Capitolo 5

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Ethan
Barcollo fino al bagno, i loro sguardi mi seguono fin li, ora sono finalmente solo.
Alzo la maglia per trovare uno spettacolo ribrezzante, la garza che avevo messo era ricoperta di sangue, di nuovo.
Quella ferita mi prendeva parte bel bacino sinistro e continuava fino alle costole.
Tolgo pian piano la fasciatura, la ferita si era riaperta.
E adesso come faccio...
Quella ferita era il simbolo che la vita pur odiandomi mi vuole far soffrire ancora a lungo.
L'unico che mi aveva sempre capito era mio nonno, ma ora non ho nemmeno lui... La mia storia è contorta e fragile, basterebbe toccare il tasto sbagliato e si sgretelorebbe sotto le mani, devi avere un tocco delicato.

Non devi fare come me e sprecarla,tu hai ancora speranza, tu puoi vivere.
Puoi sorridere e fallo ti prego.
Ho bisogno che qualcuno curi la mia sofferenza ma nessuno può farlo.

Sono solo.

Butto su qualche pezzo di carta assorbente la fasciatura spalanco la porta ancora barcollando e con la vista che diventava sempre più confusa, il suo sguardo ricade su di me, il suo volto è contornato da una espressione di preoccupazione....è ora Lily... É ora che ti lasci andare, lo faccio per protetterti dal mio cuore che vorebbe essere curato ma ferirebbe e romperebbe anche il tuo.

La vedo scattare in pieni,una fitta mi colpisce il fianco, provo a appogiare la mano sul fianco ma non faccio intempo a spostarla li che sento di star per cadere.

Mi appoggio sul bancone, ormai è vicina a me, quei occhi pieni di pietá ti prego toglimili di dosso.

"lasciami andare" ringhio.

"ma stai sanguinadno.. Io ti posso aiutare"cerca di rassicurarmi disperata.

" primo non sono affari tuoi secondo non ho mai chiesto per la tua pietá"la mia voce rimbomba per tutta la stanza, sarà l'adrenalina ma ho sentito la rabbia uscire con essa, tra poco avrebbe spaventato pure me.

" pietá..? Pensi che ti voglio aiutare per pietá?! Ma fammi un favore.
Caro mio questa si chiama preucupazione, ti conosceró anche da poco ma se ti vedo sanguinare non provo pietá, so com'è sentirsi gli occhi adosso quelli che pensano di sapere come ti senti, quelli che pensano di aver passato peggio ma ti compatiscono comunque.
Quindi ora stai zitto e ti fai aiutare o tanto lontano non ci arrivi"la sua voce era ancora più calcata della mia.

"cazzo Lily non ti ho mai chiesto di aiutarmi"

"io le cose non le faccio solo se me le chiedi, se sono da fare le faccio"a passo svelto prende una sedia" siediti"

"cos'è che sono diventato? Un cane?"

"ho detto siediti" è seria, molto seria.

Obbedisco infastidito.

Poi inizia a camminare verso il bancone scambia due parole con il proprietario e poi sparisce dietro la cassa.
Perfetto adesso posso andarmene, prima che io mi possa solo neanche alzare mi ferma.

"non ho mica finito"

Io ci rinuncio, è troppo testarda finirai per farti male a giocare con le rose ti ricordo che hanno le spine e non perdonano.

Lily

Preso il kit torno da lui che stava gia provando a sfuggire, no caro fammi fare almeno una cosa giusta nella mia vita.
Mi inginocchio davanti a lui apro il kit e arriva il momento imbarazzante.

"alza la maglia"

"no"

"vuoi morire dissanguato?!"

"è un idea"

"ma fammi il piacere"

Non lo vuoi fare lo farò io.
Il signore mi aveva portato uno sgabello e poi era tornato dentro il magazzino per vedere se c'erano garze.
Mi posiziono vicino al suo fianco alzo la maglia...
Maledizio, apparte il taglio, è messo bene.
No Lily non sei qui per guardarlo ma curarlo.
Solo dopo essermi concetrata sul mio primo obbietivo noto che il sangue sgorgava senza fermarsi, ma quanto e stupido con una ferita del genere mettere solo due garze.

