Capitolo 2

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⚠️ per favore leggete la nota dell'autrice grazie mille⚠️


Il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l'avrai mai



Sabato 8 giugno

Riccardo's pov:

Stanotte non ho chiuso occhio per l'agitazione, o forse perchè il grande giorno era finalmente arrivato, uno dei miei sogni si sta per avverare, ma ho paura di non esserne all'altezza. Non mi sarei mai aspettato quella chiamata, dopo la mia stagione al Bologna dove con Thiago Motta sono riuscito a crescere e migliorare tantissimo però non mi aspetto che il mister mi metta titolare in partita, per me però è già un traguardo essere stato convocato. Fino a Maggio di quest'anno ho giocato nella nazionale under 21, e oggi star per partire per l'europeo con la prima squadra sembra quasi un sogno.

Sono le 6 del mattino, decido che stare a letto non porterebbe a niente di buono rimarrei a pensare su cosa potrebbe andare storto e il mio umore andrebbe sotto i piedi. Prendo il telefono per controllare le notifiche, poi mi giro verso l'altra parte del letto e lascio un dolce bacio sulla tempia alla mia ragazza, quando dorme sembra una bambina però solo quando dorme perchè se no per il resto del giorno è una specie di zecca però poichè non la vedrò per più di un mese avevo deciso che passare un' ultima notte insieme sarebbe stata la scelta migliore.

E quella sarà veramente l'ultima notte che passeranno insieme ....

In questo periodo penso che la nostra relazione non stia attraversando uno dei momenti mi semplici, almeno penso da parte mia,poichè mi stanno salendo dei dubbi non so più cosa provo, non so più come comportarmi con lei e non so più se voglio lei al mio fianco. Forse perchè molte volte esagera, vuole che passiamo 24/7 sempre insieme come se fossimo un'unica persona e a me non mi sta molto bene come cosa, e per non parlare delle sue scenate di gelosia assurde, è successo anche in mezzo alla strada che si mettesse a urlare come una pazza, per ora non ci voglio pensare più.

Mi alzo dal letto e vado nel bagno collegato a camera mia, inizio a prepararmi perché ho deciso di uscire a fare una corsetta prima della mia imminente partenza, voglio schiarirmi le idee e stare un po' in pace.

Una volta aver infilato una felpa e aver preso le mie AirPods, mi avvio verso la porta di casa e prima di uscire indosso le mie scarpe da corsa preferite.
Esco di casa e premo il tasto di Spotify per far partire la musica, la prima canzone che parte è 100 messaggi di Lazza.

Inizio a corre nella mia bellissima Roma, prima di partire ho deciso di passare a salutare la mia famiglia qui. Sono una parte fondamentale della mia vita, senza di loro io no se sarei riuscito ad arrivare dove sono oggi e a diventare il Riccardo che sono ora.

Roma a quest'ora del mattino è così tranquilla, è raro riuscire a trovare pace in questa immensa città. La mia città, la città che mi ha visto crescere, che mi ha visto cadere e rialzarmi dopo l'infortunio, quel maledetto infortunio.


Quel giorno pensavo che la mia carriera nel calcio fosse finita, i medici mi avevano avvertito " Riccardo forse non potrai più giocare" . Quel maledetto infortunio che mi aveva tenuto lontano dal campo per così tanto tempo, ma la voglia di mettere tutto me stesso nel riprendermi e tornare più forte di prima non è mai morta anzi era diventa ancora più forte, era diventata la ragione per cui io la mattina mi sveglia, la mia unica ragione di vita. Per far passare le giornate più in fretta e non pensare al peggio mi rifugiavo nella musica, un'altra passione che mi ha salvato la vita nei momenti più bui, il pianoforte è il mio piccolo posto sicuro. Durante il periodo di riabilitazione mi ha aiutato molto e poche persone conosco quest'amore per il pianoforte, però devo dire grazie a quel maledetto infortunio, grazie alla mia determinazione oggi il mio più grande sogno si sta per avverare.


Tutto può cambiare || Riccardo CalafioriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora