Un "regalo" insolito

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C'era una volta una madre che era molto attiva nel suo lavoro per molte ore tutti i giorni, il suo lavoro consisteva nel gestire l'economia di una azienda, ma questo ruolo le portava via gran parte del suo tempo ma sopratutto la presenza con la sua famiglia; la donna era sposata con un marito e una piccola bambina che pensava costantemente durante la giornata, ma purtroppo la vedeva solo qualche ora durante il giorno, la donna si sentiva in colpa per la sua assenza, ma non poteva fare nulla per ciò, nella sua azienda tutti contavano su di lei e non poteva mancare della sua disponibilità.

Il marito della donna altrettanto occupato nel suo lavoro era più libero nella sua mansione, perciò riusciva a gestire il tempo da dedicarsi per sua figlia, nell'arco del tempo libero si dedicava a farla giocare e divertire cercando di colmare il vuoto della madre; la bambina vedendo questa situazione si chiedeva sempre se sua madre voleva più bene al suo lavoro oppure a lei, ma il padre cercava di farle capire che non era così ma il contrario, lo faceva per il bene della famiglia così non le mancava mai nulla, la bambina voleva crederci ma il suo cuore era triste e non riusciva a essere felice, per non farlo notare lo tranquillizzava con il suo sorriso dolce da bambina.

Con il passare del tempo mentre le stagioni volavano, arrivò il periodo del compleanno della bambina, la madre sapeva benissimo di quel fatidico giorno nella quale nacque il suo tesoro, ma purtroppo sapeva benissimo che non ci sarebbe stata per lei perché capitava nel periodo estivo, nella quale la sua azienda era costantemente impegnata con nuovi lavori da gestire.

La donna un giorno fu chiamata da suo marito che le disse di cercare di essere presente al compleanno di sua figlia perché stava per compiere cinque anni, almeno una volta voleva che fosse presente tutto il giorno per riempire il vuoto che aveva la bambina in quel piccolo cuoricino; la donna sapeva che aveva ragione e ne era triste così promise a suo marito che si sarebbe preso il giorno per stare con lei, il marito continuò dicendo che la bambina voleva un regalo speciale che lui non riusciva a comprendere cioè un giocattolo di una "super eroina".

La donna sentendo la richiesta della bambina non riusciva a comprendere quale volesse esattamente, ne esistevano molte, ma non si scoraggiò così dopo il lavoro la donna ormai stanca con il suo unico pensiero di riposarsi non ci pensò dando spazio all'obbiettivo di comprare il regalo che tanto desiderava la sua splendida figlia; cosi cominciò ad andare in ogni negozio di giocattoli della sua città chiedendo ai commessi questa fantomatica "super eroina", ma loro sentendo quella richiesta molto vaga le fecero vedere i super eroi che vanno più in voga.

La donna era disorientata perché non ne capiva nulla, riteneva più facile contare i costi della sua azienda che decidere quale regalo era più giusto per sua figlia, tutte quelle super eroine che erano presenti nei negozi avevano delle diverse personalità e diversi aspetti che non sapeva quale fosse ideale per sua figlia; in quel momento pensò che se fosse stata più in contatto con lei lo avrebbe capito subito cosa volesse ma in quel momento poteva contare solo sul suo istinto materno.

Fece molti giri in negozi diversi ma non riusciva a trovare esattamente quale fosse la "super eroina" che cercava esattamente sua figlia, così chiamò suo marito per farsi dire almeno quale nome avesse quel giocattolo, lui rispose che si chiamava "La negoziatrice" la donna sentendo quel nome la sua mente si annebbiò ancora di più, non conosceva nessuna super eroina con quel nome particolare, ma non si diede pace così ricominciò la sua ricerca.

La donna con la sua determinazione sudava freddo perché aveva paura di non riuscire a trovare il regalo ideale per sua figlia, sopratutto per la sua richiesta insolita, ricominciò di nuovo a fare giri nei negozi di giocattoli chiedendo questa fantomatica "negoziatrice" ai commessi che a loro volta ne rimasero anche loro perplessi perché il giocattolo di quella super eroina non sapevano neanche che esisteva, la donna vedendo la difficoltà dei commessi cominciò a perdere le speranze di riuscire a trovarla.

Dopo tanti tentativi in quella città non esisteva nessun giocattolo di una super eroina chiamata "la negoziatrice" la donna non sapeva cosa fare, si sentiva triste e in colpa perché sapeva benissimo che era colpa sua se si trovava in una situazione del genere, perché se fosse stata più in contatto con sua figlia non avrebbe perso tutto quel tempo a trovare il suo regalo come qualsiasi madre, nei suoi pensieri pensava che lei non era come tutte le altre ma una madre assente che ha dato spazio solo al dovere e ai soldi che all'amore di sua figlia e della sua famiglia; si sentiva sconfitta nel suo animo e non c'era ragione di trovare una soluzione a ciò perché sapeva che anche in questo compleanno avrebbe fallito come madre.

La donna ormai arresa decise comunque di prendere un regalo per sua figlia, lei sapeva con certezza che da quando era nata che le piacevano i leoni così le prese un piccolo leoncino di peluche a malincuore, tornando a casa con un regalo non desiderato.

Arrivato il giorno del compleanno della figlia, la donna accontentò la richiesta del marito prendendosi il giorno per goderselo insieme alla sua famiglia, la figlia era super eccitata all'idea che finalmente dopo un anno fosse arrivato il suo compleanno e non vedeva l'ora di vedere i suoi regali; il padre e la madre si presentarono davanti dandole gli auguri con i loro regali ben incartati, la bambina cominciò a scartare il regalo del padre vedendo che era una bici a rotelle che tanto sognava da tempo, dando a suo padre un bacio dimostrando la sua gratitudine mostrando il suo sorriso a trentadue denti.

Arrivato il turno del regalo della madre cominciò a scartarlo, la donna tremava dall'agitazione non sapeva quale reazione avrebbe avuto, sentendosi in colpa le disse che purtroppo la super eroina che lei desiderava tanto non riuscì a trovarla prendendo la decisione di regalarle il suo animale preferito; la bambina vedendo il leoncino di peluche lo fissò per qualche secondo e poi si mise a ridere a crepapelle, la madre rimase spiazzata non riusciva a capire questa sua reazione, si aspettava che fosse triste, quando la bambina finì di ridere spiegò alla madre che la sua "super eroina" che desiderava era lei la sua mamma che lei soprannominava "la negoziatrice" per il suo lavoro.

La bambina continuò a spiegare che considerava sua madre comunque una super eroina perché si dedicava tanto al suo lavoro per lei e il suo papà sacrificando anche suo tempo libero, lei le voleva bene anche se non era sempre in contatto con sua madre perché anche se c'era per poco tempo si sentiva amata, il suo vero regalo era proprio che lei fosse stata presente tutta la giornata per il suo quinto compleanno; la donna sentendo il discorso di sua figlia si commosse e la abbracciò, la donna si rese conto che aveva comprato il regalo di sua figlia che tanto desiderava non con i soldi ma con il suo amore.

Così quel giorno tutti insieme passarono una bella giornata, dando come priorità la felicità della bambina regalandole tanto amore e momenti felici, facendole capire che la sua mamma e suo papà erano sempre presente per lei in ogni momento della sua vita.

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