❝𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐗𝐗𝐕𝐈𝐈❞ | Russian Roulette

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━━━━━━━| 𝐕𝐄𝐍𝐓𝐈𝐒𝐄𝐓𝐓𝐄 |━━━━━━━

"Non so perché, ma sento di averti già incontrato."

Oh, le allusioni di Valentino. Il tempo passava, ma i commenti fuori luogo dell'overlord rimanevano gli stessi.

-

I minuti correvano, e tutto ciò che stavo provando dentro di me era paragonabile ad un abissale e profondo senso d'amarezza.

Le parole dell'uomo davanti ai miei occhi avevano colpito estremamente nel profondo, facendomi dubitare di ogni certezza avuta fino ad allora.

Sapeva così tanto, eppure sembrava non conoscermi affatto. Era uno dei soliti scherzi dell'Inferno, non è così?

[...]

"Non attacca, se te lo stai chiedendo."

La fredda risposta di Flumenel non tardò ad arrivare, mettendo fermamente in chiaro la sua posizione.

Mentre i due si cimentavano in un conflitto d'interessi, con la testa china sulla propria tazza da the, sedevo io.

Osservavo il vortice che si creava man mano che mescolavo il liquido col cucchiaino d'argento, chiedendomi cosa si provasse a non dover passare pene come le mie. Quel vortice lo conoscevo bene, e inevitabilmente, ne stavo venendo inghiottita per l'ennesima volta.

-

A richiamare la mia attenzione però, fu un tessuto colorato che mi svolazzò accanto.

Lo vidi con la coda dell'occhio, ma quel rosso brillante era decisamente indistinguibile.

Fu come se il tempo si fermò quando voltai fulmineamente lo sguardo in direzione del demone. Una sensazione familiare, seppur agrodolce, si scatenò in me provocandomi un brivido lungo la schiena.

Il rumore della stanza, le parole, le discussioni dei demoni, vennero tutte ovattate dallo stupore nel trovare Alastor di fronte ai miei occhi.

Non era solo: al suo fianco ergeva Zestial.

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Con gli occhi sgranati, fissi su di lui, seguii con lo sguardo i due demoni intenti a cercare posto. Ero incredula, estremamente basita dal trovare in quel luogo proprio Alastor. Non aveva alcun senso. Niente lo aveva più.

Che stessi... sognando?

[...]

"Eh-Ehm."

Con la testa invasa dai pensieri contorti e le teorie del complotto improvvisamente apparse fra me e me, venni riportata al mondo reale proprio da Flumenel.

Scossi leggermente il capo nel tentativo di riprendermi, posando due dita sulla mia fronte mentre cercavo di sostenermi in qualche modo.

"Ti vedo un po' affranta, signorina Y/N." Analizzò l'uomo, facendo scorrere gli occhi dall'alto in basso sul mio corpo.

"No...-" Cominciai, schiarendo le parole una volta più lucida. "No, ho... ho solo mal di testa."

Flumenel non ne sembrò convinto, perciò mi studiò ancora per un attimo prima di distogliere lo sguardo.

Il mio cuore batteva all'impazzata. Possibile che eventi così bizzarri si ripetessero in un fastidioso loop da tutta la mia vita!? Diavolo, che voleva ORA Alastor!?

Mi voltai nella direzione in cui i due overlord si diressero, alla ricerca di un qualsiasi indizio che avrebbe perlomeno aiutato a ricomporre il puzzle ormai complesso cui stavo prendendo parte. Troppe coincidenze si stavano susseguendo nel giro di qualche ora.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 26 ⏰

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