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Non diedi una risposta a Velisa, non ero scossa ma confusa, Alastor era davvero in grado di bloccare il mio dono? direi di no, non se veniva colto alla sprovvista come l'altro giorno ma per il resto non avevo una vera risposta e non ero certa di volerla scoprire. Damian si era offerto da farmi da cavia finchè non gli facevo fare cose troppo strane, anche se all'orecchio mi aveva sussurrato che se lo volevo nudo accettava volentieri e spingendolo scoppiai a ridere. Velisa aveva scelto di farlo altrove, non più all'accademia ma in un altro posto, aveva dato l'indirizzo ad Hakz che era già andato a vedere dove fosse e cosa fosse e dalle immagini che mi stava inviando si trattava di una piccola casa fuori dalla città, Vel diceva che almeno così non avremmo attirato troppo l'attenzione ma a me non preoccupava quello, a me preoccupava la piega che stava prendendo la situazione e un'altra cosa che mi incuriosiva era il potere che era stato nominato di Alastor, non ne avevo mai sentito parlare e neanche Hakz o almeno così mi aveva detto ma ero incuriosita e non avendo niente da fare, avevo saltato l'accademia quella notte e nel weekend oltre ad allenarmi con lui mi misi a cercare nella biblioteca in casa, era sempre stata piena di libri, ne avevo letto una gran parte, soprattutto per noia ma non mi ero mai concentrata su quelli dalla parte dei guaritori, sapevo che lì ci fossero diverse storie, Hakz una volta mi disse che nostro padre gli disse che se aveva bisogno di chiarimenti era molto probabile che tra quei libri avrebbe potuto trovare la risposta tra quelle pagine, ma tra quelle pagine non c'era la soluzione al mio di problema, o almeno non era stato trovato per quel che ne sapevo io.

Vel aveva detto che Al era in grado di creare degli scudi, non aveva specificato in che modo ma era comunque un inizio per la mia ricerca, scelsi diversi libri che contenevano le parole scudo o doni e mi misi a leggere, passai diverse ore in biblioteca sommersa dai libri ma alla fine della giornata uscì senza avere ancora una vera risposta, l'unica cosa simile al dono di Alastor parlava di come il fuoco creava una specie di scudo mentale agli altri doni se usati involontariamente rendendolo protetto per il tempo necessario, non so se era la stessa cosa che poteva fare Alastor, però se fosse stato così significava che Alastor poteva essere effettivamente l'unica persona con il quale potevo parlare, ma comunque non comprendevo come esso potesse aiutarmi a rendere la mia voce innocua se lo desideravo, forse solo Velisa aveva la risposta ma avevo come il sospetto che stesse andando a tentativi per aiutarmi, avrei dovuto ringraziarla se non fosse che per il momento continuavo ad avere in mente Alastor e le sue parole.

"Havalyn" fischiai per farmi trovare da Hakz e mi raggiunse, inarcai il sopracciglio vedendolo vestito elegante e scrissi sul telefono chiedendogli dove stesse andando

"Velisa mi ha chiesto di incontrarci per parlare" Velisa?

Hai il suo numero?

"Mh me la dato l'altro giorno per mandarmi l'indirizzo" oh giusto, non ci avevo fatto caso, annuì

Divertiti.

Mi guardò per qualche secondo e gli sorrisi incoraggiante, non gli piaceva lasciarmi sola, era già costretto a farlo per un paio d'ore una volta al mese, mi abbracciò per qualche secondo e respirando a fondo se ne andò, lo osservai uscire di casa seduta sulle scale e con uno sbuffo mi appoggiai al muro indecisa sul da farsi. Chiusi gli occhi sbuffando di nuovo. Possibile che fosse Alastor l'unico in grado di potermi aiutare? tra tutte le persone proprio lui.

Che palle.

Mi alzai andando nella sala della musica, il pianoforte bianco attirava l'attenzione non appena mettevi piede li dentro, mi ci avvicinai piano, mia madre lo suonava e io avevo scelto di imparare a suonarlo in memoria sua, mi sedetti scoprendo i tasti, ci appoggiai le dita sfiorandoli e premetti delicatamente, la nota risuonò nel salone. Suonavo raramente ed era da un po' che non lo facevo ma le mie mani si ricordavano i brani imparati e cominciai a suonare chiudendo gli occhi, una melodia malinconica risuonò nell'aria e lasciai uscire i pensieri rilassandomi.

I figli della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora