Vera Academy. Un istituto non adatto a tutti. Vi sono suddivisioni per ogni creatura, o quasi. I vampiri erano nell'ala dedicata ai vampiri, i lupi mannari erano nell'ala dedicata ai lupi mannari, i demoni erano nell'ala dedicata ai demoni, gli angeli erano nell'ala dedicata agli angeli.
Ma gli Ibridi? Gli umani?
Ibridi ed umani avevano un'ala separata, un'ala speciale.
Se per tutti gli altri le varie lezioni si basavano principalmente sulla loro provenienza, ibridi ed umani avevano l'obbligo di dover studiare tutto ciò che riguardava i quattro regni.
Gli Ibridi venivano considerati i più forti, perciò la loro conoscenza doveva essere superiore. Gli umani dovevano essere la guida degli ibdiri, perciò il loro compito era più faticoso, dovevano lavorare ancora più duramente.
Potevi accedere all'istituto all'età di sei anni, ma per diplomarti dovevi attendere fino ai ventidue anni.
I miei carissimi amici usciranno dall'istituto fra due anni, io dovrò attendere un anno in più.
Ero persa nei miei pensieri quando mi ritrovati avvolta all'interno di un abbraccio.
Sorrisi fra me e me. Jackson.
Fin dalla mia tenera età di sei anni aveva deciso di adottare questo modo di fare nei miei confronti. Non permetteva a nessun altro di fare la stessa cosa. Ero come una sorellina per lui.
Jackson è un vampiro. Una delle persone a me più care, se non la persona più cara.
Un vampiro diventa immortale all'età di vent'anni anni. Nel suo caso, accadde dieci anni fa.
La trasformazione avviene durante una notte di luna piena, quando la luna diventa di un color rosso sangue. Molti raccontano di aver sentito un dolore lancinante al petto e successivamente di essere svenuti. Altri di aver sentito una sensazione di gelo propagarsi per tutto il corpo. Altri ancora di non ricordarsi niente.
Pare che ci sia un segreto riguardo l'immortalità dei vampiri, un segreto che riguarda questa loro trasformazione. Nessuno può parlarne, nessuno ne è a conoscenza. Ammetto che più volte la cosa mi abbia incuriosito.
"Siamo con la testa fra le nuvole mio dolce usignolo?". La sua voce bassa e roca mi riportò alla realtà.
Sorrisi imbarazzata. Con una semplice frase il mio cuore iniziava a battere all'impazzata.
"Hai già finito con il consiglio?", chiesi girandomi verso di lui sorridendo.
Jackson si era diplomato da ben sette anni. Essendo un puro purtroppo, aveva l'obbligo di lavorare all'interno dell'istituto. I puri volevano tenere alto il loro nome, quale modo migliore se non farlo lavorando all'interno del consiglio studentesco.
"È stata piuttosto dura oggi, ci sono continui dibattiti riguardo gli ultimi eventi. Questi attacchi anonimi verso l'istituto stanno mandando in agitazione gli anziani", sospirò appoggiando delicatamente il mento sulla mia spalla.
Giusto, gli attacchi. Negli ultimi mesi si sono verificati continui attacchi in forma anonima. Nessuno dei dipartimenti speciali di forze armate dei quattro regni è riuscito a mettere mano sui responsabili quanto meno scoprire chi si cela dietro.
Gli anziani sono sempre più irrequieti, gli studenti sono in costante allerta e molti temono quasi persino di uscire dai dormitori per recarsi a lezione.
"Spero che tutto ciò si risolva il prima possibile, non vorrei mai che qualcuno si faccia del male. Fino ad ora siamo stati molto fortunati", affermai con preoccupazione.
Jackson sciolse l'abbraccio, fece il giro della panchina e si presentò davanti a me. Si abbassò per arrivare alla mia altezza.
Iniziò ad avvicinarsi pericolosamente al mio viso. Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata.
"Non permetterò a nessuno di farti del male, di toccarti. Ucciderò chiunque oserà avvicinarsi a te", sussurrò queste parole con una tale dolcezza, ma al tempo stesso con tanta durezza. Quelle parole soffiarono sulle mie labbra.
Era troppo vicino. Come potevo resistere all'impeto di baciarlo?
Ho iniziato a provare sentimenti per Jackson all'età di quindici anni, ora all'età di diciannove anni mi sono ricreduta. Amore. Cioè che provo per lui è puro amore.
STAI LEGGENDO
I'll start again with you
WerewolfNon volevo credere alle parole che uscirono dalle sue labbra. Non ci volevo credere. "Tu.. tu cosa?". Mi rifiutavo. Stavo rifiutando di crederci, doveva essere uno scherzo. Era tutta una grandissima bugia. Non poteva essere la verità. "PER TUTTI QUE...