Cristina non riusciva a vederlo in volto, indossava una felpa con cappuccio che teneva alzato sul capo.
Provava ad ignorarlo ed a non farle capire era spaventata, anche se le era difficile, credeva era meglio se si alzava ed andava via ma non voleva tornare a casa e non aveva altro posto dove stare, mentre pensava ciò, lo sconosciuto le rivolse la parola.
<<Ragazzina, come mai sei qui tutta sola?>>
Cristina non gli rispose, non voleva iniziare una conversazione con lui e non aveva neanche intenzione di spostarsi.
<<Che fai mi ignori? È scortese lo sai?>> disse con aria beffarda.
Senza guardarlo gli rispose <<Io non parlo con gli sconosciuti>>
<<Quindi la metti così eh, piacere sono Matthew, ho 22 anni e sono molto annoiato, la ragazzina che sta seduta ora di fianco a me sembrava simpatica ma in realtà non lo è per niente>>
La guardo ridacchiando, lei gli ricambiò un sorriso per poi rispondergli.
<<Piacere Cristina, ho 17 anni, ed il ragazzo di fianco a me si crede un figo misterioso>>
<<Ehi io non mi credo un figo misterioso, lo sono>>
Risero entrambi.
<<Ti va di abbassare il cappuccio? Così forse posso smettere di ritenerti uno sconosciuto>>
Lui lo fece, finalmente poteva vederlo, aveva i capelli ricci e neri, e gli occhi marroni, quasi verdi.
Cristina si era tranquillizzata, era simpatico ed ora che lo aveva visto non le sembrava un tipo pericoloso.
<<Che dici sono bello?>>
<<Ho decisamente visto ragazzi più belli>>
<<Offendi i miei sentimenti così>>
<<Gne gne>>
<<Che cattiva che sei>>
A Cristina scappava una risata, ma cercò di trattenerla.
<<Ma quindi, prima non mi hai risposto, ora che non sono più uno sconosciuto credo di poter ricevere una risposta, perché sei qui?>>
Cambiò subito espressione ed il suo tono di risposta divenne freddo.
<<Ho discusso con mia madre e quindi sono uscita per distrarmi un pò>>
<<Ai Ai, voi adolescenti state sempre a litigare con i genitori, o fate come volete o nulla va bene>>
<<Non puoi capire>>
<<Sono stato adolescente anch'io, credo di poter capire benissimo ragazzina>>
La guardò e notò stava tentando di trattenere le lacrime.
<<Ehi, che succede, non credo che un litigio sia così grave, i tuoi genitori continuano a volerti bene>>
<<Non è un semplice litigio, credo mi odi, crede sono anormale, ciò mi dice mi ferisce, e poi.. ho solo mia madre..>>
Matthew si alzò e la abbracciò.
<<Mi dispiace molto, se vuoi parlarmi di come ti senti io sono qui, ti ascolto>>
Cristina era sbalordita da come uno sconosciuto potesse esserle così vicino e quasi più presente di sua madre stessa.
YOU ARE READING
Love is Strange
RomanceCristina, una ragazza molto timida, dopo un litigio con la madre scappa in un parco giochi lontano da casa, lì incontra Matthew, il suo rapitore, che la chiuderà in casa sua per diversi mesi fino a quando non iniziano a provare sentimenti l'uno per...