Parte 1

133 4 0
                                    

Bridgerton
Dopo la 3 stagione episodio 2:
“Il bacio richiesto”
all'inizio della 3x03

Colin doveva sapere.
Era passata una settimana da quella fatidica notte al chiaro di luna.
Una notte che dall'angoscia si era trasformata in magia.
In quegli attimi sospesi, le preoccupazioni erano svanite. Penelope aveva avuto il coraggio di chiedergli l'impensabile e Colin non riusciva più a pensare ad altro. Non usciva  di casa, scriveva, si era isolato ma soprattutto non mangiava e la cosa preoccupò non poco la sua famiglia perché una volta sarebbe stato inimmaginabile. “Che fosse malato?” Si chiedevano.
Da quella notte non era stato più lui.
Era scattato qualcosa dentro Colin perché aveva percepito molto di più in quel bacio. Penelope in un certo qual modo si era donata a lui. Totalmente. Sembrava dovesse essere il contrario ossia che Colin gli concedeva un bacio invece il bacio ha capovolto la situazione e Colin ne era rimasto sconvolto.
Come se si fosse risvegliato da un profondo torpore, sentì il risveglio della passione e voleva approfondire l'argomento con lei.
Inoltre quel “grazie”detto da Penelope sottovoce lo aveva gelato. Perché doveva ringraziarla per un bacio così soave, così meraviglioso, così dolce, così profondamente sincero?
Forse non era lui che doveva ringraziarla per avergli aperto gli occhi? Ma su cosa? Sui suoi sentimenti? Accidenti era così confuso che non capiva da che parte iniziassero i sentimenti di lui o di lei.
Doveva approfondire l'argomento a tutti i costi.
Attraversò il cortile in una sorta di beatitudine ovattata, il suo cervello non ragionava più, i suoi piedi lo portarono verso casa ma non sapeva di essere tornato a casa non capiva più niente e si faceva mille domande.
Si è solo sentito in dovere di baciarla dato che era stato supplicato o c'era dell'altro? Sono sempre stati amici e come lui gli aveva confidato il giorno del “patto dello charme" oppure oltre a cercarla per la sua capacità di ascolto le voleva più che bene?
Per una sua settimana si era tormentato l'anima rivivendo il bacio e non solo. La notte sognava Penelope e inspiegabilmente la voleva e si risvegliava la mattina con un desiderio insoddisfatto sempre maggiore.
Possibile che la sua più cara amica le faceva quell'effetto? Era una cosa che fino al giorno prima per lui era impensabile. La conosceva da moltissimo tempo e non l'aveva mai vista sotto quella luce, è bastato un bacio per sconvolgergli la vita.

Quindi decise di muoversi in mattinata e di andare a fare una passeggiata nei giardini di Vauxhall per schiarirsi le idee. La sua famiglia lo vide fare colazione in fretta e a parte lo scambio di battute imbarazzate con Benedict e Hyacinth, riuscì a sgattaiolare fuori casa senza essere placcato anche da Eloise che sembrava protesa verso di lui pronta a scambiare due chiacchiere ma che riuscì a evitare.
È vero che non sarebbe stato solo durante la passeggiata circondato com'era da altre persone e avrebbe dovuto salutare di circostanza coloro che incontrava ma non si sarebbe aspettato di ritrovarsi lì davanti proprio Penelope insieme alla sua cameriera/chaperon Rae. La giovane sembrava persa, avvilita, terrorizzata di incontrare gli sguardi derisori dei passanti. La Whistledown l'aveva profondamente sbeffeggiata per il suo vano tentativo di procacciarsi un marito con l'aiuto appunto di Colin anch'egli ridicolizzato sul giornale scandalistico.
Ma era una settimana che lui la sognava, addirittura la desiderava e voleva approfondire questo strano nuovo sentimento che provava per lei. Non poteva aspettare oltre, doveva sapere.
Le si avvicinò, fece un inchino e a bassa voce disse: “Sotto il salice fra 5 minuti!” Sembrava un ordine ma denotava una certa urgenza e Penelope si riscosse dal torpore che l'avvolgeva da una settimana e decise di reagire. Aveva percepito un brivido di anticipazione, una scossa da capo a piedi al suono della sua voce, al suo comando.
Stranamente ubbidì.
Si sentiva sicura in quanto in un luogo pubblico. Però erano nascosti agli occhi indiscreti, cosa aveva di urgente da dirle?
Si sa che la curiosità è femmina e lei ci andò. Rae restò fuori dalla cortina fitta che il salice creava con le sue fronde e lì, trovò Colin appoggiato di schiena alla corteccia dell'albero con una gamba piegata mentre masticava un filo d'erba. Sembrava pensieroso, rannuvolato, un vero pirata! Era bellissimo, si era allentato il colletto della camicia che risultava leggermente aperta e in quella posa sembrava proprio un lupo in cerca di una preda. Il rumore dei suoi passi lo distolse dai suoi pensieri e quando la vide arrivare il suo volto si illuminò eppure tra i rami non filtravano raggi di sole ma il suo sorriso la contagiò. Colin si staccò dall'albero e le fece cenno di avvicinarsi. Era una situazione strana, erano invisibili agli occhi estranei, avrebbero avuto un momento intimo?
Penelope fremette. Le farfalle nello stomaco che da sempre quando lo vedeva ma soprattutto dopo “quel bacio”, non smettevano di svolazzare, presero addirittura il volo.
“Cosa c'è Colin? Che ti succede?” Chiese come sempre premurosa Penelope.
Colin la presa tra le braccia e la strinse teneramente. Profumava leggermente di gelsomino. Memorizzò questo dettaglio. Senza parlare. Senza parole. Lei si lasciò abbracciare, aveva le braccia lungo i fianchi e Colin gliele sollevò per invitarla ad abbracciarlo a sua volta. E lei lo cinse e sospirò come se fino a quel momento avesse trattenuto il fiato mentre Colin si perse in quel sospiro di abbandono. Sorrise con la guancia appoggiata ai suoi capelli e la consolò muovendosi dolcemente, come cullandola. Lei si rilassò contro di lui. Aveva bisogno di lui di essere protetta, di essere amata, soprattutto in quel momento dove il  mondo l'aveva costretta a rinchiudersi nuovamente nel suo guscio. E lui la strinse un po' di più, quel tanto da memorizzarne le curve sagomandole al suo corpo. Era perfetta per lui, era un momento perfetto per lei. Colin fu trafitto nel cuore e nella mente che per una volta furono concordi.
Aveva trovato la donna giusta.
E lei c'era sempre stata per lui.
Colin, l'uomo che aveva viaggiato così tanto per trovare se stesso aveva trovato “casa”.
Penelope alzò la testa verso Colin e schiuse gli occhi sognanti mentre erano ancora immersi in un abbraccio che stava diventando lungo un'eternità.
Colin guardò quella bocca pronunciare interrogativamente il suo nome: “Colin?” E lui cadde in picchiata su quelle stesse labbra come un falco predatore.
Non era più lei che implorava un bacio, era lui che ci metteva tutto sè stesso.
Era un bacio che dava. Non prendeva, non offriva per pietà.
Era un bacio esagerato pieno di baci esagerati.
Colin vi trasmise desiderio, passione e calore. Tutto ciò di cui entrambi avevano bisogno. Non era il bacio delicato di una settimana fa, era fuoco liquido che li attraversava come sangue bollente nelle vene e lui capì di avere ragione.
Era a casa tra le braccia di Penelope Featherington.

Fine prima parte

Silvia Freschini

Penelope e Colin sotto il saliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora