𝑳𝒖𝒊 n̶o̶n̶ 𝒆̀ 𝒄𝒂𝒕𝒕𝒊𝒗𝒐.
𝑳𝒖𝒊 n̶o̶n̶ 𝒆̀ 𝒊𝒍 𝒎𝒐𝒔𝒕𝒓𝒐.
𝑳𝒖𝒊 n̶o̶n̶ 𝒔𝒂 𝒂𝒎𝒂𝒓𝒆.
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I 𝘤𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪 si nascondono nell'oscurità, perchè è il loro stesso animo a simboleggiare le tenebre.
I 𝘤𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪 uccidono senza scrupoli...
Prima della lettura: 📣da ieri sono ufficialmente iniziate le riprese di Mercoledì 2📣. Fatemi sentire i vostri scleri>
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Era ovunque, tra le prime pagine del Chicago Tribune, del New York Times e di almeno altri venti giornali dell'America.
A quanto pare la serata per la piccola Addams non doveva esser andata molto male. Ora, aveva già il mondo ai suoi piedi, come da sempre desiderava.
Per chi stringeva già il suo libro tra le sue mani, da oggi sarebbero stati intrappolati in una storia talmente inquietante che loro stessi si sarebbero dimenticati quale fosse la realtà. E, contro tutte le mie premesse, io sarei stato uno di quelle persone.
Me ne stavo seduto al tondo e vitreo tavolo, osservando con occhi stanchi quel volume con inciso 'M.V Addams'. Se non avessi sentito Enid ieri chiamarla con il suo nome completo, probabilmente non avrei saputo il perchè di quella V nel nome dell'autore. Mercoledì Venerdì Addams, così si chiamava veramente.
Mi chiesi come mai non lo conoscessi prima, quattro anni fa sapevo tutto sul conto della ragazza con le trecce. Certo, non per opera mia, ma di una persona che aveva segnato in modo indelebile la mia vita, una strega priva di poteri dai capelli ramati, dal finto sorriso. Lei si era presa tutte le mie debolezze e le aveva trasformate in potere, e questo mi piaceva. Ma non prima di scoprire che mi stesse usando, che io non avrei avuto niente in cambio. Anzi, avevo pagato a caro prezzo non solo la mia vita, ma anche quella di altre persone, compresa Mercoledì.
'Come ci si sente a far del male a chi ami?' aveva detto mia madre, prima di morire, quando un giorno mi trovò con Feather , il mio canarino, tra le mani tutto sporco di sangue e che ormai non respirava più. I miei occhi di bimbo erano colmi di lacrimoni e guardavo mia mamma con sguardo implorante.
"Mamma! Io...io giuro che non volevo...si può aggiustare, vero mammy?" dissi non lasciandomi nemmeno il tempo di respirare.
Lei boccheggiò, forse spaventata, ma cercò di non darlo a vedere. Anzi, prese il piccolo uccellino dalle mie mani e lo posò sul prato.
"Tesoro" mormorò apprensiva, accarezzandomi le nocche sporche di rosso " la vita non si può aggiustare, è qualcosa di troppo delicato, nemmeno il più abile artigiano ne sarebbe capace" continuò.