IL TRENTUNO DI AGOSTO era arrivato. Katherine era ansiosa, perché aveva solo un giorno per convincere i suoi genitori ad accompagnarla a King's Cross per andare ad Hogwarts. Altrimenti, pensava Katherine, sarebbe potuta scappare via, sperando che suo fratello Mike l'avrebbe coperta, sgaiattolando per l'uscita posteriore della sua abitazione. Poi sarebbe andata da Remus ed infine avrebbe finalmente raggiunto Hogwarts.
Pensò, poi, che quella era una pessima idea, poiché Chrissy e John si sarebbero arrabbiati più di quanto già non lo erano. Continui Gufi arrivavano per portare ogni giorno dal 20 maggio una lettera contendente sempre l'ammissione di Kat alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, e i coniugi Taylor erano più furiosi che mai. Naturalmente avevano bruciato ogni singola lettera.
"Buongiorno, Katherine" la salutò suo padre, seduto a capotavola in cucina.
"Buongiorno." biascicò lei, stropicciandosi gli occhi dal sonno e sbadigliando sonoramente, senza neanche preoccuparsi di mettere una mano davanti alla bocca. Il padre sembrò non apprezzare del tutto il suo gesto, infatti le rivolse uno sguardo truce.
"Io e tua madre ci abbiamo riflettuto tutta l'estate, per quella.. beh, sai — lettera" borbottò il padre, incapace di nominare la magia.
Katherine, seduta sulla sedia, drizzò la schiena spalancò gli occhi, curiosa e ansiosa di sapere la loro risposta, probabilmente definitiva. "Abbiamo deciso che tu potrai andare, ad una condizione."
Katherine non riuscì a non contenere un grande sorriso. "Ad ogni festività dovrai tornare a casa." le impose il padre, ma lei sembrò neanche non ascoltarlo.
Sarebbe andata ad Hogwarts, di questo le importava. Remus le aveva parlato della scuola come la migliore scuola dove tu potessi mai andare e naturalmente ne rimase affascinata tanto che, all'età di nove anni, iniziò a leggere 'Storia di Hogwarts', un libro, contenente tutta la storia della scuola di magia e alcune curiosità bonus, gentilmente prestato da Remus in occasione del suo compleanno.
"KATHERINE!" strillò la voce severa della madre Chrissy, tanto che Kat saltò quasi in piedi dalla paura. "Quante volte ti ho detto che non devi perderti nei tuoi pensieri quando ti stiamo parlando, di argomenti così — delicati."
Katherine annuì freneticamente, facendole capire di aver capito. Chrissy tornò a scrutarla quasi con disprezzo, poi parlò : "Andrai con Remus ad acquistare tutto il necessario per quella scuola, noi non ti accompagneremo da nessuna parte."
Katherine sorrise ancora, felice di poter rivedere Remus dopo tanto tempo di comunicare attraverso la finestra. "Prepara anche i bagagli adesso, così chiederai a Remus se ti potrai fermare a casa sua per la notte e se ti potrà accompagnare alla stazione. Sono stata chiara?"
Katherine annuì piano, drizzando la schiena e sollevando il mento. "Sono. Stata. Chiara?" chiese ancora Chrissy, duramente.
"Si, Madre"
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𝐁𝐀𝐂𝐊 𝐓𝐎 𝐁𝐋𝐀𝐂𝐊, 𝘫𝘢𝘮𝘦𝘴 𝘱𝘰𝘵𝘵𝘦𝘳
Viễn tưởng❛ 𝘺𝘰𝘶 𝘨𝘰 𝘣𝘢𝘤𝘬 𝘵𝘰 𝘩𝘦𝘳 𝘢𝘯𝘥 𝘪 𝘨𝘰 𝘣𝘢𝘤𝘬 𝘵𝘰 𝘣𝘭𝘢𝘤𝘬 ❜ 𝘔𝘈𝘙𝘈𝘜𝘙𝘋𝘌𝘙𝘚 𝘌𝘙𝘈 𝘍𝘈𝘕𝘍𝘐𝘊𝘛𝘐𝘖𝘕 𝘴𝘩𝘦 𝘧𝘦𝘭𝘭 𝘧𝘪𝘳𝘴𝘵, 𝘩𝘦 𝘧𝘦𝘭𝘭 𝘩𝘢𝘳𝘥𝘦𝘳 𝘵𝘳𝘰𝘱𝘦 {𝘫𝘢𝘮𝘦𝘴 𝘱𝘰𝘵𝘵𝘦𝘳 𝘹 𝘧𝘦𝘮} Non aveva mai...