si ricordava niente...ci voleva Terra con il suo libro, quanto gli mancava farle i dispetti.
Però doveva farcela da sola. Ora nona aveva nessuno.
Ritenta trasformandosi nel suo corpo divino, creando un vortice d'aria che le cambia la pelle e i vestiti. Ora era lì in quella stanza da manicomio con lievi tatuaggi grigio argentei e la sua tuta: una canottiera aderente e una gonna-pantalone abbastanza corta.
Avrebbe impiegato tutte le sue forze pur di uscire da lì.
Ma svenne e vide nella sua mente: una stanza con dentro dei controllori viola, tra cui Serafín e Isidro, con a capo il Distruttore che si affacciavano a una vetrata. La stavano osservando e studiando.
Un'altra raffigurazione del presente le arrivò: erano Acqua, Terra e Fuoco che si stavano dando un pugno, con intorno tante valige.
Riusciranno a tirarla fuori di lì senza essere ingannati e poi imprigionati come lei?
Si risvegliò e dopo aver visto questi squarci del presente decise di aspettare.
Dopo aver evocato un libro e del tè, si mise sul letto a leggere Shadow Hunters con estrema calma e tranquillità, come se fosse nella sua casa in assenza di pericoli che potrebbero portare la fine di un mondo che ha creato con amore, anche se le sta facendo male e spera anche che i suoi figli stanno bene: ogni Dio che è dotato di tempesta e vento, ogni vento, ogni bora, ogni tornado, ogni... tutto ciò che la rappresenta. Soprattutto i suoi fratelli, per cui ucciderebbe.
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Elementi
FantasyI quattro elementi: Aria, Fuoco, Acqua e Terra vogliono dare una lezione agli umani, ma succede qualcosa di inaspettato. C'entrano gli amori? C'entra l'amicizia? C'entra la morte? C'entra il tradimento? Beh sarete voi a scoprirlo. So che il tema deg...