Capitolo 3

9 0 0
                                    

POV'S ILARIA

Dopo un paio d'ore si svegliano anche gli altri due ragazzi.
Conobbi prima la ragazza, Anna. Si presentò molto gentilmente, sembrava molto simpatica e socievole. "Piacere, sono Anna".
"Piacere mio. Io sono Ilaria,ma puoi chiamarmi Yaya"
"Va bene" mi disse ridendo.
Poi quando mi diressi verso la cucina incontrai Alberto. "Ciao, tu sei....Ilaria giusto?"
"Sì.. sono io, molto piacere"
"Come mai sei qui oggi? Aurora ci avev adetto che saresti arrivata domani"
"Non sai come è fatta la Rory?! È sempre distratta e persa nei suoi pensieri" ridemmo insieme, poi mi fece strada per la cucina. Arrivai e io aprii lo sportello della mensola per prendere una tazza; non avevo ancora fatto colazione e stavo morendo di fame.
Appena chiudo lo sportello mi ritrovai Tommaso difianco.
"Ma sei scemo? Mi hai fatto prendere un colpo" glielo dissi con un tono di voce infastidito.
"Dai, rilassati"  mise la sua mano sulla mia testa e la strofinò sui miei capelli e dopo averla tolta mi rubò la tazza dalla mano e, aprendo il frigo, prese del latte e lo versò dentro.
Si avvicinò a me e "Tieni" io rimasi bloccata, è.. è stato gentile con me?, no..non è possibile. Forse...forse "hey...ci sei?!" interruppe i miei pensieri.
"Ha si, scusa.... cosa?".
"Sei proprio strana Ciambellona".
Mise la tazza sul tavolo e se ne andò.
Mi girai e guardai la tazza, ripensaci alle parole di Rory " Dai Yaya, è cambiato" forse...forse è vero, forse è cambiato veramente...
Fu l'ora di pranzo e io mi proposi per cucinare, e con me anche Alberto. Anche se lo avevo appena conosciuto mi sembrava molto simpatico parlammo di molte cose.
"Quindi... tu sei nata a Bologna?"
"Sì, sono nata e cresciuta qui, ma poi sono dovuta andare a Torino per l'università".
Stavamo cucinando pasta al pomodoro e come secondo un bel piatto di piselli e purè.
"E...scusa se te lo chiedo, ma...sei fidanzata, sei in una relazione?"
Non sembrava che me lo stesse chiedendo come uno che vorrebbe subito provarci con chiunque incontra.
"Tranquilla... non ci sto provando, sono gay".
Sono rimasta molto colpita, di solito non lo si dice subito che sei gay o qualunque cosa di simile. Sono stata molto felice che me lo avesse detto, probabilmente vuol dire che si fida di me.
"Allora?... è pronto?"
Tommaso si era seduto e mi guardava con gli occhi puntati sui miei, sembrava una specie di stalker o spia.
"Ho Tommy, abbiamo quasi finito, tu intanto apparecchia" disse Alberto.
"Va bene" sbuffa "però i piatti li lavate voi"
Mi passa difianco guardandomi con un piccolo sorriso sulle labbra. Apre gli sportelli della mensola e prende i piatti. Appena i nostri sguardi si incontrano lo guardo malissimo, ma lui mi fa l'occhiolino, pensando di farmi ridere.
Durante il pranzo parlò molto con Anna, non avevamo ancora parlato molto.
"Anna, te in cosa ti sei laureata?" domandai.
"In verità sono all'ultimo anno di medicina" mi rispose divertita.
"Oddio scusa..." ero imbarazzata.
"Ho, non ti preoccupare, non sei l'unica che mi ha fatto questo domanda" mi disse guardano Rory.
"Haha.....già anche io le ho fatto la stessa domanda" disse Rory. Tutti si misero a ridere, anche Tommaso.
Il resto del pomeriggio lo passai nella mia stanza a leggere e scrivere, stavo scrivendo un Romanzo, mi piacciono molto.
Dopo cena mi diressi verso camera mia e mi misi subito a letto, ma subito dopo entrò Rory " come è stato il primo giorno qui? Tutto bene con Tommaso?"
"Sì dai, nel complesso è andata bene, ma mi devo ancora abituare a stare nella stessa casa con Tommaso".
"D'accordo" mi diede un bacio in fronte " buonanotte Yaya"
"Buonanotte Rory"
Spengo le la lampadina e mi misi a dormire.

childhood memories Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora