2. Draco Malfoy

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"Orion! Cassiopea! Avete dimenticato i libri e le pergamene sul letto" urlai ai miei figli dalla loro stanza. Loro arrivarono per poi prendere tutto l'occorrente scordato e scendere e metterlo nelle varie valigie che io e Draco, mio marito, gli avevamo comprato.

Oggi sarebbero partiti per la prima volta a Hogwarts e sapevo già che mi sarebbero mancati da morire. Sì, erano delle piccole pesti, ma erano tutta la mia vita. Facevano sempre disastri in casa, ma gli si voleva bene lo stesso.

Quando furono spariti dalla mia vista, sistemai i loro letti con la magia e iniziai a pensare a quanto gli possa piacere Hogwarts, un posto che per me era stato meraviglioso e pieno di magia.

Ed era stata proprio a Hogwarts a far conoscere me e Draco e per questo ero grata di far parte di una famiglia purosangue e di poter essere andata nella scuola di magia e stregoneria più famosa del mondo magico.

Ripensai a tutti i momenti passati con Draco a Hogwarts e al nostro matrimonio, che era stato meraviglioso e unico. Soprattutto per le promesse commoventi e il ballo romantico che facemmo davanti alle nostre famiglie e ai nostri amici più stretti. Proprio quella notte concepimmo Orion e Cassiopea: fu la giornata più bella della mia vita. Mi scese qualche lacrima di gioia.

"Giorgia, amore, dove sei finita?" sentii la voce di Draco che mi chiamava. Mi asciugai in fretta e furia la lacrima per poi rispondere "Sono in camera dei ragazzi!". Mio marito mi raggiunse sorridente.

Lo abbracciai forte, per cercare di fargli capire quanto mi sarebbero mancati Orion e Cassiopea. Credevo che lui l'avesse intuito, soprattutto perché mi stava accarezzando i capelli in modo rassicurante, cercando di farmi stare meglio.

"Immagino che tu stia pensando a quando Orion e Cassiopea saranno sopra al treno per andare a Hogwarts" e io annuì, cercando di non sembrare disperata. Io e Draco avevamo una complicità assurda, sin dagli anni in cui eravamo studenti.

"Amore tranquilla, i ragazzi se la caveranno. Non sono stupidi, ma solo casinisti. Sono ragazzi intelligenti, saranno in grado di badare a se stessi."

Con queste parole, Draco mi tranquillizzò, perché sapevo che tutto quello che mi avesse detto fosse vero: Orion e Cassiopea erano intelligenti ed erano in grado di avere cura di se stessi e, soprattutto, l'uno dell'altra.

Dopodiché, decidemmo di scendere le scale della nostra villa e accompagnammo i ragazzi al binario 9 e ¾ e io avevo una sensazione di vuoto sempre più grande per la mancanza dei ragazzi, nonostante fossimo ancora in viaggio.

Dopo un viaggio che mi sembrava velocissimo, arrivammo alla ferrovia di King's Cross e lì la sensazione di vuoto aumentò a dismisura. I miei occhi divennero lucidi, ma riuscii a non piangere dalla disperazione.

Tornare qui mi faceva venire una grande emozione, ricordandomi nuovamente i miei anni a Hogwarts. Queste sensazioni le avevo solamente quando ero qui, era inevitabile che esse scomparissero. Amavo Hogwarts e la magia che mi faceva provare.

Io e Draco spiegammo ai ragazzi come passare sul binario 9 e 3⁄4 e loro entrarono con tranquillità. Io e mio marito li seguimmo, rivedendo questo posto dopo anni.

Pensai a quanto mi fosse mancato questo posto magico.

Io, Draco e i ragazzi ci mettemmo in prima fila, aspettando che arrivasse il treno. Mentre attendevamo le 11, vedevo arrivare moltissime persone, tra cui Hermione Granger e Ron Weasley con i loro figli.

Una mano mi toccò il braccio. Mi girai e vidi Cassiopea: sicuramente voleva chiedermi qualcosa.

"Piccola, vuoi dirmi qualcosa?" e lei annuì.

"Mamma, e se finissi in Grifondoro?" chiese con preoccupazione e ansia di essere odiata. Lo capivo dalla sua voce: tremante e impaurita.

"Piccola mia, tranquilla, a me va bene qualsiasi casa. Non importa se non finisci in Serpeverde, per me puoi essere in Grifondoro, Tassorosso o Corvonero. Non devi assolutamente preoccuparti. Per me rimani Cassiopea, non mi importa la casa in cui verrai smistata."

Cassiopea mi abbracciò per poi dirmi "Ti voglio bene mamma".

"Anche io ti voglio bene, amore di mamma".

Qualche minuto dopo vidi il treno arrivare e Draco mi mise un braccio sulle spalle per poi darmi un bacio sulla testa. Cercai di non piangere, ma qualche lacrima scese ugualmente, per la gioia: i miei figli stavano per iniziare la mia stessa avventura.

Il treno si fermò e io e Draco salutammo Orion e Cassiopea. Io continuai a piangere a dirotto, come mi aspettavo già da stamattina.

I ragazzi salirono sul treno e io li vidi con la vista offuscata a causa delle lacrime. Nel mentre, Draco mi asciugò le lacrime e cercò di calmarmi, riuscendoci poco dopo.

Quando tutti furono saliti, Orion e Cassiopea ci salutarono mentre il treno partì e, poco dopo che non lo vidi più, io e Draco ci baciammo per poi andare a fare una passeggiata mano nella mano.

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Angolo autrice:

Questa one shot è dedicata a gionitro. Spero ti piaccia!!
Se avete delle richieste fatele senza problemi, le accetto con gran piacere.
Vi voglio bene! ❤

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 28 ⏰

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