Il signore degli anelli

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C'è stato un momento folle della mia evoluzione letteraria in cui mi sono convinto che scrivere a mano fosse la soluzione migliore, perché mi avrebbe tenuto più concentrato su quello che facevo e avrebbe rallentato la mia azione, così da permettermi di riflettere di più.

Non so se voi avete mai provato, ma scrivere a mano è terribilmente faticoso, sicuramente potete migliorare la soluzione mettendovi in una buona posizione, con una buona penna, una buona carta un buon tutto, ma se il vostro obiettivo è tirare fuori 10k battute per la sessione di scrittura giornaliera preparatevi a farvi dei muscoli delle dita così.

Insomma, questa cosa di scrivere a mano a un certo punto l'ho messa in soffitta e non ho alcuna intenzione di tirarla fuori di nuovo, ma questo non vuol dire che la carta, le penne e soprattutto un buon supporto non servano a uno scrittore. Se siete dei plotter, se siete amanti delle scalette, se scrivete più per la biografia dei vostri personaggi che per i capitoli in cui ce li mettete dentro secondo me, in questi contesti, dovete rimanere legati alla scrittura fisica, la scrittura libera, la scrittura su carta che, a detta di tutti, aiuta a focalizzare meglio le idee senza imbrigliarle.

Ecco quindi perché il primo oggetto del nostro viaggio è il raccoglitore ad anelli A5.

Il raccoglitore ad anelli è il vostro miglior amico perché non solo vi permette di gestire la carta che invariabilmente è quella cosa su cui scriverete cose (qui siamo un po' generici, ma ci siamo capiti), ma proprio perché le sue pagine sono mobi...

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Il raccoglitore ad anelli è il vostro miglior amico perché non solo vi permette di gestire la carta che invariabilmente è quella cosa su cui scriverete cose (qui siamo un po' generici, ma ci siamo capiti), ma proprio perché le sue pagine sono mobili vi permette anche di spostare i pensieri su e giù per la linea del vostro ragionamento, aggiungere cose, distruggerne e lasciare sempre l'impressione che tutto sia in ordine. Usualmente anche quando ho a che fare con delle cose di cui conosco l'ordine (es: la scaletta) non numero mai le pagine che metto nel raccoglitore proprio perché così possono continuare a muoversi. Nello scrivere la libertà di movimento è fondamentale.

Perché A5? Personalmente mi trovo bene ad avere un kit di oggetti che abbia anche una sua compattezza perché per come sono fatto non mi vedrete mai a lavorare compostamente a un tavolo. Visti gli assurdi pertugi in cui mi metto per progettare e elaborare non posso rischiare di portarmi dietro qualcosa di troppo ingombrante. Se invece voi pensate di dover favorire lo spazio disponibile sull'agilità allora probabilmente un A4 fa più al caso vostro.

Money corner

Il raccoglitore ad anelli, se tutto va bene, sarà l'oggetto che terrete sotto il braccio in ogni momento della vostra vita creativa e magari anche un oggetto per distinguervi. Non c'è niente di cui vergognarsi a volerci investire un po'. Potete trovarne in pelle umana di lettore eccessivamente critico o in altri materiali meno preziosi, investendo anche la vostra bella cento euro. Forse l'unico rischio è che portandovelo dietro facciate la figura dei businessman un po' in là con gli anni.

Se invece credete che la cartoleria sia cartoleria e quello che volete è qualcosa che sia brutto, sporco e funzioni, senza starvi a dire le marche leader del settore (ehm... ci sta la foto) potete recuperare un raccoglitore anche per 10 euro. Personalmente quello che ho lo possiedo da anni ed è ancora piuttosto solido, l'elastico, addirittura, ha ancora tensione. Non un acqusito for life, ma fa il suo sporco lavoro, potete scommetterci.

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