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Havalyn

La settimana continuò tranquilla, io e Hakz stavamo migliorando nel ballo anche se insieme facevamo ancora pena e un'altra cosa che migliorò il mio umore fù vedere di nuovo lui e Damian in rapporti migliori, se non erano con noi erano assieme, insomma se avevi bisogno di uno di loro due stai pur certo che avresti trovato anche l'altro, anche adesso che se ne stavano stravaccati sul divano a finirsi il film mentre Abel si sistemava la camicia e la cravatta imprecando, appoggiai i tacchi accanto al divano andando da lui e gli sistemai la cravatta ricevendo un grazie esasperato, eravamo quasi pronti per la festa alla casata dei Solian, mancavano solo quei due che non sembravano intenzionati ad alzarsi, Alastor tornò in salone mettendo via il telefono con un sospiro e lo guardai inclinando la testa, mi sfiorò il vestito blu chiaro che indossavo e mi prese la mano baciandola.

"Si era solo Keret, voleva sapere se tornevamo a casa stasera o meno" Abel fece una smorfia

"Da quando è uscita quella storia di Evangelyn rompe i coglioni ancora più di prima" Al scrollò le spalle

"Finchè possiamo usare questa cosa a nostro vantaggio Keret se ne starà buono" speravo solo avesse ragione, fischiai attirando l'attenzione degli altri due
"Ci muoviamo o no?" tenendo la mano di Al cominciammo ad uscire e sentì gli altri discutere seguendoci, Al mi aprì la portiera e mi sedetti sorridendo, i gemelli ci avevano chiesto di non portare nulla ma di rivelargli dove avevamo preso quei dolci e glielo avevo detto più che volentieri, gli altri tre si sistemarono dietro discutendo ancora e li fissai male facendoli zittire, non sapevo quale fosse il loro problema esistenziale ma scuotendo la testa tornai a guardare davanti a me e Al partì mettendo sù un po' di musica che tranquillizzò tutti fino all'arrivo dell'enorme villa della casata dei Solian, parcheggiò vicino ad altrettante macchine e scendemmo guardandoci attorno, da quello che Mek aveva detto ad Hakz la festa era per il loro compleanno ma c'erano parecchie persone, ero così sorpresa forse per il fatto che noi dopo la morte dei nostri genitori abbiamo sempre scelto di festeggiare tra noi e basta, chiesi ad Al se anche loro facevano feste del genere e irrigidendosi annuì.

"Di solito è nostro padre ad organizzarle, noi siamo solo costretti a parteciparci"

"Sempre?"

"Per evitare rotture si Havalyn ma fortunatamente Ortis riesce a farci andare via prima del tempo, tranne quando tocca a lui"

"Si ma in quel caso siamo nei locali, sposta sempre le sue feste lì e quelle sono le più divertenti" Al mi baciò la mano mentre salivamo le scale, un uomo ci studiò per qualche secondo e ci chiese gli inviti, li studiò per qualche secondo prima di farci segno di entrare e seguire il corridoio per raggiungere il salone dove si teneva la festa, era pieno di cose dorate, persino il soffitto, era un'abitudine dei gemelli o di tutta la casata?

"Havalyn!" urlò Makir una volta entrati nel salone, con il suo vestito dorato ci corse incontro e mi ritrovai tra le sue braccia prima che riuscissi anche solo ad alzare la mano, con più calma Mek venne da noi sempre con le mani in tasca sorridendo

"Makir non vedeva l'ora di vedervi, come state ragazzi?" anche lui indossava un completo dorato che rendeva i suoi occhi ancora più luminosi

"Bene, buon compleanno" sorrise e si girò verso il salone

"Allora dove sono i nostri genitori?" sussurrò tra sè e sè prima di fischiare e farci segno di seguirli, Makir mi prese il braccio ridendo come una bambina e cominciò a elencarmi le persone che c'erano indicandomele ma facevo fatica a stargli dietro, sorrisi annuendo

Era davvero un tornado.

"Mamma, papà" una donna dai lunghi capelli quasi bianchi si voltò verso di noi, aveva occhi verdi bellissimi e sorrise guardandoci

I figli della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora