Partenza

236 5 0
                                    


18 luglio 2019
Oggi è il giorno della partenza. Sono in ansia, ho paura, non voglio lasciare casa mia e parte della mia famiglia. Non ho mai avuto così tanti pensieri nella mia testa. Non sono ancora adolescente e io speravo di vivere questi anni qua con gli amici di sempre.
A casa abbiamo invitato Hector e Anna. Abbiamo fatto un pranzo tutti insieme, si spera non per l'ultima volta. Hector come sempre per darmi fastidio mi stuzzicava, lanciandomi dei pezzi di tovagliolo che mi si impigliarono tutti min i capelli. Io mi misi a ridere perché non volevo mettermi ad urlargli contro l'ultimo giorno che probabilmente ci siamo visti, in fondo sembra che ci odiamo, ma non sempre è così. Finito di mangiare io e Anna andammo in camera. Io l'ho abbracciata e ci siamo messe a piangere come due sceme. Se avessimo continuato avrei perso la voce. Le presi le mani, la guardai negli occhi e le dissi che di sicuro ci saremmo viste di nuovo. Mio padre mi chiamò e disse che era ora di andare. Non vedevi più da quanto avevo pianto, ma salutai tutti per l'ultima volta, soprattutto Marc e la mamma.
Arrivammo in aeroporto dopo 40 minuti. Il volo durò 6 ore ma per arrivare all'hotel ci mettemmo un'altra ora. Era tutto così diverso. Non sapevo l'inglese molto bene, soprattutto quello che parlavano loro e questo mi provocò un'"attacco d'ansia"? Non so come lo aveva chiamato mia madre, ma mi successe la stessa cosa che mi era successa qualche giorno fa a casa mia. Mio padre mi guardò male e confuso, io quasi non riuscivo più a respirare. Mi sedetti per terra in preda al panico, non capendo come fermare tutto, la scorsa volta si fermò grazie a mio fratello, ma questa volta non era con me. Il battito diventava sempre più veloce e non rallentava mai. Avevo paura di non riuscire più a respirare. Notai le mie gambe tremare e mi girava la testa. Mio padre prese paura, mi portò dell'acqua, e mi rassicurò, ma niente cambiava. Dopo qualche minuto tornò tutto normale. Per la paura mi tremavano le mani. Mi girava ancora la testa.

Mi amor🙊💞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora