Lydia' s pov
«Lydia, durante le vacanze io...»
«Ei, a parole tue» lo prendo per mano. Mi era mancato quasi più di tutti e rivederlo mi riempie il cuore di gioia, non pensavo potesse piacermi ancora di più.
«Vedi ho riflettuto bene su tutto quello che è successo e non penso di poter continuare»
«In che senso? Scusa ma non ti seguo» una risata nervosa mi sfugge.
«Tu, io... non può funzionare. Io sono morto... non siamo compatibili e poi» guarda il pavimento come se sostenere il mio sguardo sia troppo doloroso.
«E?»
«Quello che è successo con Caleb, io» un pensiero mi prende.
«Non... non mi hai mai perdonata» sussurro più a me stessa che a lui.
«Ne ero convinto ma poi non ci dormivo più. Hai preferito passare dal suo lato piuttosto che parlarcene e trovare una soluzione insieme. Non smetto di pensare che forse ti è davvero piaciuto stare lì, non sei nemmeno venuta a vederci, non ti sei opposta nemmeno dopo che ti abbiamo scoperta. Ci hai abbandonati e non riesco a perdonatelo, per niente»
«Mi stai dicendo che quel bacio non è contato niente per te?» le lacrime scendono a dismisura.
Dopo il bacio sono partita e non abbiamo avuto modo di parlarne.
«Esatto. Scusa ma non riesco a vederti» risponde freddo.
«Ma sono la sorella di Luke, la migliore amica della vostra cantante... ci vedremo sempre»
«Forse è meglio che non vieni più alle prove» e se ne va lasciandomi con il cuore distrutto in un pianto disperato.
«No ti prego! Reggie!» mi alzo in preda al sudore.
Solo un sogno.
Era solo un'incubo.
Non era reale.
Tutto nella mia testa.
Ma anche se so che è solo immaginazione non faccio altro che avere paura da quando sono partita. Ho il presentimento che non mi abbiano perdonato e questo non mi fa respirare.
Forse è solo una paranoia dovuta al semplice fatto che io non mi sono mai perdonata per quello che è successo. Dovevo ribellarmi e correre da loro, invece come una stupida sono salita su quel palco e la cosa che mi fa più male è che mi è piaciuto. Ho provato una sensazione inspiegabile nel cantare e questo non riesco a perdonarmelo. Potessi tornare indietro cambierei molte cose, davvero tantissime.
Le mie paranoie s'interrompono al suono di una notifica.
_ A pranzo hai da fare?
Nick. Durante le vacanze abbiamo legato molto, tanto da confidarci senza problemi. Si è scoperto un ragazzo dal cuore d'oro e super alla mano, cosa di cui non ne ero sicura quando stava con Cerrie.
A proposito di lei, diciamo che ora è single e piena di rabbia. Sui social pubblica storie e storie dove fa vedere la sua bellissima vita da single ricca e, ogni tanto, qualche insulto gratuito in privato. Non è colpa mia se si è rivelata una vipera anche con l'unico ragazzo che era riuscito a trovare qualcosa di bello in lei.
_ Libera come l'aria, come mai?
_ Mi sei mancata e ho voglia di passare tempo con te davanti a un bel panino
_ Aww, ci sto. Dammi il tempo di prepararmi e ci sono, solito posto?
_ Yess, a dopo!
_ A dopo!
***
«Cosa posso portarvi?» ci domanda il cameriere, una volta chiuso il menù.
«Per me un hot-dog cheddar e beacon» sorride il mio amico.
«Uguale. Ah, due limonate» la nostra bevanda preferita dell'estate, ce lo eravamo confidato una sera e da quel giorno abbiamo sempre fatto videochiamate mentre bevevamo e parlavamo. Io in vacanza e lui qui in città.
A pensarci è stata la persona, dopo ovviamente i miei genitori, ad aver sentito di più. Nemmeno con Julie ho parlato così tanto, purtroppo le prove con la band le portavano via un sacco di tempo.
«Arrivano subito» si dilegua.
«Allora? Come sono andate le tue vacanze?» si accomoda al meglio possibile.
«Alla grande, ho visitato un sacco di parchi e musei. Te? So che sei rimasto in città»
«Si si» si sistema la sua amata giacca di jeans guardandosi intorno imbarazzato.
«Perché ho il presentimento che ci sia qualcosa che mi stai tenendo nascosto?» ammicco.
«Io»
«Tranquillo, se non te la senti non sei obbligato»
«No no, io me la sento. Solo che non so come dirtelo»
«A parole tue»
«Ecco» viene interrotto dal cameriere che ci porta l'ordinazione.
«Grazie mille» ringraziamo all'unisono, ricambia con un sorriso per poi proseguire con gli altri tavoli.
«Vedi, un giorno sono andato al parco acquatico che dista venti minuti da qua e ho conosciuto una ragazza o meglio... ho conosciuto bene bene una ragazza, ci siamo scambiati i numeri etc. E, ecco, potrebbe piacermi... molto»
«E chi è? Vive qui? La conosco?»
«Non... Già la conoscevo perché viene a scuola con noi però non avevamo mai realmente parlato, ecco» sorseggia il suo drink.
«Ora sono ancora più curiosa»
«Oh cavolo... ho paura a dirtelo, non so come la prenderesti»
«Nick, sai che di me non devi averne»
«Flynn» mi interrompe a bruciapelo.
Non me l'aspettavo affatto. Avrei pensato a chiunque tranne che a lei.
«Oh mamma!» non ci posso credere.
«Sapevo che non dovevo dirtelo»
«Ma va, ne sono felicissima! E lei ricambia?» non l'ho sentita molto, però quelle poche volte non mi ha mai accennato a un possibile interesse. Magari voleva parlarmene dal vivo.
«Non credo proprio. Non sa che a me piace, non parliamo poi così tanto in fondo»
«Tu e Flynn... ora che ci penso non stareste così male insieme» ammicco ridendo.
«Anche secondo me» ride.
«Ti aiuterò, è deciso»
«Non devi, è una delle tue migliori amiche e non vorrei creare disagi» addenta l'hot-dog.
«Ma quali disagi, io sono felicissima di poterlo fare!»
«Allora va più che bene» quasi si strozza nel ridere e masticare contemporaneamente.
«Te invece?»
«Io?»
«A ragazzi come sei messa? Non eri in una frequentazione o qualcosa di simile?»
«Non esattamente. Sono innamorata di questo ragazzo da sempre ma solo nell'ultimo periodo ci siamo davvero avvicinati e lui sembrava provare qualcosa per me... in breve mi ha baciata e il giorno dopo sono partita e non ci siamo sentiti molto, quasi per niente»
«E tu hai paura che lui sia andato avanti o che in realtà non abbia mai provato nulla per te e che quel bacio per lui non significa nulla. Mi sbaglio?»
«Per niente, è proprio così» sospiro.
«Beh, io ti sarò vicino come ho sempre fatto e ti aiuterò a capire anche questo ragazzo misterioso. Sia chiaro, se ti ha preso in giro lo uccido con le mie stesse mani»
E ora chi glielo dice che è già morto?
«Grazie mille, ti voglio bene»
«Figurati, sei la mia migliore amica»
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La Nostra Realtà (Oltre la Realtà 2)
FanfictionLa Nostra Realtà è il sequel di Oltre la Realtà, ovvero una Fanfiction sul fantasma più carino e divertente della serie TV Netflix Julie and the Phantoms: Reggie Peters. Avviso subito che non essendoci ancora una seconda stagione, le vicende che and...