"non dipende dal marchio sul polso ma dal marchio dell' amore"

una morte con un profumo di rose.

Eva's pov
Età:8
Anno: 1942

Eccoli,erano arrivati.Non mi sorprendo più di vedere quelle facce che avevano causato dolore agli umani.Alla loro stessa specie.
Che avevamo fatto di male?Solo perché eravamo ebrei? sarà questo l'insegnamento che darete ai vostri figli?Uccidere le persone per una religione?

A quanto pare, questa era la loro logica e io non ci potevo fare niente.Ero destinata a morire.

Guardai Hesher per un momento,il suo sguardo era pieno di rabbia e serietà.Non potevo biasimarlo.
Lui aveva perso la madre a causa di una malattia e il padre non prestava molta attenzione a suo figlio,per questo il ragazzo si rifugiava da me.

“devo andare,Hesher.Lo sai.”

Le mie parole lo fecero singhiozzare ancora una volta e per questo,prima di andarmene,inchinai la mia testa in segno di rispetto,di amore,di amicizia e di..addio.No.Non era un' addio.
Lo avevo promesso: sarebbe solo stato un' arrivederci.

Lui fece lo stesso e dopo io mi girai, dandogli le spalle.
Con passi svelti mi aggiunsi alla fila di persone destinate a fare la mia fine.In testa avevo ancora il suo sorriso.
La fila era composta solo da bambini della mia età.

“vuoi vedere mamma e papà?”

Chiese un soldato a un bambino.
Ah,adesso capisco qual'è l'inganno.
Sapevo che quella frase ci porterà dritto ai forni e vorrei tanto gridare a quel bambino di scappare,ma tanto,lui ci cascherà,come tutti,infondo.

Uno a uno entrammo ed era arrivato il mio turno.

“posso portare queste con me?”

Chiesi al signore,sventolando il mio mazzo di rose.
L'uomo aveva uno sguardo di pietà, realizzando che io lo sapevo,e per questo volevo soltanto una morte con dei fiori.

Mi fece un cenno con il capo e io attraversai la soglia.
Chiusi gli occhi.
Strinsi il mazzo di rose bianche nelle mie mani.
Pregai.
E infine, morì.
Una morte dolce perché l'odore dei fiori mi aveva invaso il corpo.
Spero che mi ricorderai per sempre,Hesher.