ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ sᴇᴛᴛᴇ: ɪʟ ᴍɪsᴛᴇʀᴏ

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«Shijima?» Al ripetere quel nome la mia mente si perse nel momento appena Aoi buttò un'altra occhiata ad Akane.

«Tanto tempo fa, c'era una ragazza dal grande talento artistico. Ma purtroppo morì prima di diplomarsi...» A quell'informazione i miei occhi si spalancarono. Una notizia che mi fece venire i brividi.

«Quindi quella era Shijima?» Se ne uscì Kou mentre attenti eravamo noi ad ascoltare la voce narrante.

«Shijima è diventata un fantasma dopo aver perso la vita. Pare che continui a infestare l'aula di arte, dipingendo i quadri che tanto amava» Finì Aoi e la domanda mi pare d'obbligo. Quindi abbiamo visto un fantasma?!

«Com'è morta?» Titubante e spaventata di sapere la risposta non distolsi lo sguardo dalla mia migliore amica, mentre il fiato di Kou si poteva percepire sul mio collo.

«Ecco vedi...lei voleva diventare un'artista. Ma la sua famiglia era decisamente contraria» Con timore e tristezza narrava Aoi come se fosse successo a una sua parente «Le diedero il permesso di dipingere solo fino al diploma, e così...» Continuò mentre la suspense si fece sempre più vicina «lei si tolse la vita prima di diplomarsi» marcò quelle parole come una vera storia dell'orrore. I miei occhi rimasero fermi su quelli dei due soggetti davanti a me, ero congelata e in qualche modo indignata.

«Non è vero!» Urlai senza alcun motivo preciso e in quell'istante vidi il viso di Aoi sgretolarsi davanti a me. I corpi di Aoi e Akane cadderro distrutti sul pavimento umido. Il mio urlo catturò l'attenzione dei ragazzi che preoccupati si fiondarono sul posto.

«Che è successo?» Disse Amane guardandomi in pensiero. Il mio corpo era diventato una gabbia ingestibile di pensieri e sensazioni indescrevibili. Ero arrabbiata e ho urlato ad Aoi, ma ora che la guardavo ero come spaventata a morte, come se Aoi fosse morta davanti a me, ma non era così, presto sarebbe riapparsa, quindi qual era il problema?

«Non lo so...» Risposi con voce tremante come se avessi comesso un delitto. Amane mi guardò mentre sentì i commenti dei ragazzi dietro di loro, che sicuramente si erano spaventati molto. Il ragazzo dalle iridi color miele mi prese la mano e come un'onda quei pesanti macigni sulla mia testa svanirono pian piano.

«Yashiro, cosa è successo?» Con tono controllato e calmo me lo chiese un'altra volta mentre il calore della sua mano riscaldò la mia che era gelida come l'acqua della piscina. Ancora con gli occhi fissi su Aoi mi concentrai solo su di lei «Io...perchè?» non controllavo le parole che uscivano dalla mia bocca, ero tentata dai quei pezzi mancanti bui, che sembravano scomparire sempre di più e questo mi lasciò delusa.

«Yashiro è tutto ok, è normale, lo sai» Esclamò consolandomi come se stessi affrontando un qualche tipo di trauma. Non gli risposi. Dovevo cercare ancora nel profondo della mia testa, stavo tralasciando qualcosa. Perchè questo non mi pare normale? Come un fenomeno anomalo? Ma perchè succede questo...? Me lo sono mai chiesta?

«Yashiro» Questa volta il tono di Amane era leggermente più severo mentre la sua mano strinse la mia e tutto mi sembrò sparire lasciandomi come se nulla fosse accaduto. Lo guardai sollevata, ma ero stranita dal suo comportamento.

«Non avvicinarti!» Intervenne Kou che separò me e Amane. Il ragazzo cambiò espressione «Ehi! La stavo solo consolando, non arrabbiarti Minamoto» mise le mani avanti e rise sotto i baffi cercando di rendere giocosa la situazione. Il giovane si accorse degli occhi degli altri su di lui e fece dei respiri per calmarsi «Scusate...non so cosa mi è preso» Esordì e tutti tornarono a fare quello che stavano facendo. Da dietro Kou potevo vedere i lineamenti della sua schiena ben definiti che evidenziavano i suoi profondi respiri. Si è girato sconvolto mentre mi ha guardato. Se prima la nostra situazione era calma con solo domande in cerca di risposta ora stava decisamente diventando allarmante.

ɪᴏ ᴇ ᴛᴇ sᴜʟʟᴀ ʟᴜɴᴀ - ʜᴀɴᴀɴᴇɴᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora