Tacco di ghiaccio❄

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L'ho vista in un giorno d'Agosto.
Mi sembrava che ci fosse la neve,
invece era la sua presenza.
E direi che non mi ha fatto male.
Può sembrare tutto non normale,
ed infatti non lo è!

Capelli bianchi, come congelati all'aria fresca dell'inverno.
Arrivavano fino alle spalle, anch'esse bianche.
"Magrolina come sempre"-dicevano i suoi amici ad ogni incontro.

Mi sarebbe proprio piaciuto vederli.
A dire il vero, credo che il suo unico compagno di avventure fossi io.

Portava un vestito, molto carino.
Era fino al ginocchio. Di un azzurrino chiaro e decorato con ricami fini bianchi.
Devo ammetterlo, più tenero di lei.

Non scambietela per ingenua.
Non ne avevo mai viste con la sua delicatezza.
Ed il tatto che portava, come quel nastro, un pò spesso, di pelliccia che roteava intorno al suo collo.

E non parliamo di quei guanti.
Già da lì io capii che era elegante, fina di cuor suo.

Non ho mai compreso il suo vero nome.
Ognuno la chiamava in un modo diverso.
I suoi genitori: fiocchettino!
La società: piccolo tacco!

Ma io, sinceramente, non ho mai avuto l'opportunità di poterla chiamare.

Quando pensavo a lei, non credevo fosse necessario interpellarla.
Quando desideravo la sua presenza lei era, puntualmente, sempre lì...

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