Sei ancora troppo grassa

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Da quelle parole, il mio rapporto con il cibo cambiò drasticamente, e entrai in quel vestito.

Però, gli svenimenti erano all'ordine del giorno.

Non riuscivo piu a studiare perchè avevo la testa stanca.

Non frequentavo piu le lezioni di educazione fisica perchè non riuscivo piu a correre come prima.

Un giorno, tornai a casa dal lavoro e trovai mia madre seduta a tavola che mi guardava con aria preoccupata.

-Ehi mà che c'è?- chiesi con tono allegro, ma lei non aveva alcun intenzione di ridere.

-Siediti per favore- mi disse.

Le obbedìì.

-Tesoro, sono seriamente preoccupata per te- mi disse guardandomi dritta negli occhi.

-Mamma dai, lo sai che non ho mai avuto amici...queste sono le uniche amiche che ho e sono anche diventata popolare- ribattei.

-Sì ma a che prezzo? Quest'amicizia ti sta portando a distruggerti e tu non te ne stai neanche rendendo conto- 

-Tu ti sbagli di grosso e lo sai, ora, se permetti, vado a studiare-.

Mi alzai dalla sedia, e mi diressi verso la mia stanza.

Richiusi la porta a chiave e cominciai dalla rabbia, a lanciare i cuscini per terra.

Che ne sapeva lei di sentirsi accettati dato che era la sfigata della scuola?

Feci un respiro profondo e mi calmai.

Rimisi a posto i cuscini e mi sedetti sulla sedia della mia scrivania e presi fuori i libri da studiare.

I giorni passarono e, finalmente arrivò sabato, il giorno in cui sarei dovuta uscire con Jake.

Provai un brivido di emozione al pensiero di uscire con lui.

Indossai il vestito che avevo scelto con le "girls" e notai che mi cadde a pennello.

"Vedi mamma? Avevo ragione io" pensai sorridendo tra me e me.

Mi truccai, mi misi un pò di fondotinta, un pò di blush e un rossetto rosso come il vestito.

Non chiesi neanche a mamma un parere perchè sapevo di essere bellissima.


-Ehi ciao, sei bellissima!- mi disse Jake squadrandomi dalla testa ai piedi.

-Grazie- risposi io arrossendo.

Andammo al cinema, poi andammo a cenare ad un ristorante ma non riuscii a mangiare niente.

Jake fu preoccupato.

A fine serata, mi accompagnò  a casa, e mi disse:-Morgan ti devo parlare seriamente...Non hai toccato cibo stasera e sono seriamente preoccupato per te e la tua salute-.

-POSSIBILE CHE NON FATE ALTRO TUTTI QUANTI  CHE DIRMI CHE SIETE PREOCCUPATI PER ME? IO STO BENE! NON HO BISOGNO DI NIENTE! LASCIATEMI IN PACE!- gridai in modo isterico. Le lacrime mi scesero lentamente dal viso e scesi dall'auto sbattendo la portiera, ma, appena feci tre passi, la mia vista cominciò a diventare offuscata.


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