Eva's pov
Età: 8
Anno: 1942"Ma io non voglio!"
Le sue dita azzannarono il recinto aggressivamente ma allo stesso tempo con preoccupazione reciproca.
La sua folta chioma bionda faceva risplendere la sua figura bassetta e altrettanto magra.I suoi occhi mi guardavano con pietà e affetto.Era da due mesi che ero in questa specie di gabbia non molto confortevole.Loro ci facevano lavorare molto e qualche volta scappavano delle grida di dolore mischiate con spari di pistola.Qualche volta mi sembrava che il campo di concentramento puzzava di fumo e cenere ma quasi nessuno se ne accorgeva dato che la sofferenza superava l' odore.
"non voglio,non voglio,non voglio!" ripeteva lui,continuando a singhiozzare dalla rabbia.Il bambino che mi stava urlando addosso era Hesher,un ragazzino che nonostante io sia ebrea e lui tedesco,ha sempre apprezzato chiacchierare con me.Mi piaceva la sua compagnia,mi faceva sempre ridere anche se nella mia situazione non era neanche garantito un sorriso.
Gli avevo detto che era il mio turno di lasciare il terreno di questo pianeta,che presto loro mi venivano a consegnare al Signore e lui non la prese alla leggera, anzi,non l' aveva neanche presa.
Si era fatto sfuggire dalla disperazione che adesso provava a strappare con le pietre che giacevano sul terreno la rete in cui mi teneva prigioniera.
Stava cercando di salvarmi ma il destino aveva già firmato il contratto.
Sarei morta e nessuno poteva farci nulla.Hesher iniziò a lacrimare per la furia e la tristezza che controllava il suo corpo.
Con un gesto cauto,appoggiai la mia mano contro il recinto e automaticamente,lui fece altrettanto."Il Signore mi sta aspettando nel suo grande e spazioso regno."
Dissi stringendo le dita nei piccoli buchi della grande parete spinosa.
"non devi preoccuparti.Io non ho paura e quindi se non provo questa emozione significa che nemmeno tu la devi provare."
Gli occhi azzurri di quel ragazzo mi fissavano attentamente,segno che stava elaborando una risposta senza scoppiare in lacrime.
"ma io ti voglio vedere ancora,Eva! Voglio parlare con te! Voglio stare con te!"
Controbatteva Hesher,poi,per un momento si azzittì.
Forse aveva compreso che il finale della mia vita non si concludeva con me che gli sorridevo prima di varcare la soglia del paradiso.Forse aveva compreso che sarei morta in un modo brutale,atroce e crudele.
E forse aveva anche capito che la conclusione di questa esperienza non sarebbe stata una favoletta."non ti sto dicendo addio,Hesher.. È solo un' arrivederci.Ci incontreremo di nuovo,lo giuro."
Provai a consolarlo,anche se la persona che in teoria dovrebbe consolare l' altra era lui con me.Ma semplicemente io non ero spaventata,lui invece stava tremando per la paura di non vedermi più.Si asciugò la lacrima che aveva versato sulla sua guancia con il palmo della sua mano.
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"non dipende dal marchio sul polso ma dal marchio dell' amore"
ChickLit1942,due bambini che si incontrano,si innamorano e poi si separano per via della morte. Eva,ragazzina ebrea di soli 8 anni,condannata alla morte con il sentimento dell' amore donato da un ragazzo biondo,Hesher. La loro storia di amore non si conclud...