"Jacob, avanti non puoi mollarmi così"
Sto inveendo contro quello che dovrebbe essere il mio migliore amico, da circa dieci minuti.
"Louis, non ho davvero voglia di uscire stasera. Facciamo domani"
Non uscirà domani, ne sono certo. Da quando Katy se ne è andata, non ha mai voglia di uscire.
"Ti do mezz'ora. Poi passo a prenderti e se non dovessi scendere, salirei su per farti uscire con la forza"
Sono serio, sa che lo farei davvero.
"Louis.." lo sento sospirare e aspetto pazientemente che termini la sua pausa e riprenda a parlare, "io..non voglio incontrarla."
" E non lo farai! Ci sono tremila posti in questa città dove andare a divertirsi, perché dovremmo ritrovarcela tra i piedi proprio noi?"
Lo spero, o il mio amico potrebbe decapitarmi in una sala piena di persone.
"Non demordi mai,eh? Va bene. Andiamo"
Sorrido mentre lo saluto, pregustando la sensazione di vittoria.
Mezz'ora dopo sono esattamente sotto casa sua con la mia piccola bambina: un'Audi nera. I miei genitori erano così felici che mi fossi diplomato e che avessi deciso di andare all'università da decidere di regalarmela. Credo di non essere mai stato così felice come quel giorno.
"Amico, questo gioiellino sembra sempre più nuovo."
Ricambio la stretta sulla spalla sorridendo ampiamente. Sono orgoglioso della mia macchina e ci tengo cosi tanto che se fosse per me, guiderei con i guanti bianchi.
"Lou tu sei completamente fuori. Ti sposerai con la tua Audi di questo passo"
Jacob è appena salito sul sedile accanto al mio e sghignazza, mentre io mi limito a rispondere facendo spallucce.
In fondo come idea non sarebbe così male: nessuno stress, nessun litigio, solo completo relax. L'unico problema sarebbe soddisfare i bisogni primari, ma potrei sempre trovare qualcuna disposta a farlo anche senza un anello al dito.
Non mi sono accorto di essermi assorto mentre guido, fino a che Jacob non alza il volume della radio e vedere le ditate sulla superficie della lunetta, mi fa innervosire, ma non dico nulla. In fondo sono solo ditate e la missione di stasera é sollevargli il morale, non rompergli le scatole.
So che lo sta facendo apposta per provocarmi e vendicarsi del fatto che lo abbia fatto uscire, ma farò comunque finta di non averlo notato.
Sto per svoltare l'angolo in cui si trova il locale, quando una macchina mi taglia la strada e mi costringe ad inchiodare.
La ragazza dall'altra parte mi guarda con occhi sbarrati, mentre scendo furioso dalla macchina."Non vedi dove vai?"
Le urlo in maniera poco carina, ma non mi interessa. Sono nervoso e il fatto che potesse rovinarmi l'auto con il suo catorcio, mi rende ancora più irascibile.
"Scusami, ero distratta."
Nonostante sia mortificata e non sia successo nulla, non riesco a fermare il fiume di parole che sta per uscire dalla mia bocca.
"Distratta un corno. Sai che se mi fossi venuta addosso, non ti sarebbero bastati di certo mille euro per ripagarmi del danno. Anche se guidi questo vecchio carretto, non sei autorizzata ad essere un pericolo pubblico. O speri che qualcuno ti venga addosso e te lo ricompri nuovo?"
Sento la portiera della macchina chiudersi e Jacob è accanto a me in un attimo.
"Louis basta. Non è successo nulla, vai in macchina."
Sto per ribattere ma un sonoro vaffanculo stronzo giunge dall'abitacolo della tipa, prima che parta di nuovo.
Seguo il mio amico e controllo che la mia piccolina sia apposto, non sopporterei le accadesse qualcosa.
La mia teoria di poco prima continua a diventare sempre più allettante, tanto queste donne portano solo guai.
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Sophia
Fanfiction"È per questo che mi hai dimenticato così in fretta?" "Non è per lui. È perché ho deciso di ricominciare. Ricominciare da me"