6. 𝙇𝙖 𝙥𝙚𝙧𝙨𝙤𝙣𝙖 𝙜𝙞𝙪𝙨𝙩𝙖

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"Ragazzi domani mattina dobbiamo essere in stazione almeno mezz'ora prima della partenza;
Andate a dormire presto che ci aspetta una giornata impegnativa, ricordatevi di mettere qualcosa di pesante nello zaino perché potrebbe esserci vento... buonanotte!"

Così la Girolami aveva congedato i ragazzi della 5B una volta che terminarono la cena.

La classe si sarebbe avventurata in periferia, in visita di un villaggio pittoresco, districato sulle scogliere irlandesi ad una ventina di chilometri dalla capitale. Howth, era il nome di quella cittadina.

Manuel seguì Simone in camera sua;
"Ma te sei sicuro de stare meglio?"
disse Manuel non appena chiuse la porta della stanza.

"Si, Manuel...tranquillo, non ho più mal di testa ed ho provato ancora la febbre e non ce l'ho più..." sospirò, alzando gli occhi al cielo.

"Seh, ma guarda che domani poi stiamo tutto il giorno fuori... hai sentito la Girolami, potrebbe fare freddo... magari stai male ancora..." l'idea di rivivere, di nuovo, quella giornata era per Manuel insopportabile. 
Non avrebbe tollerato che capitasse ancora;
Sarebbe rimasto in hotel con Simone, piuttosto.

"Manuel, non pensavo di arrivare a dirtelo ma... stai esagerando!
Simone aprì le braccia per far vedere bene tutta la sua figura all'amico.
"Sto bene! Se proprio ti preoccupi così tanto, mi prendo un maglione in più e dei farmaci.
Siamo in gita, voglio divertirmi...
Se starò male, rientrerò in hotel come ho fatto stamattina..."

Manuel si fece convincere ed osservò attentamente Simone mentre sistemava l'abbigliamento che si sarebbe portato il giorno dopo.
Vennero interrotti da Matteo che, in accappatoio, uscì dalla porta del bagno facendo uscire una nube di vapore che si dileguò velocemente.
"Ragà, fra mezz'ora ce troviamo nella stanza de Chicca...non fate i rompicoglioni e venite che ce stamo tutti".

"Hai sentito la prof, dobbiamo partire presto domani, non mi sembra il caso..." sentenziò Simone.

"Ma tu non te volevi divertì?" lo provocò Manuel subito dopo.
"daje ci troviamo tutti lì allora!" esordì Matteo.
Dopo poco, Manuel uscì dalla stanza per preparare, anche lui, l'occorrente per il giorno dopo.


***

In camera di Chicca e Laura erano presenti quasi tutti, o meglio il loro gruppo più ristretto;
Anche Aureliano si era fatto convincere alla fine da Manuel a prendere parte a quel raduno segreto, che aveva come scopo scolarsi le bottiglie di Jameson che Matteo aveva acquistato qualche ora prima.

Alla salute!

A noi!

Alla 5B!

Queste furono le parole che volarono per la stanza mentre i loro bicchieri di carta, recuperati furtivamente nella hall dell'Hotel vicino al distributore dell'acqua, si incontravano.

Quella serata sapeva di nostalgia e di malinconia: i ragazzi iniziarono a rispolverare i ricordi più comici che avevano costruito fra le quattro mura di scuola in quegli anni.

"Ma ve ricordate del bidello del secondo anno? Quello tutto matto che te menava col mocio se passavi nei bagni appena puliti...quante ne ha prese Matteo!"  esordì Chicca dando così inizio alle risate.

"Che male, me aveva distrutto...però en compenso me so paccato quella pischella de 1C..."

Chicca, seduta sulle ginocchia del fidanzato, gli diede una gomitata dritta nello sterno per ammonirlo di quell'uscita.

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