Charlotte Tomlinson

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Eravamo arrivati in Italia con un'ora di anticipo, strano visto che ogni volta che prendevo un aereo sia per arrivare che per ritornare da qualche posto era perennemente in ritardo, ero rimasto solo aspettando l'arrivo di mia mamma cosi decisi di andare in bagno appena entrai mi scontrai con una persona. 

<< Oops >>

 << Ciao >> alzai lo sguardo e notai un Louis con un sorriso a 32 denti 

<< Come mai cosi felice? >> chiesi mentre mi avviavo a un lavandino per lavarmi le mani 

<< Pensavo te ne fossi andato senza salutarmi >> 

 << Veramente sei stato tu a dire un "ciao" generale andandotene in fretta >> 

<< Sai avevo un appuntamento con il bagno >> 

<< Potrei essere geloso >> 

<< Ma noi non stiamo assieme >> disse ridendo, io mi avviai verso la porta, non ero arrabbiato per quello che aveva detto solo infastidito perchè aveva detto la verità. 

<< Aspetta, scusami devo imparare a contare fino a dieci prima di parlare >> disse prendendomi per il braccio per girarmi verso di lui. 

<< Hai detto solo la verità >> 

<< Vieni a casa con me! >> sussurrò al mio orecchio 

<< Perchè? >> 

 << Perchè voglio passare un po di tempo con te >> disse baciandomi il collo. 

<< Va bene>>.

 Dall'aeroporto fino a casa di Louis non parlammo per niente, io ero un po sconvolto per quei baci sul collo, il mio punto debole.

 Arrivati a casa sua entrammo e nel salotto vidi una ragazza capelli biondi, occhi azzurri che guardava la televisione 

<< Ciao Boo >> disse la ragazza con un sorriso innocente, i sorrisi erano uguali a quelli di Louis come gli occhi 

<< Charlotte Tomlinson, cosa ci fai a casa mia sul mio divano guardando la mia televisione? >> disse Louis usando una nota più alta quando diceva "mia". 

<< Fratellino, posso spiegarti tutto >> ad un certo punto da una stanza, molto probabilmente il bagno, uscii un ragazzo con una maglietta familiare, si avvicinò a Louis, quest'ultimo lo guardò dal'alto al basso un paio di volte ed alzò le sopracciglia 

<< Piacere sono Erick >> disse il ragazzo moro, alto,più o meno, quanto Louis occhi marroni chiari 

<< Io sono il padrone di casa >>

 << Si lo so, mi sembri arrabbiato >> 

<< No ma che scherzi, io arrabbiato? dopo che ritorno a casa mia dopo una settimana mi trovo mia sorella con un ragazzo con la...>> 

<< Mia maglietta >> fini la frase di Louis, ecco dove avevo visto quella maglietta era la mia, gliel'ho prestata una sera che era venuto a casa mia e si era sporcato con la terra. 

 << G-già la sua maglietta >><< E' la tua maglietta? >> disse il ragazzo 

<< Perchè avevi la sua maglietta?>> disse la sorella di Louis 

<< Non sono affari tuoi>> 

<< E' davvero bella la tua maglietta >> disse Erick 

My teacher is my boyfriendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora