Quiete. Calma. Pace. Stasi.
Percepiva un ambiente silenzioso attorno a lui; solo un bip ripetitivo colmava quel vuoto lancinante. Esso non era placido, talmente impercettibile che non avrebbe dovuto essere un fastidio, bensì una dolce carezza. Eppure se non fosse stato per quel suono, era come se fosse a mezz'aria. Mosse la testa. Un movimento lento e confuso, attuato con il tentativo di allontanarsi invano da quel bip imperterrito che non gli permetteva di pensare con lucidità. Sicuramente aveva le traveggole.
Aveva semplicemente dormito troppo, e il suo cervello gli stava dicendo di muovere il culo.
Prese un respiro profondo, rimanendo con gli occhi chiusi. Perché non poteva muoversi e le braccia gli facevano così maledettamente male? Perché sentiva un dolore in sordina al fianco sinistro da non riuscire a muoversi da quella posizione che lo aveva ramificato su una superficie morbida e calda? Anche le gambe erano dei macigni impossibili da sollevare, che diamine era successo?Ebbe le forze di sollevare le palpebre; una bianca luce, intensa e diretta, gliele fece richiudere. Da quando in qua aveva una lampada così accecante in casa? Sbatté ripetutamente le ciglia e si abituò: difficilmente, ma si abituò. Si incontrò con un tetto spoglio e bianco, decorato solo da due luci, le quali illuminavano la stanza. Non ricordava che il soffitto della sua stanza fosse così monocromatico, neanche quello del suo ufficio. Dov'erano finiti i faretti o la lampadina della sua postazione? Socchiuse gli occhi confuso, provando a spostarli verso le pareti anch'esse vuote, se non con piccolo calendario appeso vicino alla porta vetrata, ma con delle serrande che impedivano alla gente di fuori di vedere cosa ci fosse all'interno.
Dove aveva già visto quelle porte? Storse il naso, facendo una smorfia; quella luce lo stava accecando, maledizione, così decise di sollevare il braccio destro. Era...pesante. Faticava nel muoverlo bene; o era troppo pigro per muoversi o qualcuno vi aveva attaccato dei pesi. Aveva completamente perso la sensibilità e il controllo del suo corpo. Quanto cazzo aveva lavorato la sera prima per ritrovarsi così distrutto? Inclinò il capo per osservare meglio le sue condizioni.
Una volta che il suo braccio entrò nel suo campo visivo, Dave Morrison si bloccò.Tubi.
Aveva dei tubi che partivano dal braccio.Cosa...Cos'era successo?
Il braccio era fasciato dal gomito in su, sparendo al di sotto di una magliettina bianca dalle maniche large che non gli ricordava per niente abiti appartenenti al suo armadio, e la pelle era stata sostituita da garze emananti un odore pungente di disinfettante. Realizzò e tentò di sollevare l'altro braccio, il quale gli sembrava il meno pesante e messo peggio, per passarsi una mano sul viso. Notò altri tubi collegati a flebo e alla macchina che continuava a risuonare, registrando il suo battito cardiaco. Ecco spiegato da dove proveniva quel bip.Emise una lamentela sommessa, massaggiandosi l'incavo degli occhi. Appena provava a sforzarsi con la mente, un senso di nausea e di affaticamento fuori dal normale invadeva interamente il suo corpo. Era troppo spaesato per comprendere come diavolo ci fosse finito lì. Liberò il viso devastato, lasciando la mano sul torace.
«Ehi.»
Sussultò quando una voce delicata e placida si aggregò al bip, facendogli ascoltare qualcosa di diverso. Abbandonò quel momento di miserabilità per inclinare lentamente la testa alla sua sinistra.
Le sopracciglia aggrottate si distesero. Buttò tutto ad un fiato il respiro che non si era reso conto di trattenere e svuotò il petto, il quale si abbassò bruscamente.«G-Gregory.» provò a parlare, ma la bocca era impastata, secca.
Deglutire non era servito a nulla. La gola era arsa e arida come il deserto. Il pomo d'Adamo si mosse esageratamente per fare un secondo tentativo, tuttavia inutile. Gregory, seduto accanto al letto, sospirò dal naso, curvando le labbra in un sorriso pacato, ma contento al tempo stesso.
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MIND OF GLASS: OPERATION Y [REVISIONATO]
Mystery / ThrillerDave Morrison, Capitano del Navy SEAL, è un uomo determinato, autorevole, ma sconsiderato e fiscale. Noah Finley, hacker impeccabile, è un ragazzo distaccato, stoico, ma anche molto ribelle e testardo. Due personalità opposte, non si sopportano e t...