XVII

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Quella notte non dormii quasi nulla solo per quel bacio sulla guancia.

Era stato un piccolo e veloce contatto che però aveva provocato in me un esplosione di emozioni e forse avevo provato le cosiddette "farfalle nello stomaco".

Dormii si e no due ore e la mattina dopo mi risvegliai perché sentii odore di uova e bacon.
Mi stiracchiai e mi misi seduto sul letto guardandomi intorno.

Gli alloggi spagnoli erano davvero belli, forse avrei dovuto aggiornare quelli del nostro castello?

Mentre guardavo le tende e i vari decori sentii dei rumori dalla stanza collegata alla mia e poco dopo vidi passare davanti la porta un Max appena sveglio.

-Hi- disse stropicciandosi gli occhi quando passò davanti la porta.

-Morning- risposi semplicemente io, per poi alzarmi.

L'indomani ci sarebbe stato il grande evento, mentre oggi avremmo incontrato i sovrani spagnoli e tutti gli invitati a questo fatidico matrimonio.

Indossai qualcosa di elegante ma non troppo, alla fine era solo un incontro con dei reali.

-Umh... I'm ready- disse Max sbucando dalla sua camera.

Lo guardai dal basso verso l'alto e vidi che di nuovo non aveva fatto bene il nodo della cravatta.

-Ugh, I tried ok?- disse cominciando a slegarsela, e la gettò sul mio letto.

-Better?- mi domandò aprendo le braccia, e io feci solo spallucce. Lui in tutta risposta sbuffò.

Non dicendo nulla mi allontanai da lui e mi diressi verso la porta e lui mi seguì, e così uscimmo dalle stanze.

Sbagliammo due porte per cercare quella della sala ricevimenti, e poi finalmente la trovammo.

Max aprì la porta lasciandomi entrare e dopodiché mi seguì. Ci fu un uomo che mi presentò e riconobbi alcune persone invitate alla mia incoronazione.

Mi guardai intorno e la sala era prevalentemente sui toni del bianco e del verde, con tende bordeaux.

Cominciai a camminare vedendo il sovrano di Spagna ma poi... beh poi mi bloccai. O meglio, fui bloccato.

-What?- domandai voltandomi verso Max, che intanto era praticamente sbiancato.

Seguii il suo guardo fino a quando non vidi una ragazza bionda con gli occhi azzurri. Indossava un abito elegante rosso e vicino a lei c'erano due guardie.

Non capivo bene chi fosse. Aveva in capo una tiara di diamanti quindi supposi fosse una regina... ma ora che la guardavo meglio...

Non poteva essere.
Non poteva essere qui.
Ma era troppo simile a lui.

-Max... is she...- domandai scioccato anche io voltandomi lentamente verso di lui.

-My sister...-

Erano passati quasi tre mesi da quando gli olandesi avevano attaccato il nostro regno, e immaginai che ne fossero passati quattro da quando Max ha rivisto per l'ultima volta sua sorella.

-I didn't know she would be here- mi disse lasciando la presa calda sul polso.

-Me neither...-

La sua presenza li poteva portare solo pericoli.
Chi sapeva se di notte si sarebbe ripresa Max? Chi sapeva se di notte non avesse mandato qualcuno ad uccidermi?

La donna ad un certo punto, probabilmente sentendosi osservata, si voltò. Il sorriso sul suo volto scomparve e invece comparve sorpresa. Sorpresa, tristezza, delusione e felicità mischiate in un unico volto angelico.

𝒪𝓂𝓃𝒾𝒶 𝓋𝒾𝓃𝒸𝒾𝓉 𝒶𝓂𝑜𝓇 // Lestappen Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora