una brutta giornata

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Simone pov's

Richi;<< Emy tutto bene?..>>

Emy;<< scusatemi>> dice piangendo, cazzo se sono stato uno stronzo, nessuno sapeva che gli piacevo e così doveva rimanere ma ho rovinato tutto come al mio solito

Richi;<< MA CHE CAZZO DICI SIMO, SEI PROPRIO UNO STRONZO, Gabry chiudi la live>> Gabry fa come gli estato detto e chiude la live, nel frattempo esce Emy

Emy;<< Richi io esco, c'é Lucrezia fuori che mi aspetta>> non mi guarda in faccia come se fossi un  mostro e infin dei conti non ha torto dopo quello che ho fatto

Richi;<< certo piccola, vai pure>> va a salutare Richi dandogli un bacio sulla guancia per poi fare lo stesso con Dadda per poi uscire di casa.

Emy pov's

scendo le scale di corsa per andare via al più presto da quella casa, avevo anche mentito a Riccardo, Lucrezia era  andata a Palermo dai suoi nonni, e questa cosa l'avevo anche detta a Riccardo ma pare se la sia scordata, meglio così.

Mentre uscivo dalla casa di Simone avevo preso di nascosto le chiavi della macchina di Richi per andarmene a casa, arrivata a casa mi butto sul letto per poi scoppiare a piangere come se non ci fosse un domani. Dopo qualche minuto sento la porta di casa sbattere violentemente, pensavo fosse mio fratello, e invece era Jasmine, era preoccupata per me

Jaz;<< hei piccola, Riccardo mi ha scritto tutto, perché gli hai mentito?>>

Emy;<< non volevo che si preoccupasse per me>>

Jaz;<< ma cosa é successo?>> mentre gli racconto tutto mi arriva una chiamata dal mio ragazzo Samuele, ero felice di ricevere una sua chiamata ma la mia felicità svanì presto

Samu;<< quindi tu non mi hai mai amato?>>

Emy;<< ma che stai dicendo, si che ti ho amato>>

Samu;<< smettila di fare la troia>> guardai Jaz con occhi pieni di lacrime

Samu;<< Giuro che ti troverò e ti farò perdere la voglia di vivere>> gli staccai il telefono in faccia ero disperata, sapevo che lui poteva trovarmi, in qualsiasi modo.

subito dopo sentimmo la porta aprirsi e questa volta era davvero mio fratello

Jaz;<< stai tranquilla vado a parlargli io>> rimasi sola in camera, fino a quando un attacco di panico iniziava a salirmi, era come se l'aria mi mancava respiravo a fatica e vedevo tutto sfocato, non vedevo più se non solo bianco quando una voce maschile mi chiamava...













ti amo SimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora