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Dopo il flashback tutti quanti lasciarono Aria a riposare, era ancora affaticata e dolorante, nonostante i farmaci somministrati da Polvere.
Dopo un po', mentre tutti erano in sala a chiacchierare di cose varie come: la preoccupazione per Aria, come faranno a confinare questo grande pericolo, Omnibus, e qualche ricordo di battaglie, litigi, infanzia e gioie; Aria si svegliò. Allo stesso tempo nella sala, Ghiaccio pensando a tutto quello che era successo e pieno di ansia e preoccupazioni andò a controllare se Aria si fosse svegliata.

<<Aria.>> Disse Ghiaccio con la sua solida freddezza, sottovoce.
<<dimmi Ghiaccio, come mai qua?>> Disse Aria un po' sorpresa dalla sua visita.
G: volevo solo sapere come stavi...dopo anni ti vedo ancora ferita.
Ar: ormai dovresti sapere che sono una calamità di queste cose hahahah. Te come stai?
G: normale, ora faccio entrare gli altri. Stanno metabolizzando la cosa.
Ar: va bene
Ghiaccio si giró e Aria si chiese come mai le ha parlato così tranquillamente, meglio così.
Vapore entrò.
Va: ciao Aria, come stai?
Ar: Ciao Vap tutto bene ora, gli altri come stanno?
Va: tutto sommato bene, stanno metabolizzando la cosa.
Ar: vengo di lá faccio prima.
Va: si, forse è meglio.
Ar: aspettami, che sono vecchia hahahah
Va: più che vecchia sei un po' malandata hahahah.
Ar: hahahaha.
Aria si alzó pian piano dal letto della sua camera, nonostante la sua nostalgia per la comodità del letto.
Pian piano, muovendo ogni muscolo anche se qualcuno era ancora un po' dolorante, si alzó in piedi.
Va: andiamo vecchietta.
Ar: evapora hahah.
Va: hahahha.
Dopo aver scherzato si incamminarono tranquillamente verso la sala.
P: Aria, come stai? I farmaci hanno fatto effetto?
Ar: ancora qualche dolore ma va meglio, grazie Polvere.
P: di nulla.
Fa: posso abbracciarti?
Ar: si, va bene. Non troppo forte, però. Eh
Fango la abbracciò, stranamente, con dosata forza. Gli piacevano molto gli abbracci, secondo lui erano l'unico modo in cui una persona si poteva sentire sicura e non sola. Per questo lo faceva sempre.
Ce: Fango, lasciala stare.
Fa: ma, Cenere ancora qualche minutino...
Ce: Fango.
Fa: va bene, va bene. Scusami Aria se ti ho abbracciato molto.
La: Fango credo che Cenere lo abbia fatto per farla sedere, poverina è ancora un po' mal ridotta!
Ce: certo!
Aq: calma ragazzi.
T: ora Aria siediti qui di fianco a Fuoco.
Ar: grazie Terra.

Aria si sedette con l'aiuto di Fuoco, di fianco a lui e Ghiaccio.

AQ: allora Aria...noi pensavamo di organizzare una vendetta.
Ar: no ragazzi, sarebbe troppo complicato e non sappiamo molto.
T: e io chi sono? Una macchia di pozione?
<<ah giusto...>> Disse Aria con un lieve senso di colpa.
T: mh.
Tutti gli altri guardavano Terra aspettando che esplodesse da un momento all'altro. Ma per fortuna sapeva regolarsi. E infine disse <<consultiamo L'Origine.>>

Terra evocò quell'antico libro, narra di come è stato creato il mondo, di tutte le creature misteriose, spaventose, magnifiche, affascinanti che esistano.
È un libro dalla copertina in pelle marrone, ormai consumata e qualche ghirigoro ai quattro angoli con un albero al centro, l'Albero del Destino, l'albero della vita e della morte, l'albero sacro di Sopra, poi il libro è caratterizzato da pagine gialle, scritto in tutte le lingue createsi, si agevola allo Stato in cui si trovano, come per magia; quindi in questo momento è scritto in spagnolo.

E lo aprì.

Terra iniziò a leggere:
<< L'oracolo del Signore dell'anno 1945.
Questa notte mi venne in sogno un essere gigantesco dotato di multipli occhi nonostante la testa di piccole dimensioni, infatti ce li ha sparsi su testa e braccia, per il resto sembra un uomo grande ed eccessivamente muscoloso, dotato di colori che richiamano l'ombra, la tentazione, la via più facile ma anche la più crudele, la più straziante e la più corrosiva, per l'anima. Il suo nome è Omnibus.
I suoi schiavi sono i Bonitas, esseri pacifici che riconoscono il bene, quindi sono solitamente protesi a tradire il padrone e per questo, quando gli pare e piace li trasforma in esseri stilizzati che agiscono malvagi, i Malum, facendoli andare contro la propria volontà.
Omnibus è l'insieme di tutte le creature malvagie che gli Elementi sconfiggeranno per l'eternità, però ad un certo punto se lo troveranno di fronte, più forte che mai, e dovranno battersi per fare riavere la pace nel mondo e alleviare i dolori degli uomini, ma dovranno farlo con l'aiuto di un umano, maschio o femmina che sia, grande o piccolo, per riconoscerlo deve possedere il contrario di Omnibus e lo potrete sapere solo guardando nei suoi occhi, trasmetterà tranquillità e pace. Solo così Omnibus o la forma mostruosa del Distruttore verrà distrutta. Questo particolare non viene riportato nel paragrafo " Il Distruttore" per una causa di tempistica.
Il sogno finisce con la presenza di un Angelo il cui volto è offuscato.>>

Tutti rimasero interdetti, sconvolti e insieme mormoravano creando molta confusione.
AQ: un Angelo? Non sono mica spariti?
F: ma hai ascoltato bene o no, perché dobbiamo cercare un umano per sconfiggere quella cosa.
Ar: Omnibus era proprio così...
Va: ma scusatemi dobbiamo cercare un umano guardandolo negli occhi?
Gh: e l'Angelo?
La: io dovrei guardare negli occhi delle persone? Preferirei bruciarle.
Po: che cosa carina...ma chi saranno queste due figure?
Ce: Bah questa cosa non mi convince...un umano e un Angelo.
Fa: occuperà un po' di tempo.
T:calmi ragazzi! Calmiamoci, pensiamo prima all'umano.
E tutti si zittirono, poi Terra continuò: <<C'è scritto che dovremmo guardarlo ma non credo che sia sensato andare in giro a fissare le persone; potremmo iniziare utilizzando i nostri poteri in alternativa suggerisco di visitare il web, magari qualche commento, video con più visualizzazioni o anche delle notizie al telegiornale di questi giorni...
Aria interruppe il suo discorso dicendo<< forse ho capito il tuo ragionamento. Finalmente un'idea sensata! Haha, posso continuare?>>
Acqua si coprì il viso con le mani in segno di disperazione.
<<Si è tornata>> disse a bassa voce Fuoco sdraiandosi sul divano del salotto, fallendo nel tentativo di farlo sentire ad Aria, che però se ne fregò.
<<ormai...>> Rispose Terra sconsolata. Detto ciò Aria continuò <<bene, credo che Terra volesse consigliare...>>

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