Capitolo 1

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Salve gente!

Chi si è presa così bene per Hazbin Hotel da decidere non solo di scriverci delle fanfiction, ma addirittura, grazie allo splendido doppiaggio, tornare a scriverne in italiano dopo anni che ne scriveva solo in inglese? Questa ragazza qua!

In origine questa fanfiction nasceva come missing scene di cosa succedeva tra Husk e Angel la vigilia della battaglia finale, ma quei due perdenti mi hanno talmente conquistato da iniziare a formulare così tante headcanon su di loro che da una sono passata a ben 3 missing scene!

Questa prima missing scene sarà dal POV di Angel e spero vi diverta quanto ha divertito me scriverla...

Potete trovarla anche su Archive of our own, sotto Violet_20 

Il titolo è ispirato a un verso della canzone 'It's been a long, long time' e mi sembrava molto azzeccato per la Huskerdust...

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"Al buon esito del colloquio tra papà e il Paradiso!" dice Charlie prima del brindisi.

Nel giro di poche ore la principessa è passata dalla disperazione più nera alla felicità assoluta, o perlomeno è tornata ad avere fiducia nel futuro e tutte le persone dell'hotel hanno iniziato a credere che forse quel folle progetto di redimere i dannati potrebbe garantir loro l'ingresso in Paradiso.

Angel è sul punto di esprimere ad alta voce i suoi pensieri a colui che è diventato il suo maggior confidente negli ultimi mesi quando vede che dopo aver bevuto il suo bicchiere si è messo a sistemare il casino causato dagli "amici" di Mimzy.

"Bravo Husk, dai gente, mettiamoci a risistemare la hall" ordina Vaggie e tutti danno il proprio contributo nel far tornare allo stato di qualche ora prima la stanza più grande dell'hotel. Angel però non riesce a staccare gli occhi di dosso da Husk, che sembra fare ogni cosa con ancora meno energia del solito.

Che gli è successo per ridurlo in quel modo? È ancora mattina, di solito quel livello di stanchezza lo raggiunge verso fine giornata... un momento: a un certo punto è sparito ai piani alti, presumibilmente per raggiungere il gruppo che stava facendo fare la visita guidata al re dell'Inferno ed è tornato poco dopo con uno sguardo perso che non gli ha mai visto in cinque mesi che lo conosce.

Non appena la hall è tornata ad uno stadio decente e tutti si sono ritirati nelle proprie stanze (Charlie ha spostato tutte le attività al pomeriggio e alla sera), Husk si dirige dietro il bancone nascondendosi alla vista dei possibili avventori.

Angel sorride: sono rimasti soli soletti...

"Sai, se ti senti giù posso tirarti su... e puoi anche scegliere la mano!" dice salendo sul bancone per vedere il barman seduto a terra mentre beve da una bottiglia di whisky.

"Angel, per favore, non sono dell'umore adatto..."

Ok, questa è grave... di solito reagisce un po' incazzato e un po' imbarazzato alle mie avance: sono anche passati mesi dall'ultima volta, ma andiamo, abbiamo tutti capito che se non avessi mille cazzi per la testa, non esiterebbe a portarmi fuori con tanto di dopocena piccante...

"Ok, che ti è successo? Non lo dirò a nessuno, promesso" dice scendendo dal bancone e andando a sedersi per terra accanto a un Husk sorpreso, ma non in negativo, di trovarselo vicino.

Gli sembra di avere un deja vù di quella volta sul marciapiede di fronte al Black Dot, solo che i ruoli ora si sono invertiti... e Angel è deciso a dare ad Husk almeno la metà dell'aiuto che gli ha dato allora.

Haven't felt like this, my dear, since can't remember whenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora