Capitolo 1

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Pianeta Terra, 1 marzo 2024. Sala comune Movie Paper Magazine

"Signor Goddam, la ringrazio infinitamente per il tempo che ha deciso di dedicarci, sappiamo quanto è impegnato. E davvero un onore per il nostro giornale che lei abbia accettato lintervista, e che emozione poter essere io stessa a intervistarla: sono una sua grande fan!".

Herbert Goddam si sistemò sulla poltroncina di pelle, rizzando la schiena e gonfiando il petto a quest'ultima affermazione dalle note leggermente adulanti della giornalista. Il tessuto della giacca strisciò sullo schienale imbottito producendo uno stridio infastidente e le mani corpulente come tutto il resto del corpo andarono ad aggiustarsi gli occhiali sul naso appuntito e poi a lisciarsi quel ciuffo ribelle di capelli biondo scuro che nemmeno il gel più ostinato e caparbio in commercio poteva sognarsi di domare.

"Il piacere e l'onore sono i miei, dottoressa. Mi entusiasma sempre parlare del mio libro, specie dopo tutto l'affetto che sto ricevendo dai miei lettori. Non mi sarei mai aspettato che anche solo una delle migliaia di storie che ho sempre mantenuto sigillate in un cassetto potessero colpire così tante persone e incantare tanti cuori. Sono davvero...ecco...ehm sopraffatto da tutto il sostegno e gli apprezzamenti che sto ricevendo", affermò, con un tremito evidentemente sincero nella voce.

La giornalista sorrise e scosse la testa divertita: "Oh signor Goddam, lei ormai è noto anche per avere la spiccata qualità di iniziare le interviste da sé, senza aspettare che noi facciamo la domanda...come se già sapesse dove vogliamo arrivare e volesse farsi trovare già lì, vero? E uno dei tanti tratti di lei che affascina la vasta community dei suoi fans: la capacità di leggere l'animo umano e la mente del prossimo.".

La giornalista fissò per un breve momento quelle penetranti gemme di smeraldo che Goddam nascondeva dietro gli occhiali e, quando vide che esse rilucevano alle sue ultime affermazioni, proseguì con l'intervista.

"Dunque, iniziamo, se non le spiace, a parlare della protagonista del suo bestseller, che ad oggi ha venduto circa due milioni di copie in tutto il mondo. Queenie Holback ha conquistato milioni di persone con la sua forza, il suo carisma e il suo coraggio sfrontato. Credo che tutti, in un modo o in un altro, abbiamo empatizzato con lei. Ce la vuole descrivere dal suo punto di vista, signor Goddam? Mi spiego, può dirci da dove le è venuta l'ispirazione per il suo personaggio e com'è stato relazionarsi con lei durante il libro? Nell'intervista rilasciata lo scorso mese con il New York Times aveva dichiarato che in qualche modo è cresciuto con lei, giusto?".

La pelle di Goddam si animò con un fremito quasi rumoroso. Non importava quante volte avesse ricevuto domande simili in quell'ultimo periodo, anche solo semplicemente prepararsi a rispondere accelerava il suo battito cardiaco, spingeva il sangue a scorrergli più veloce nelle vene fino quasi a sentirlo pizzicare sotto la cute.

"È così, infatti. Queenie è nata nella mia mente come un'immagine molto nitida. Una ragazza di diciannove anni giovane e bellissima, gli occhi color nocciola luminosi, scrutatori e terribilmente sfrontati; i capelli scuri, lunghi, sempre scompigliati; la corporatura minuta ma forte, una macchina di pura energia in movimento; l'incedere deciso e consapevole; un meraviglioso e distintivo neo di bellezza sopra il labbro destro; una piccola ma evidente cicatrice che le solca il petto in modo trasversale, che si è procurata mentre giocava da piccola nella sua cameretta...".

Giorno X del Metaverso Fantasyland. Sala della natività

L'enorme capsula di vetro rinforzato si illuminava di una luce sempre più abbagliante, sbuffando e rilasciando insistentemente vapore dai lati. Anche i circuiti intelligenti del lungo cavo che collegava la capsula all'enorme schermo alla loro destra erano costellati di venature verde fluo.

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