UNA DELUSIONE INASPETTATA

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JACKLINE

Ero appena tornata da scuola,stavo camminando verso casa quando vedo Karlo e Giulio abbracciare Jackson,essendo una persona curiosa corsi subito verso di loro chiedendo affannata « Cosa sta succedendo? » Karlo mi guardò tristemente « Jackson deve partire per la Bielorussia. » Io,ero legatissima con lui.. questa cosa mi spezzò il cuore.. Ma guardai Jackson e lo abbraccio. «Jack,per favore non te ne andare.. Io non posso perderti..» Dissi tra una lacrima e l'altra « Hey,Hey calmati non piangere,Jackie tornerò.. E dopo staremo insieme per sempre.. » Appena mi disse quelle parole mi stacco e lo saluto con la mani mentre sale nella sua Audi nera opaca,dopo questa triste rivelazione entro in casa salutando mamma Loredana che mi stava come al solito aspettando con le lasagne,come le fai lei nessuno.
Mangio tristemente a testa bassa mentre gli altri parlano con papà Mauro che appena alzo la testa vedo che sta in piedi a sbraitare come al solito dicendo « Come hanno osato ha rubarci il carico? STI STRONZI DE STI ALBANESI! ADESSO DOBBIAMO SVEGLIARCI O ANDREMO IN BANCA ROTTA! » come al solito,io non ho mai avuto nulla contro gli albanesi,ma se cominciano a rubarci il carico io non posso che non dare ragione a babbo,ma per ora lo lascerò stare,onestamente a volte è insopportabile.
Ma babbo mi chiama e dice « Jackie,te sei forte e astuta vieni con noi ad escogitare il piano in ufficio» io mi alzo e seguo babbo e i miei fratelli,continuando a pensare a Jackson,onestamente sono molto protettiva  contro di lui,ma anche contro Karlo e Giulio.
Quando tocca a me parlare prendo la lavagna e il pennarello per scrive cominciando a fare uno schema semplice, ma efficace secondo me.
Babbo sembra essere al quanto giusto nell'usarlo.
Appena finito di spiegare passo al parlare « Sapendo che gli albanesi hanno delle strategie molto prevedibili,perché non agiscono d'astuzia,ma d'istinto noi potremmo già dire che se noi diciamo alle guardie di circondare il porto e noi ci mettiamo dietro al camion vecchio di papà,noi potremmo attaccarli di sorpresa perché loro per accendere l'incendio che faranno a breve devono venire al porto,almeno che non lo abbiamo già fatto,noi andremo là domattina a controllare. »
Tutti quanti ascoltarono perfettamente ogni parola,io ero molto in ansia nel sapere se avevo fatto bene,essendo la prima volta che parlo,di solito stavo zitta ad ascoltare,era noiosissimo.
«Brava la mia figliola,faremo così..» Papà so stoppó appena Giulio alzò la mano,io ero la più piccola,avevo da poco diciott'anni. «Papà ma cosa dici che faremo così,salterà tutto,una diciottenne non sa come si fa,pfft,se fate così io rimango a casa con mamma» queste parole non mi interessavano molto,d'altronde io lo odiavo a Giulio un pò,io ero più innamorata di Jackson,lui era il mio più grande amore,ma non era rivelabile a nessuno,sennò infrangevo le regole.. Penso di pensare a questi appena sento papà e Giulio litigare ma alla fine finiscono questo discorso con andare subito a letto tutti... Domattina abbiamo la missione più bella che io abbia mai fatto!

ANGOLO AUTRICE
CIAO BELLISSIMI! SPERO CHE QUESTA STORIA VI STIA PIACENDO A ME SÌ CI STO METTENDO TUTTA ME STESSA!

IL MIO AMORE ERA SOLO UN GIOCO? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora