Lettera? Tu?

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<<Nora come è andata la verifica di inglese>> Mi chiede Steven mentre ridacchia guardando il suo 4 scritto in rosso dalla professoressa sul foglio.
<<Benissimo, ho preso 9>> Gli rispondo mentre osservo i lineamenti del suo viso.
Lo guardo attentamente perché so che sotto quel sorriso c'è della tristezza.
Lui cerca di nascondere le sue emozioni negative ma ormai ho capito che sta solo fingendo.
Steven mi prende per mano e mi porta davanti al suo armadietto, mette la sua mano davanti hai miei occhi in modo da non farmi vedere quello che sta facendo, cerco di spiare nelle piccole fessure tra le sue dita ma sono troppo unite, non ce la faccio, non vedo nulla.
Dopo una decina di secondi togliendo la mano vedo una lettera, è scritta su un foglio bruciano nei lati, un foglio giallastro.
<<Daii leggila, io però scappo in bagno ma non perché mi vergogno eh>> Dice sorridendo.
<<Sì come no, non sei per nulla timido tu Steven vero?>> Rispondo.
<<Ma ti pare?>> Ribatte mentre si allontana per scappare in bagno.
Mi sono subito messa a leggerla, non vedevo l' ora, non avevo la minima idea di cosa avesse potuto scrivere.
Arrivo all'ultima riga mentre una lacrima mi scende dall'occhio sinistro.
Non pensavo che Steven mi volesse così tanto bene come ha scritto nella lettera.
È vero ci conosciamo da tutta da tutta la vita, anche prima di nascere le nostre madri sognava di partorire assieme, così effettivamente è stato.
Abbiamo entrambi 17 anni, ogni piccolo traguardo l'abbiamo festeggiato insieme, eravamo insieme nello stesso banco il primo giorno di scuola oppure la prima volta al luna park eravamo nella stessa giostra.
Abbiamo un rapporto speciale, siamo complici e io gli voglio un mondo di bene, ma non mi sarei aspettata che anche lui sarebbe riuscito a dirmelo, anche se me l'ha sempre dimostrato.
Corro subito in bagno e busso in ogni porta chiusa possibile.
Finalmente esce, ci abbracciamo con uno di quei abbracci sinceri.
<<Ti ringrazio tantissimo, ma non volevo piangere>>.
Ci prendiamo sempre in giro ma sono degli insulti innocenti, sono dei modi diversi per dire "ti voglio bene".
<<Muoviti, corri siamo già in ritardo per la lezione>> Urla mentre mi tira da un braccio.
<<Ah peccato era così bello stare fuori dalla classe, lo sai che odio tutti lì dentro!>>.
TINN!
Una notifica da snapchat?
Ma non lo uso da ormai una decina di anni!
Io e Steven ci guardiamo in faccia e scoppiammo a ridere, ma da quando qualcuno mi scrive su snapchat?
Accendo il telefono e guardo la notifica.
Thiago?
Ma chi è?
Dal suo avatar mi sembra uno sconosciuto.
<<Scopriamo dopo chi è! Ora siamo davvero in ritardo>>Ribatte lui.
Ha proprio ragione ora dobbiamo andare!

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