❗️❗️(In questo capitolo ci sono scene di violenza sessuale, se siete sensibili a tali tematiche evitate la lettura.
Mi pareva giusto avvertire chi magari è sensibile su tali argomenti)❗️❗️

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Afrodite odiava i mortali.

Non era un segreto per nessuno, il suo odio era molto più radicato in lei di quello che si pensava, era iniziato all'alba dei suoi poteri, quando non era nemmeno arrivata alla maturazione come divinità, aveva solo metà schiena piena di rune, per l'Olimpo era ancora una ragazzina.

La sua natura era molto simile alle ragazzine mortali: docile, frivola, ingenua e facile da manipolare, sognava spesso ad occhi aperti ed era spesso goffa e sbadata.

Essendo da dea della bellezza ci si aspettava da lei che fosse sempre impeccabile, oltre a perfetta  come aspetto e portamento, ma la dea era ancora troppo giovane e troppo ribelle per sottostare a tali stupide regole.

Zeus aveva più volte disapprovato il suo comportamento ribelle, trovandola poco graziosa e fin troppo sveglia, il genitore faceva quello che faceva ad ogni figlio che non gli ubbidiva con la sua punizione per eccellenza: ignorare totalmente la sua esistenza, di conseguenza le altre divinità imitavano il gesto, lasciandola a sé stessa per settimane mesi a volte.

Essere figli maschi nell'Olimpo era fantastico.

Era una gioia divina quando nell'Olimpo nasceva un figlio maschio, si facevano festini per giorni interi, se invece per disgrazia nasceva una femmina era un figlio in più nella discendenza, ti davano delle pacche sulle spalle e ti consigliavano di riprovarci finché non usciva maschio, ma nient'altro, nessuna festa né avvenimento a riguardo.

Tra i figli di Zeus c'era molta competizione per avere l'attenzione dei genitori ma tra tutti avere l'attenzione del padre.

Essendo tanti figli c'era sempre una serrata competizione tra di loro, non importava se molti di loro avessero la stessa madre, si vedevano a vicenda come dei nemici con cui combattere per avere l'assoluta attenzione del genitori.

C'era una vastità di azioni che si potevano fare per ottenere l'attenzione del genitore, chi faceva azioni gloriose e di conseguenza portava gloria e fama all'olimpo, solitamente era una mossa vincete e meno rischiosa normalmente funzionava e il padre ti dava per qualche giorno delle misere attenzioni, fino a che qualcuno non ti surclassi con qualcosa di più grandioso.

Mentre c'era chi disperatamente arrivava anche a scandalizzare il padre, con a volte anche con delle cattiverie per attirare l'attenzione, a volte la rabbia di Zeus era meglio di essere completamente invisibili.

Love God: Jeon JunkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora