Capitolo 2 - parte 3

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«Edith Finnigan Thomas,» chiamò Lumacorno, leggendo su una lunga pergamena srotolata.

«Oh, no,» commentò Neko Shimada.

Era un ragazzo del quinto anno dalla fisionomia sottile, i capelli tanto corvini da acquisire riflessi blu sotto certe luci, gli zigomi pronunciati e gli occhi marcatamente a mandorla. Portava sempre una serie di spessi braccialetti di cuoio e aveva raccontato di comprarne uno nuovo e diverso per ogni viaggio all'estero che compiva – quell'anno era toccato al Sudafrica.

«Perché dici così?» chiese Abigail, accanto a lui. «La conosci?»

«È la mia vicina di casa,» rispose Neko. «È la figlia di Dean Thomas e Seamus Finnigan, non so se avete presente.»

«Ma è chiaro!» esclamò Yasmine. «Non sapevo si fossero sposati.»

In maniera del tutto impressionante per una Nata Babbana, era particolarmente versata in materia di Storia Magica Contemporanea ed era esperta perfino dei più nascosti pettegolezzi.

«Sì, l'anno scorso a Dublino, non appena l'Irlanda ha concesso il diritto egualitario ai matrimoni omosessuali,» spiegò Neko, «È stata una bellissima cerimonia.»

«Che cosa dolce. Hai delle foto?» squittì Yasmine, divagando. «Okay, chiusa parentesi, torniamo a parlare della bambina.»

«Hanno adottato Edith da appena nata,» continuò il ragazzo. «Avendo la stessa età di mia sorella, sono diventate migliori amiche – Emi però è di dicembre e verrà a scuola l'anno prossimo, così come ho fatto io.»

«E dire che se ti fossi sbrigato a nascere solo un mese e mezzo prima avresti avuto la possibilità di fare lezione con quelli della tua età,» lo canzonò Peyton, appoggiando i gomiti sul tavolo e facendo tintinnare le posate.

Yasmine fece una boccaccia disgustata. «Sì, ma avrebbe condiviso il dormitorio con Houston, Blythe e i suoi amici.»

«A Gerry Flint stai simpatico, però,» aggiunse Callie, allungando l'occhio e vedendo il neocapitano scambiare due parole con Alan Rigby, settimo anno e primo Cacciatore della squadra.

«Ma cosa importa di Houston!» esclamò Neko tanto forte da dover controllare che Malcolm non avesse sentito. «Avrei pagato per poter fare lezione con voi altri.»

«Quelli del quinto anno non sembrano tanto male.» Callie aveva sempre ritenuto simpatici Chelsea Hewitt e David Redferne, che tra l'altro era il loro Cercatore di riserva.

«So che hanno in media tra i tre e i nove mesi in meno di me, ma mi sembrano piccoli,» disse Neko, grattandosi la tempia. «Preferisco stare con la squadra.»

«E con noi,» lo stuzzicò Peyton, inarcando furbamente il sopracciglio.

Neko ammiccò in direzione di Callie. «Più con la squadra.»

Con la guancia appoggiata al pugno, mentre lo osservava, Abigail li riportò al nocciolo della conversazione. «In tutto questo non ho ancora capito perché non ti piace Edith.»

«È una bravissima ragazzina, ma tende ad essere un tantino logorroica.»

Callie ridacchiò. «Già, sul treno voleva insegnare a me in che ruolo giochi.»

«Ah, perfetto, ti ha già incontrato.» Neko si passò una mano sul volto. «Lei ti adora, ti venera. Quando tornavo a casa d'estate non le è mai importato un bel niente di quello che di mio avessi da raccontare, voleva solo sapere delle tue gesta. Con tutto il rispetto, ci sono argomenti più interessanti.»

«Tipo Abbie,» si lasciò sfuggire Peyton, guadagnandosi una gomitata da parte di Yasmine simultaneamente ad un calcio di Abigail, paonazza in volto.

Edith si assestò sullo sgabello e, puntando il naso verso le candele fluttuanti, tenne in grembo le mani contratte dalla tensione. Sul suo volto sicuro fece capolino un'espressione preoccupata e supplichevole, come se volesse che quel momento durasse il minor tempo possibile. L'alta coda di cavallo che teneva a bada gli ispidi capelli castani dondolò non appena il Cappello fu appoggiato sulla testa.

The Willow Reminiscence | Teddy LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora