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                                Caroline pov

Sono appena le 10 del mattino, sono appena arrivata a New York, è la prima volta che prendevo l'aereo un ansia assurda, sì ho molta paura di volare ma l'ho dovuto fare;
vediamone il lato positivo sono a New York ora, la città della grande mela, il sogno di tutti gli adolescenti.
Chiamo un uber per farmi portare al bilocale che ho preso in affitto online, (sperando ci sia); nel mentre attendo Uber mando un messaggio a Lara

C: Lari sono sana e salva sto a New York, non so se saltare in aria dalla felicità o deprimermi per la situazione.
Mi manchi tanto già :(

L: Rori hai visto che stai bene      e non sei morta sull'aereo come pensavi Ahahahah
A parte gli scherzi mi manchi anche tu già, come farò senza di te
Ao poi mi raccomando mi devi invitare nel tuo bel bilocale

C: ❤️❤️
Speriamo che esiste il bilocale, sto in uber ci sto andando, speriamo dai e poi puoi pure venire con me, senza di te la mia vita non ha un senso, sei una parte di me.

Io e Lara ci conosciamo dalla materna mi è sempre stata accanto, siamo completamente l'opposto ma ci vuole un bene dell'anima, pensate un po' che non abbiamo neanche mai litigato, è l'unica che mi manca.

Sono appena arrivata alla mia nuova casetta carina dai, sistemo un attimo e vado un po' in giro a cercare lavoro.

Ho trovato lavoro full time come commessa in un negozio di cosmetici, direi che mi è andata pure bene, inizio domani.
Prima di tornare a casa mi fermo a prendere qualcosa da mangiare al bar, che si è fatto troppo tardi per cucinare e anche volendo non ho neanche ancora fatto spesa.
Non mi sembra molto invitante il cibo americano ma vabbè, sono seduta ad un tavolino molto carino il posto e soprattutto bellissimi gli americani, l'ho sempre pensato eh, ma davanti a me ho proprio una divinità greca biondo occhi azzurri, tatuato sembra proprio il ragazzo delle storie di Wattpad.
Vabbè tornando alla realtà mi alzo e vado a pagare, mentre me sto andando mi arriva letteralmente addosso qualcosa, anzi qualcuno;
era proprio il ragazzo di prima con tutto il suo fascino e la sua delicatezza mi finito addosso, facendomi pure un po' male

C: mortacci tua
Impreco dal dolore

X: potevi tranquillamente vedere dove metti i piedi stellina invece di prendertela con me

Io rimango senza parole e chi se lo sarebbe mai aspettato che parlava italiano, ma non essendo una ragazza che si sta zitta ci rispondo subito

C: Io? Ma guarda stella che sei tu che mi sei venuto addosso con una delicatezza pari a quella di un elefante; se non ci vedi mettiti un paio di occhiali

X: stellina mi dispiace deluderti ma io ci vedo benissimo però ti devo dare un po' ragione, sei talmente bassa che dalla mia prospettiva è impossibile vederti; sembra che parlo con un nano da giardino.

C: sei molto divertente guarda, chissà tu quanti steroidi ti sei preso per essere così pompato e alto.

Nel frattempo una terza voce lo chiama

        X2: Jace sbrigati che dobbiamo andare

E se ne va, dandomi le spalle, era una signora capelli lunghi bionda, penso che era la madre.
Jace si chiama, tanto bello quanto stronzo, spero di non vederlo più.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 29 ⏰

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