chapter three

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HEARTLESS
grumpy girl×sunshine boy
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enemies to lovers































































È da ieri che tutta Harvard parla della festa di Megan,la ragazza più popolare della scuola e anche una delle più stronze ma i ragazzi vanno matti per lei, è stata con ogni singolo ragazzo di Harvard per poi non considerare più nessuno di loro,ci è soltanto stata a letto, che schifo.

Percorro i corridoi per andare nel giardino durante la pausa delle lezioni e decido di leggermi un libro sotto la luce del sole. Appena vado in giardino ci sono un sacco di studenti, alcuni sono in gruppo che parlano tra loro oppure si rilassano sotto al sole, altri sono da soli mentre altri sono con il proprio ragazzo o con la propria ragazza.

Mi metto a sedere sul prato appoggiata a un tronco di un albero con la schiena sotto l'ombra, okay, prima avevo detto che volevo rilassarmi al sole ma ci sono 50 gradi all'ombra e non volevo sciogliermi come un ghiacciolo scaduto.

Apro il mio libro, avevo deciso di leggere uno dei libri che si legge Emma e ho deciso di inziare con Haunting Adeline è un dark romance anche perché i romance tutti sdolcinati non l'avrei sopportati, mi ci sarebbe venuto da vomitare.

Avevo già letto un po' ieri sera e siccome sono una lettrice veloce sono già arrivata alla pagina 203, al capitolo 16.

Mentre leggevo tutta concentrata una parte un po' movimentata qualcuno mi levò il libro dalle mani

"cosa legge la principessina?" Era Percy. Dio lo strozzo con le mie stesse mani.

"ridamello Smith" dissi alzandomi cercando di riprendere il mio libro ma lui si scansò continuando a leggere

"perchè dovrei? Voglio solo leggere questa parte" disse ridacchiando

non può e non deve leggere quella parte. Assolutamente no.

Con un salto provai a prendere il mio libro ma per sbaglio inciampai addosso a lui facendo cadere entrambi sull'erba con me sopra di lui.

Dio santo! Sono caduta addosso a Percy.

Mi rialzai velocemente raccogliendo il libro che era cascato in terra mentre lui mi guardava con un sorrisetto sul volto

"non pensavo fossi così pervertita" disse e io mi accigliai

"pervertita?" Chiesi, sul mio volto si era formato un cipiglio

"esattamente" rispose semplicemente

"io non sono pervertita" dissi e lui buttò la testa all'indietro ridendo

fossette. Percy ha le fossette.

"ti stavi leggendo un libro in cui lui infila una pistola nella sua-" prima che potesse andare avanti lo zittii

"zitto,muto,non parlare" gli dissi e lui mi leccò la mano per farsela levare dalla sua bocca

"ma che schifo!" Mi lamentai e lui ridacchiò

"ti sta bene" disse e io per vendetta pulii la mia mano alla sua maglia

"stronza!" Mi insultò e sul mio viso si formò un sorrisetto orgoglioso

"ti sta bene" senza aggiungere altro presi la mia roba e andai via dal giardino per trovare un posto dove leggere in tranquillità e senza rotture di scatole.












"Mi stai ascoltando?" Mi chiese Emma, io scossi la testa come per dire no. Ho avuto una nottataccia, incubi su incubi

"tutto bene Yas?" Chiese Emma preoccupata,io anuii

"si, si tutto bene" risposi con un piccolo sorriso lei annuì, capendo che non volevo parlare di questa cosa.

Due chiome more entrarono nella caffetteria, Percy e Blake, ci mancava solo lui.

"Buongiorno signore" ci salutò Blake mettendosi accanto a Emma il che gli sorrise, quando capiranno che sono anime gemelle sarà troppo tardi

"buongiorno tesoro" eccolo a rompere il cazzo, si è pure messo accanto a me

"non mi chiamare così" dissi facendolo ridere, sapevo che avrebbe continuato a chiamarmi così per farmi infastidire

"lo sai che non smetterò mai, tesoro"

"ragazzi voi ci siete alla festa?" Chiese Blake

"no" risposi semplicemente

"neanche io" rispose Percy il che mi stupì, lui non è un tipo da feste? Strano

"sarà divertente" disse Emma, non la facevo una tipa da feste. Blake mise un braccio intorno ad Emma avvicinandola a sé e lei arrossì di poco, Percy strinse i pugni chiaramente geloso di sua sorella

"posso farti una domanda?" Chiesi aspettando una risposta, lui girò la testa per guardarmi, i suoi occhi verdi che incontrano i miei azzurri

"dimmi"

"perchè sei così geloso di tua sorella? Dovresti lasciarla vivere un po', ha 20 anni" dissi e lui mi guardò come se gli avessi augurato la morte

"chiunque tocca mia sorella, o la sfiora anche con un solo dito, può considerarsi morto" rispose

Woah. Un po' aggressivo il ragazzo, io decisi di provocarlo un po' per dargli noia

"e se qualcuno toccasse me?" Lo provocai

"si ritrova senza mani" rimasi scioccata dopo questa affermazione, sta scherzando vero?

"sto scherzando, non me ne fregherebbe niente" aggiunse poi con un sorrisetto, io alzai gli occhi al cielo, poteva anche dirlo in modo più carino

"si vabbè, fottiti Smith" dissi prima di riappoggiarmi allo schienale della sedia

"ci sei rimasta male, tesoro?" Chiese e io mi feci beffe

"pft...per questo? No, semplicemente potevi dirlo in modo più carino" dissi e lui rise, la campanella suonò e Blake alzò gli occhi al cielo

"che palle non ho voglia" si lamentò con un gemito infastidito

"dai testone andiamo" disse Percy alzandosi, anche io mi alzai prendendo il mio zaino in spalla

"ci vediamo a pranzo Yas" mi disse Emma con un sorriso, io annuii prima di andare via dalla caffetteria per raggiungere la mia classe di criminologia.

Appena entrata mi misi a sedere nei banchi in mezzo accanto alla finestra, Lizzie entrò nella classe insieme al suo ragazzo Mavor. Non ci ho mai parlato con loro ma alcune volte mi salutano e se devo essere onesta sembrano simpatici entrambi.

Il professore entrò in classe con il suo solito cipiglio sul volto dando inizio alla lezione che ascolto più di tutte.














A.N:
capitolo corto lo so, ma lasciate una stellina e commentate se volete 💋

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