Epilogo - ✓

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Erano passate due settimana dall'attacco alla NASA.

Washington si stava ancora riprendendo da tutti i danni subiti e la struttura aerospaziale aveva iniziato da poco i lavori di ristrutturazione. Il momento per riprendere con le vite di sempre era ancora lontano, ma i dipendenti che erano stati coinvolti nell'attacco terroristico si stavano riprendendo, piano e lentamente grazie a dei percorsi di terapia che lo Stato aveva loro donato per il brutto incidente di cui non si era parlato molto nei notiziari. Dopo due giorni dall'accaduto, la CIA aveva già cancellato le tracce in tutto il mondo per risollevare gli animi di chi guardava giornalmente la televisione. 

Essendo stato un attacco terroristico dovuto a delle conseguenze del passato e legate all'intelligence, i giornalisti erano stati indotti al silenzio e avevano ridotto tutto ad un semplice attacco terroristico da parte di qualche fanatico che la SWAT e il Navy SEAL erano stati in grado di sventare prima che fosse troppo tardi e che altre vittime venissero coinvolte in quel principio di massacro che si era comunque portato via quindici vite. Erano state tante le riunioni che il Direttore Gerald Simmons aveva dovuto affrontare nella famosa stanza ovale della Casa Bianca; tutti i pezzi grossi degli Stati Uniti, incluso il Presidente, si erano riuniti per discutere delle vicende. 

Inutile dire che il Direttore della CIA aveva ottenuto per l'ennesimo anno di fila il comando dell'agenzia di Langley grazie al suo contributo e per avere avuto nelle linee degli agenti che avevano non solo intrapreso un cammino intricato in quel caso apparentemente semplice, ma affrontato la questione di petto, nonostante fossero stati congedati e sollevati dalle indagini.

Gerald non aveva fatto nomi e cognomi di chi fossero stati i due individui che avevano affrontato Dimitri Malokov e Iari Staniv per motivi di sicurezza e di segreto professionale; di agenti sotto la sua giurisdizione ce n'erano davvero tanti, dispersi in tutto il mondo, perciò scoprire che dietro quelle due identità si celavano il nuovo Generale del Navy SEAL e un comune hacker che era diventato un agente da ufficio in neanche un anno, sarebbe stato pressoché impossibile per loro. E poi fare il misterioso era sempre stata una dote che Simmons adorava mettere in mostra per vedere i suoi rivali mangiarsi le mani.

Dopo aver chiuso definitivamente il fascicolo sull'Operazione Y e aver annunciato la sicurezza nazionale e la rievocazione dei confini chiusi, si era arrivati a discutere con coercizione del tassello più importante: Russia e Corea del Nord. Tramite una videoconferenza, il Presidente del Cremlino – senza trasudare il minimo senso di umiliazione e acidità – si era congratulato con il leader americano per aver mostrato al mondo, con i media e social media, che i due russi in questione che avevano attaccato la NASA erano dei criminali e non degli uomini che erano stati dei soldati; c'era in gioco la fiscalità degli Spetsnaz e la loro rigidità e impeccabilità militare: non potevano due uomini diventati criminali rovinare la loro immagine così. 

Dispiaciuta di aver addestrato certe personalità, avrebbero irrigidito l'accademia militare. Gli Stati Uniti avevano deciso di mantenere il segreto del ruolo di Jude Collins in tutta la faccenda; per la Russia, Dimitri e Iari erano dei veri disertori.

Questo perché anche loro avevano una faccia da proteggere.

Rivelare che un americano era stato alleato dei nordcoreani sarebbe stato un colpo basso anche per loro. Tuttavia avevano comunque lanciato un messaggio alla Corea del Nord, visto la vorace quantità di spie nel loro territorio, utilizzati dai due russi come risorse per attuare il loro piano.

Com'era finita la discussione?

In parole povere, la Corea del Nord si era parata il culo, dicendo che vi erano estremisti ribelli incontrollabili che agivano di testa loro, quindi era un bene che Malokov e Staniv fossero stati fermati, perché avrebbero portato troppo scompiglio nella loro patria. Dae-Ho Kang sarebbe stato ucciso da loro stessi se lo avessero trovato in tempo.

MIND OF GLASS: OPERATION Y [REVISIONATO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora