Denise smise di leggere appena sentì vibrare il suo cellulare. Nuovo messaggio da Luca.
PRANZO DA RONNY?
VENGONO ANCHE NICHOLAS, SARA E GIACOMO.Appoggiò il telefono sul tavolino, fissando il vuoto con lo sguardo meditabondo. Trovava la storia di Rebecca che aveva appena letto così... incredibile e per alcuni aspetti inquietante.
Certo, ora ne capiva di più sul cimitero e sul manicomio, e aveva un vago sospetto su chi potesse essere la donna che aveva visto nel bosco. Tuttavia le restavano da chiarire ancora molti punti oscuri.
Dai racconti di Rebecca l'edificio era crollato in fiamme, ma oggi nel 2020 qualcuno ci organizza una festa di halloween. Possibile che l'edificio sia stato ricostruito? E perché mai uno vorrebbe ricostruire un edificio nel bel mezzo del bosco?
A quell'ultima domanda gli venne in mente una sola risposta. Per continuare la carneficina iniziata in quel posto.
Fece per girare la pagina del diario, ansiosa di trovare conferma delle sue ipotesi, ma sentì il bisogno di condividere con qualcuno quanto aveva appena scoperto. E poi l'ora di pranzo era alle porte e le stava venendo un certo appetito.OK,
PER ME VA BENE.Rispose a Luca. Gloria entrò nella stanza tenendo nelle mani una pila di grossi volumi nuovi, appena arrivati. Lo si poteva notare dalla copertina ancora intonsa e dalle pagine di un bianco terso.
Ne appoggiò alcuni sul tavolo mentre sistemava gli altri nella libreria scorrevole, selezionando il loro posto con estrema cura. Diede una rapida occhiata al viso di Denise e, vedendola immersa in Dio sa quali pensieri e preoccupazioni, decise di tirarle su il morale con una delle sue classiche facezie.
"Occhio che a pensar troppo si invecchia prima. Non vorrai veder spuntare rughe su quel tuo bel visino, vero?" disse ammiccando con ironia.
"Beh, certo che no" rispose Denise malcelando un sorriso. Lei rise fiera e divertita per averla, almeno temporaneamente, staccata da un suo chiodo fisso.
"Senti Gloria" la chiamò Denise quando lei si avvicinò al tavolo per prendere altri libri. Non era sicura se ciò che stava per chiederle potesse condurla da qualche parte, ma già che c'era tanto valeva tentare.
"Dimmi pure cara, di cosa hai bisogno?"
"Volevo sapere se una certa Rebecca Rosimondi è mai passata qui...
È una signora anziana con i capelli grigi vestita come una veggente. L'hai mai incontrata?"
"Uhm... dovrei dare un'occhiata nel database, ma così su due piedi ti direi di no. La maggior parte delle persone che viene in biblioteca sono ragazzini giovani o studenti tipo te. Anziani ne ho visti pochi. Perché sei tanto interessata a questa persona?"
"Beh... non è niente di importante... l'ho vista sull'autobus questa mattina, abbiamo parlato un po' e mi ha incuriosita. Speravo, senza illudermi, che la conoscessi o l'avessi incontrata."
"Spiacente, ma non so chi sia questa persona. E comunque, è meglio che non vai in giro a fare domande su persone che non conosci bene... potresti finire nei guai."
"Certo, me ne rendo conto. Grazie mille della tua disponibilità."
"Solo dovere cara."
Il telefono vibrò di nuovo. Un nuovo messaggio da Luca.NOI SIAMO GIÀ LÀ.
TI ASPETTIAMO.Erano ancora all'aperitivo quando arrivò da Ronny. C'erano tutti: Sara, Giacomo, Luca, Nicholas e, l'ultima arrivata, Denise. Sul tavolo i bicchieri brillavano pieni della luce scarlatta dei quattro campari accompagnati da ciotole di patatine.
"Scusa, l'attesa era lunga e non abbiamo resistito" scherzò Nicholas.
"Ma che amici simpatici" rispose Denise con una risata divertita. Luca andò a prendere una sedia al tavolo vuoto affianco, e fece accomodare Denise vicino a lui.
"Si dice che la scorsa notte voi due avete fatto i bricconi..." disse Giacomo indicando di sfuggita Luca e Denise. Luca la guardò rassegnato e alzò le spalle.
"In tua assenza gli ho raccontato tutto. Non ha senso avere segreti, perlomeno non tra gli amici."
"E va bene..." rispose Denise con un sospiro.
"Tanto conoscendo Nicholas l'avrebbe fatto lui."
"Si da il caso, cara biondina, che anch'io so essere riservato, quando la situazione lo richiede."
Luca scosse il capo e lo guardò con una smorfia, come a dire 'dovevi proprio aggiungere la tua, povero stronzo'.
Denise prese parola, prima di dover sopportare l'ennesimo battibecco tra amici per questioni futili.
"Ad ogni modo, cari signori, mentre voi eravate qui ad ubriacarvi io... beh ecco ho scoperto due cosette che potrebbero essere interessanti."
Sollevò il diario di Rebecca e con un sorriso fiero lo mostrò agli amici.
Luca sfogliò velocemente qualche pagina.
"Caspita, pieno zeppo di annotazioni. E questo a chi l'hai fregato?"
"A nessuno. So che sembra folle ma oggi, mentre ero sull'autobus, una vecchia signora che non ci stava tanto con la testa mi ha regalato il suo diario. Voleva che custodissi i suoi segreti e diceva che poteva aiutarmi."
"Oh, questa poi... Rebecca Rosimondi" disse Luca mentre guardava il diario aperto tra le sue mani.
"Mai sentita?" chiese Denise sedendo composta, ma con lo sguardo incuriosito verso Luca.
"Mai."
"Perché non ce lo leggi ad alta voce?" propose Sara.
"Così tutti sapremo a pari merito le stesse cose."
"Il diario ora è tuo, amore. Che cosa vuoi che faccia?"
"Leggi dall'inizio fin dove ho letto io."
Andò velocemente avanti con le pagine fino ad indicare un punto preciso con l'indice.
"Fino a quì."
"D'accordo. State tutti molto attenti, perché non ho intenzione di ripetermi due volte."
Gli amici all'unisono annuirono e Luca iniziò a leggere.
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Gill
HorrorGill è un essere mostruoso che da viva era stata una fanatica religiosa adoratrice dei demoni. Grazie ad un rito sacrificale compiuto dal suo ex fidanzato, Gill riesce a tornare in vita dal regno dei morti con un aspetto assai più inquietante di que...