No, la sveglia!
E niente, sono in ritardo pure oggi infatti sento mia madre urlare dal piano di sotto
<<Vittoria!>> Sbraita, incazzata nera <<Vuoi farti bocciare?! È una settimana che arrivi in ritardo!>>
La solita esagerata... questa settimana sono solo un po' distratta, e poi, minchia se ti bocciano dopo una settimana di ritardi Leonardo dovrebbe ripetere l' anno dieci volte...
<<Si, arrivo>> mi limito a rispondere, onde evitare liti di prima mattina
Dopo che mia madre finisce di farmi la ramanzina sull' importanza della puntualità mi incammino verso la scuola
Driin!
Sono appena entrata in classe... Menomale, sennò era la volta buona del mio funerale. La Russo è la coordinatrice di classe e non sopporta il minimo ritardo.
<<Signorina Bianchi! Ma faccia pure con comodo!>> Dice ironica
Ma che cazzo vuole quella?! Per una volta che sono "puntuale"
<< Ma prof...>>
<<Non si discute, si vada a sedere>>
<<Ma non sono in ritardo!>> Ribatto
<<Per prima cosa non mi parli in questo modo, seconda cosa, se non si va a sedere subito le metto una nota>> sbraita
Mi vado a sedere chinando il capo, mentre i miei compagni ridacchiano tra loro.
<<Ahahahah, guardate quella sfigata!>> Urla Leonardo dal suo banco
<< Ma state zitti!>> Mi difende Antonio, il mio migliore amico <<Vitto, vieni, ti ho tenuto il posto>> aggiunge poi rivolgendosi a me
Siamo migliori amici dalla prima superiore (facciamo lo scientifico tradizionale), e ora siamo in quarta. Inutile dire che mi piace da quando ha iniziato a trattarmi da migliore amica... È un ragazzo biondo cenere con gli occhi azzurri , ma è il suo carattere che mi ha colpito fin dall'inizio.
<<Non farci caso, è solo Leonardo, lo conosci...>> Mi dice credendo che stia ripensando alla presa in giro
No,no, stai tranquillo, sto solo pensando a quanto mi piacerebbe baciarti...
<<Mm>> dico poco convinta
Leonardo è un ragazzo molto figo, che tutte le ragazze amano... Tutte tranne me. Io non lo amo, non perché non ne sono attratta (anche perché credo sia fisicamente impossibile) ma semplicemente per il fatto che mi odia da quando sono arrivata (andavamo ancora alle elementari) perchè gli avevo versato il mio succo di frutta sui pantaloncini, e tutti lo avevano preso in giro dicendo che "se l'era fatta addosso".
Comunque è molto alto, con gli occhi verde acceso e i capelli castani mossi, tagliati in un ciuffo che aveva abitudine di portarsi indietro ogni due minuti.<<Cosa guardi, vuoi una foto?!>> Mi dice infastidito, con fare sprezzante a fine lezione
<<Ma che cazzo vuoi?>> Gli rispondo un po' in imbarazzo.
Antonio era già uscito, perciò lo seguo velocemente.
<<Che è successo?>> Chiedo però appena si volta
<<Ti piace?>>
<<Chi?! Leonardo?>>
Annuisce guardandomi negli occhi
<<No! Devo ricordarti che mi bullizza da anni?!>>
Mi piaci tu!
Vorrei rispondere, ma non ci riesco, mi trattengo. Se non ricambiasse la nostra amicizia non rimarrebbe la stessa...
<<Ok...>> Mi congeda non troppo convinto e se ne vaArrivati a casa mia madre fa come al solito mille domande "come stai? Che hai fatto di bello?..." Non che non mi faccia piacere, ma non sono in vena... Dovrei confessare i miei sentimenti al mio migliore amico?
Mentre faccio i compiti mi riprometto che il giorno dopo lo avrei fatto, mi sarei finalmente dichiarata.
Di notte mi sono svegliata diecimila volte. Non riuscivo a dormire, la mia mente continuava a vagare a lui.
Riuscii ad addormentarmi solo alle 5:30 del mattino, ma l'ora dopo suona la sveglia. Mi preparai con calma scegliendo l' outfit per quella giornata. Cargo e top dell' Adidas bianco e nero, i capelli mossi neri lasciti liberi sulle spalle. Un filo di mascara e sono pronta a prendere l'autobus. Appena il mezzo si ferma scendo, individuando il mio migliore amico.
<<Ciao!>> Dice
<<Hei>> inizio, ansimando per la corsa << ti devo dire una cosa>>
<<Anche io>> si fa improvvisamente serio
<<Okay, allora diciamola insieme>>
<<Al tre: Uno... Due...>>
<<Ti amo>> dico
<<Ho i biglie... Che cosa?!>>
Oddio che figura! Che ansia, cosa avrebbe risposto? E se mi desse palo? Queste domande mi rimbombano nel cervello fino a che...
<<No! Non tu!>> Esclama, si gira e, anche se sono le sette e venti, quindi le lezioni non sono ancora iniziate, se ne va.
Sto tutta la mattina con la testa altrove, infatti rischio quasi una nota dalla prof di latino, che mi ha già richiamato tre volte
No! Non tu!
Quelle parole sono impresse nella mia mente dalla mattina, sono distrutta. A tutto ciò si aggiunge anche Leonardo, con le solite prese in giro <<Oggi il tuo amichetto ha deciso di balzare?>> mi dice
Quelle parole sono come una coltellata sul fianco
<<Mm>> mormoro cercando di raggiungere Melissa, un'altra delle mie migliori amiche, che fa quinta, e quando la vedo mi lancio tra le sue braccia, scoppiando in un pianto liberatorio e spiegandole l'accaduto tra i singhiozzi, con voce flebile. Lei sapeva già da tempo della mia crush, infatti mi consola pazientemente.
<<Sei sicura di restare? Ti accompagno a casa io>> mi dice alla fine dell' intervallo
<<No, ti sarei d'intralcio..>> rispondo depressa
<<Non mi saresti d'intralcio. Ora dici alla prof che stai male e io ti accompagno a casa, ok?>>
<<Se proprio insisti...>> Borbotto prima di recarmi dalla prof per chiederle di chiamare casaNota all' autrice
Ciao a tutti! Spero che la storia vi stia piacendo, Piccolo spoiler: nel prossimo capitolo avremo anche un pov di Antonio, per capire meglio la situazione. Se volete lasciate una stellina o un commento ❤️
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Una tra le tante... - Non e come sembra
RomansaVittoria è una ragazza all' apparenza molto allegra e solare. All' inizio era davvero così, ma poi comincia a nascondere le sue vere emozioni sotto una maschera di finta allegria Leonardo, definizione di ragazzaccio, droghe e fumo sono la sua casa...