"lascia fare a me, da piccola mi facevan-.. Mi facevo molti tagli e mi arrangiavo per curarli fidati di me"

Lo so che è difficile fidarsi di una che hai a malapena conosciuto ma devi farlo.

Tolgo con cura tutti i cerotti e vari strati buttati a caso, ciò che mi si presenta davanti non era per niente un bello spettacolo.
Un taglio profondo si estendeva dal bacino fino su.

"ma come hai fatto a farti una taglio del genere?" sospirai mentre la mia voce trasudava preucupazione, è inutile,mi fido e affeziono alle persone troppo velocemente.
La devo smettere.
Ma come faccio?
Tornando a lui, prendo un discetto di cotone e inizio a togliere pian piano tutto il sangue.
Dopo molti, moltissimi dischetti riesco finalmente ad ottenere un risultato decende, ora arriva la parte più dolorosa.
Bagno un po di carta con del Betadine per disinfettare la zona poi prendo l'ago sterilizzato insieme al filo anch'esso sterilizzato.

Tutto il suo corpo mi implora di lasciarlo andare, tutto quel dolore e se mi ci metto pure io non potrbbe restitere ancora al lungo.
Ma se vuole guarire bisogna farlo. Scusami.
"Ethan ho bisogno che tu stringa i denti adesso farà male e non poco"

"molto rassicurativo grazie" l'ironia nel suo tono mi consola un po' se ha le forze per lamentarsi ha anche quelle per sopportare questo.

Inizio a incidere i punti, fallo sugli altri fa molta piu paura.
Vedo il suo volto contogersi per il male stringe i pugni in una serra stretta e digrigna i denti ma niente di più... Sembra quasi abituato, abituato a soffrire certo non è del tutto impassibile ma chi non lo sarebbe.

Finalmente finisco la cucitura, e inizio la fasciatura in tutto questo niente è stato in grado a rompere il nostro silenzio.

Finisco il lavoro per bene mi alzo in piedi sodisfatta.

"tra una settimana la dovremo ricontrollare".

"mh ok"

"non speravo che il nostro incotro venisse fuori questa cosa"

"dai non è stato un male, alla fine ti ho ricucito una ferita"

"tutte le ferite si posso cucire ma non significa che siano guarite"

"Ethan hai sofferto?"

Gli si sbarró lo sguardo e lo alzó al mio.

"beh certo, insomma un taglio fa soffrire no?"
Cerca invano di scappare da quella che è la mia vera domanda.
"non quello... Va beh te lo chiederó più avanti quando, se ci sarà l'occasione ma sopratutto se ti fiderai abbastanza di me da dirmelo"

Avevo colpito in pieno, per quanto lo reprimi resta li cresce a dismisura fino a ricoprirti non puoi scappare.
È li ad aspetarti a braccia aperte e quando arrivi da lui ti stinge o meglio ti stritola ma cosa ci vuoi fare più ti abraccia più ti ferisci più l'illusione di felicita si scioglie ma ormai sei nella sua presa.
Non puoi scappare, il tuo cuore inizia a rompersi lo senti all'inizio finché non rimane un grande vuoto.

Questo è il dolore è tutta un illusione che noi stessi ci diamo... Non mi sta ferendo.. Non lo sta facendo apposta... Lui ci prova davvero... Lo so che non lo farebbe mai....
Cazzate
Ecco cosa sono, le solite frasi che ti fanno sperare e sprofondare con un illusione di felicità.
Io più di tutti lo so.

Cazzate cazzate sono solo cazzate eppure ci cado sempre dentro.
Che stupida.

------angolo meeee------
L'ho fatto più lungo vi piace di piu???
Spero mi ci sono impegnata davvero per questo ci terrei a dire che parte della storia parla di me nel senso non prendetemi come narcisista ma il mio dolore lo libiro qua dove può essere assolto nessuno sa cosa ho passato.
Sono sicura può esserci di peggio ma io sto vivendo questo.... ❤️❤️❤️❤️Spero vi piaccia e niente al prossimo

SONO RIUSCITA A MANTENERE LA PROMESSA

Sei la mia notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora