4

11 2 0
                                    

Non so per quanto sono rimasta svenuta, so solo che al mio risveglio Isaac è qui.
Apro lentamente gli occhi e il solo fatto di vederlo mi fa riprendere la tachicardia ma non posso svenire di nuovo quindi mi tranquillizzo.

«Perché sei qui?» chiedo.

«Quando sei caduta ti ho sentito e sono tornato in camera»

«Si ma perché?»

Lui sembra non capire la mia domanda.

«Non avresti dovuto farlo» continuo io.

«Avresti preferito stare sul pavimento?»

«Senti sai che c'è? Grazie»

Mi guarda storto.

«Hai avuto un calo di pressione?» chiede.

«Un attacco di panico»

«Gli ho avuti anche io»

«A causa di tuo padre?»

«Già»

«Bene ora dovrei proprio andare»

«Non ci vuoi proprio rimanere con me eh»
dico cercando di provocarlo come fa sempre lui.

«Tu non mi piaci Ava McCall» è sarcastico ma a quelle parole ho un sussulto.

«Nemmeno tu mi piaci Isaac Lahey»

«Mmm, no non ci credo»

«Forse dovresti»

«È probabile ma non lo farò»

Si alza dal letto e inizia a girovagare per la camera.

«Cerca di non svenire di nuovo okay?»

«Ci proverò»

«Ho gli allenamenti di lacrosse, se ti muovi posso portarti con me»

«Cosa è questa improvvisa gentilezza?»

«Sono sempre gentile»

«Non con me»

«Tu sei tu»

«E tu sei un coglione»

Mi lancia dei pantaloncini presi da una sedia.

«Vestiti» mi ordina.

«E se non volessi venire?»

Alza le spalle.

«Non vedresti le mie abilità incredibili da lupo mannaro mentre gioco»

Beh, non ha tutti i torti. Questo però non posso ammetterlo, non adesso e non davanti a lui.
Sbuffo e inizio a vestirmi poi prendo la borsa e usciamo.

Il tratto di strada è breve ma Isaac riesce comunque a farmi incazzare almeno sei volte, prima perché non voleva accendere la radio, poi perché teneva il finestrino troppo abbassato e infine perché superando una macchina ha rischiato di fare un bell'incidente e considerando che ultimamente mi sono già fatta male due volte evito volentieri la terza.

Arrivata sugli spalti del campo trovo Malia e Allison.

«Con chi sei venuta?» mi chiede la prima.

«Non ci crederai mai» rispondo.

Mi guardano entrambe curiose.

«Con Isaac»

Rimangono talmente scioccate che per poco ad Allison non cade il telefono dalle mani.

«Vogliamo sapere come sei finita in macchina sua immediatamente»

Così racconto tutto alle mie amiche, dal libro di matematica e fino a quando mi ha chiesto di venire al suo allenamento.
Loro sono incredule, forse perché in 3 anni che lo conosco non era mai successa una cosa del genere, in realtà è strano con me dal giorno in cui sono stata morsa.

Lo osservo mentre è in porta, ci scambiamo uno sguardo e lui si perde la palla facendo fare goal al suo compagno, rido quando il coach inizia a prenderlo in giro.

«Voi due mi farete impazzire» mi dice Malia.

«Tu per chi sei venuta? Per Stiles?»

Iniziamo a scherzare insieme e nel frattempo non mi rendo conto che l'allenamento sta giungendo al termine.

Amore soprannaturale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora