- Nove -

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Erano passate un paio di settimane da quando Louis aveva iniziato il suo lavoro e ormai aveva fatto parecchi soldi. Durante le vacanze era andato in live quasi ogni giorno, ma quando la scuola era cominciata aveva deciso che una o due volte a settimana sarebbero bastate: gli rendeva più facile continuare a concentrarsi sullo studio.

"Tua madre torna a casa prima stasera, la cena sarà pronta per quell'ora così possiamo mangiare insieme." Disse Harry con un sorriso dopo che Louis salutò Niall, che gli aveva dato un passaggio da scuola. Louis annuì ma non poté trattenersi dal corrugare le sopracciglia con aria confusa. "Oh da quando è libera di venerdì sera? Questa mi è nuova"

Annuendo, Harry iniziò a prendere gli ingredienti di cui aveva bisogno. "È libera anche questo fine settimana così ho pensato che potremmo uscire domani, fare un giro in città come una...famiglia?" Esitò all'ultima parola, sapendo come a volte il liscio non fosse molto convinto riguardo Harry, ma lui faceva davvero del suo meglio.

Louis annuì facendogli un piccolo sorriso. "Penso sia una buona idea, credo che tu non sia così male dopo tutto." Confessò, sinceramente entusiasta dell'idea del più grande.

"Ti serve aiuto con la cena?" Chiese titubante. Non era sicuro se Harry volesse essere aiutato o meno, ma voleva comunque provarci. Non doveva per forza andargli a genio come "nuovo padre" ma poteva sicuramente essere gentile e comportarsi civilmente.

Sorridendo felicemente al più piccolo, annuì. Passare un po' più di tempo con Louis avrebbe probabilmente aiutato il loro altrimenti inesistente rapporto. "Certo, puoi tagliare le verdure mentre io mi occupo della carne." Suggerì passandogli un coltello e le verdure che aveva preso poco prima.

Louis annuì e accese la radio prima di concentrarsi sulle verdure, lavandole e tagliandole in cubetti. Nel frattempo, Harry iniziò a tagliare il petto di pollo e condirlo, canticchiando a bassa voce a ritmo della musica.

Appena finì di tagliare le verdure, il liscio si allungò per prendere una ciotola dalla credenza. La maglietta gli si sollevò leggermente quando si mise in punta di piedi, mostrando la pelle liscia della sua schiena e una parte di pizzo delle mutandine nere, dal momento che i pantaloni della tuta erano piuttosto a vita bassa.

"Hai bisogno di a-" Harry si bloccò, quasi strozzandosi alla vista dell'elastico scoperto delle mutandine di Louis. Si schiarì la gola prima di parlare di nuovo. "Vuoi che te la prenda io?" Si avvicinò cercando di non fissarlo, il suo sguardo puntato sulla ciotola mentre il ragazzo annuì leggermente. "Per favore...non ci arrivo." Sbuffò frustrato per la sua altezza.

Harry annuì solamente e aspettò che Louis si spostasse prima di prendere la ciotola dalla credenza. La passò al più piccolo cercando di non sembrare troppo scioccato. In qualche modo il pensiero di Louis che indossava delle mutandine era incredibilmente eccitante e aveva reso i suoi jeans ancora più stretti.

Il minore lo ringraziò con un piccolo sorriso e mise le verdure nella ciotola. Inconsapevole dei pensieri poco casti di Harry, iniziò a pulire il coltello e il tagliere. Harry cercò davvero di reprimere i pensieri per concentrarsi sul cibo ma era troppo tardi, aveva bisogno di masturbarsi.

"Credo che qui abbiamo finito...cuocerò il tutto appena prima che tua madre torni." Disse mettendo le verdure e la carne nel frigo. "Tu puoi fare quello che vuoi, io sarò nel mio ufficio, devo...portarmi avanti con il lavoro, sai dove trovarmi se ti serve qualcosa." Harry forzò un sorriso prima di uscire velocemente dalla cucina, correndo su per le scale verso il suo studio. Louis scrollò le spalle allo strano comportamento del riccio, pensando che avesse semplicemente del lavoro importante da fare, quindi se ne andò anche lui nella sua camera.

Dopo aver chiuso la porta Harry si appoggiò contro di essa chiudendo gli occhi per un momento, non si era mai sentito attratto da Louis prima e ora la cosa stava sfuggendo di mano. Voleva davvero un normale rapporto con il suo figliastro, ma la sua mente continuava a convincerlo di volerlo scopare.

Il pensiero di volerlo in quel modo e non poterlo avere era quasi insopportabile. Solo immaginare di fottere il suo stesso figliastro lo faceva impazzire, ovviamente il frutto proibito era quello più dolce.

Con un respiro profondo, Harry si spostò sulla scrivania. Dopo essersi seduto aprì il suo macbook cercando un sito porno, il ricordo della notte in cui Louis si era ubriacato e si era spogliato proprio di fronte a lui senza pudore era abbastanza per farlo diventare ancora più duro. Un gemito roco lasciò le sue labbra mentre si sbottonava i jeans.

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Scusate l'attesaaa non vi prometto che pubblicherò presto un altro capitolo perché sono sommersa di esami e non ho idea di quando riuscirò a scriverlo ma spero almeno venerdì prossimo

Ps da qui le cose iniziano a farsi più interessanti ;)

Call Me Baby | l.s. (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora