Michael UK: dimmi dove sei
Serena: um, saresti?
Michael UK: hai salvato il tuo numero, ma non ti sei presa il mio?
Serena: Michael...
Michael UK: indovinato!
Serena: sono felice che tu sia qui
Michael UK: già... Senti mi dispiace
Michael UK: magari um potremmo iniziare da capo?
~
Aspettai almeno tre minuti dal suo "visualizzato". Probabilmente Serena si era davvero arrabbiata con me per il fatto che le avevo dato della bugiarda. E non aveva tutti i torti.
Bloccai il telefono e sospirai. Era il suo compleanno, sicuramente aveva qualcosa di meglio da fare piuttosto che stare ad aspettarmi. E faceva bene.
Mi affacciai in strada e chiamai un taxi. Non appena si fermò, l'autista scese a prendere il mio bagaglio per metterlo nel cofano e io aprii lo sportello.
Stavo per salire dentro quando sentii qualcuno darmi due colpi sulla spalla, per chiamarmi.
Mi girai curioso di vedere chi fosse e mi ritrovai davanti a una ragazza bassina, né troppo grassa ne troppo magra. Occhi e capelli castani. Pelle più bianca del latte.
"Piacere, io sono Serena." disse con un sorriso dolce, ma furbo sulle labbra, mentre tendeva una mano verso di me.
"Piacere mio, io sono Michael."
"Ciao Michael, come mai da queste parti?"
"È il compleanno di una mia amica, ma probabilmente lei è troppo incazzata con me per come l'ho trattata. Dici che è troppo tardi, farle gli auguri adesso, considerando che sono già le sette e mezza di sera?"
"Secondo me, non è troppo tardi. Dovresti andare da lei e farle vedere quanto ti senti in colpa, per poi, che so, abbracciarla magari e darle gli auguri."
"Grazie per il consiglio."
Lei annuì e poi si girò per andarsene. Sorrisi tra me e me e poi la rincorsi, abbracciandola da dietro.
"Non immagini quanto mi sento in colpa per averti trattata in quel modo. Avrei dovuto fidarmi di te fin dall'inizio, perdonami!"
La sentii ridere, mentre poggiava le sue mani sulle mie braccia.
"Facciamo che ti perdono. Ma ti stai comunque dimenticando qualcosa."
"Oh già. Auguri serena." dissi abbracciandola più forte e baciandole la guancia.
"Hey ragazzo!" Il tassista mi chiamò ad alta voce "non ho tempo da perdere, o sali in macchina o levi la tua valigia da qui!"
"Un attimo!" urlai di rimando.
"Senti," si allontanò Serena da me di poco, solo per guardarmi negli occhi "io stavo andando ad una festa con degli amici, vuoi unirti a noi?"
Non seppi esattamente cosa fosse, ma quella luce nei suoi occhi mi fece impazzire.
Era bello poter avere qualcuno amico e non perché si è parte di una band famosa.
Era bello il fatto che esistessero ancora persone come loro in questo mondo.
Era bello che nonostante fosse il suo compleanno, Serena aveva deciso comunque di far fare retromarcia al taxi solo per venire da me.
Era bello avere lei.
STAI LEGGENDO
Lost phone [m.g.c.]
FanfictionIn cui Michael perderà un telefono, ma troverà qualcos'altro