Un po' di spazio in più

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"Un letto vuoto in più
è solo un po' di spazio in più."

Ora sono in due da dover accompagnare alla stazione,
il luogo più triste in una città.

Il cimitero accoglie persone che non ci sono più, e non ammette l'entrata ad alcuna speranza.
Ma alla stazione, chi accompagna i propri cari lì coltiva speranza.
Perchè si aspetta, si aspetta, e si aspetta ancora un arrivo, seguito da un'altra partenza.
Questo diventa un ciclo per coloro che accompagnano alla stazione.

E per loro è tutto un aspettare, seguito da un godere dei pochi giorni a disposizione con i Viaggiatori, poi un altro 'ciao', e di nuovo l'attesa.

Mio padre è stato il mio primo Viaggiatore.
Ogni volta andavo anche io alla stazione.
Quando lo venivamo a prendere mi nascondevo sotto un sedile per porgergli il mio 'benvenuto a sorpresa'.
Quando lo dovevamo lasciare, invece, insistevo per stargli accanto fino alla partenza.
Quando iniziava la fase dell'aspetto mi chiedevo se sarebbe più tornato, se mi volesse ancora bene e se sarebbe cambiato qualcosa.
Poi tutto questo è diventato un'abitudine.

Ora è il turno della mia seconda Viaggiatrice.
"Un letto vuoto in più da poter affittare"-mi dicono.
Ma per me, quello spazio in più è qualcos'altro per cui aspettare.

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