La battaglia del laghetto

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C'era una volta un laghetto che era situato dentro una foresta, era ricca di vegetazione e di animali che vivevano solenni nella loro casa naturale: conigli, cinghiali, anatre, cani e altri animaletti ormai residenti da sempre, la foresta era costantemente pacifica dove ogni animale viveva in sintonia con gli altri suoi simili, creando così un legame forte e solido facendo rimanere il loro laghetto sereno e pacifico.

Al di fuori della foresta il mondo era completamente diverso, governato da uomini pieni di rancore e desideri egoistici pronti a distruggere qualsiasi cosa che gli si presentasse davanti per l'intento di conquistare nuove ricchezze, questo modo di pensare lo stavano applicando due nazioni vicine che volevano impossessarsi di quella pacifica foresta con l'intento di trasformarla in un punto strategico commerciale; le due nazioni consapevoli dell'interesse dalle rispettive parti si prepararono per fronteggiarsi formando così truppe con l'intento di prevalere sull'altro conquistando la foresta, ignorando però la battaglia sanguinosa che si potesse creare in essa.

Un bel giorno di primavera mentre gli animaletti del laghetto si godevano la loro giornata tranquilla, le loro orecchie acute sentirono d'impatto un frastuono di passi che si avvicinavano verso di loro, con il passare dei secondi si faceva sempre più forte, gli animali turbati si chiesero tra di loro cosa fosse quel rumore assordante; gli uccelli che si trovavano sugli alberi della foresta incuriositi anche loro andarono a vedere cosa stesse succedendo, così volarono a tutta velocità verso il perimetro della foresta e videro per la prima volta nella loro vita un armata di soldati che dalle due estremità della foresta si stavano addentrando con passi decisi.

Gli uccelli allarmati strillarono a tutta la foresta l'entrata di intrusi, gli animali del laghetto sentendo gli striduli dei loro amici pennuti si presero dal panico e cominciarono a scappare da una parte all'altra senza una meta ma pieni di paura, l'anziano del laghetto un castoro di vecchia data vedendo quella paura che circolava nell'aria cercò di calmarli, tutti insieme decisero di fuggire dal laghetto e rifugiarsi al di fuori della foresta stessa per evitare il contatto con i soldati.

Ascoltando le parole dell'anziano gli animali cercarono di allontanarsi dal laghetto, ma non tutti ci riuscirono, in pochi minuti i soldati dalle due estremità si incontrarono sulle rive del laghetto iniziando così la loro battaglia, gli animali assistettero per la prima volta alla ferocia e alla crudeltà umana: sangue, grida, dolore stavano inquinando il loro laghetto che qualche minuto prima splendeva con la luce del sole la sua acqua cristallina; un enorme boato si creò in quella foresta, uomini attenti nel loro scopo di uccidere non davano conto a ciò che avessero vicino ai loro piedi calciavano qualsiasi cosa, parecchi animali con l'intendo di fuggire si ritrovarono stesi sul suolo storditi dall'impatto.

Una famiglia di cani composta da una mamma e un papà con i loro tre cuccioli, in mezzo a quel caos volevano scappare per la salvezza dei loro figli facendo attenzione ai piedi dei soldati, ma sfortunatamente un loro cucciolo fu colpito e si sfilò dal muso del padre rimanendo per terra isolato dalla sua famiglia, i due cani vedendo il loro cucciolo in pericolo cercarono in ogni modo di riprenderlo ma non ci riuscirono, per l'enorme quantità di soldati che si presentarono davanti a loro creando un enorme muro.

Il cucciolo ancora troppo piccolo non riusciva a capire cosa stesse succedendo, non poteva fare altro che abbaiare come gli aveva insegnato sua madre, ma quel suono dolce e prematuro non fece notare la presenza del cucciolo agli uomini; i loro cuori erano troppo immersi nell'odio da non percepire la sincerità di un piccolo cucciolo in difficoltà, i piedi dei soldati si stavano facendo sempre più insistenti e il cucciolo rimanendo fermo si stava destreggiando per evitarli ma mancava poco per essere calpestato completamente, il cagnolino ogni secondo che passava si trovava sempre più in difficoltà finché dal nulla un'oca si piombò su di lui e con il suo becco lo pizzicò dietro la nuca e cominciò a fuggire senza guardarsi indietro.

Corse con tutta la forza che aveva, anche se quel cucciolo pesava quanto lei il suo desiderio di salvarlo non dava conto di ciò, le sue ali si aprirono cercando di prendere ancora più velocità evitando ogni tipo di ostacolo davanti a lei, finché si rifugiarono al di fuori del laghetto in un cespuglio coperto da millefoglie nascondendo la loro presenza; l'oca stanca dalla sua folle corsa di salvataggio posò il cucciolo sul suolo per prendersi una pausa, il cagnolino sentendosi solo senza la sua famiglia tremava dalla paura, la tristezza gli faceva desiderare tanto essere leccato dalla sua mamma perché lo faceva sentire amato e protetto, l'oca vedendolo accucciato nella sua tristezza tremolante si mise vicino a lui per farlo sentire meglio, dandogli calore con le sue penne appoggiando la sua ala sul suo piccolo busto, in poco tempo il tremolio del cucciolo si fermò; sentendo il calore dell'oca per la prima volta si sentì amato e protetto senza la sua mamma.

Dopo una lunga pausa ricominciano a camminare verso l'estremità della foresta come concordato con tutti gli animali, l'oca e il cucciolo ripresero il loro cammino con più serenità ma alle loro spalle quel boato pieno di dolori continuava senza sosta, il vento cominciò a soffiare dalla parte opposta della foresta che muovendo le foglie degli alberi limitò il rumore della battaglia, come se la natura fosse infastidita da quel suono di morte dando così più tranquillità a quelle due creature scappate dalla loro amata casa; dopo un lungo tragitto cominciarono a vedere i loro amici seguire la loro strada e si accollarono a loro, ritrovandosi insieme al di fuori della foresta; tutti a zampe aperte si salutarono, felici di vedere i propri amici sani e salvi.

Il cucciolo distratto dalla enorme folla di animali si sentì chiamare da una voce familiare, girandosi verso il suono vide che erano i suoi genitori con i suoi fratelli, il suo cuore scoppiò di gioia, corse verso di loro senza sosta; la mamma vedendolo lo leccò con amore come Mille baci, il padre andò vicino all'Oca e la ringraziò con tutto se stesso per aver salvato suo figlio, l'oca lo tranquillizzò facendogli capire che lo fece per il bene di quel povero cucciolo rimasto da solo in piena difficoltà da quelle barbarie. Gli animali del laghetto ormai riuniti si sentirono più tranquilli attesero pazientemente che quel caos finì il più prima possibile.

Finché dopo qualche ora la foresta piombò nel silenzio più assoluto, gli animali incuriositi volevano capire cosa fosse successo, l'anziano del laghetto decise di controllare la situazione portandosi con se i suoi seguaci più coraggiosi; con molta cautela entrarono nuovamente nella foresta attizzando i loro sensi per il timore di trovare ancora qualche pericolo davanti, ma arrivando al laghetto videro il risultato di quella sanguinosa battaglia: tutti i soldati che qualche ora prima sì fronteggiavano per la loro vittoria fittizia ora erano inerti sul suolo senza respiro e senza la loro anima lasciando così quel posto muto da ogni segno di vita.

Ma l'unica vitalità che rimaneva di quel posto era il laghetto, fermo al suo posto subiva la brutalità dell'uomo mischiando nella sua acqua il loro sangue pieno di odio, ma l'anziano riconobbe che il vero vincitore della battaglia era il laghetto che anche se era minacciata dall'uomo non gli permise di mutare la sua acqua lucente e cristallina ma sopratutto la casa dei suoi animaletti innocenti da quell'odio che solo l'uomo può provare. L'anziano insieme al suo gruppo tornò dagli altri animali e avvisò che era tornata nuovamente la pace nella loro casa e che potevano tornare noi loro nidi.

Il laghetto nel passare del tempo ritornò la pace e l'armonia di una volta mutando tutto ciò che creò la battaglia: L'acqua ricominciò a essere trasparente come una volta, i corpi dei soldati cominciarono a essere tutto uno con la terra fiorendo fiori su di essi come segno di lutto dalla natura per quelle anime ingannate da false bugie di vittoria e di benessere, ma soprattutto gli animali ripreso la loro vita quotidiana dimenticando quella barbara battaglia del laghetto.

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